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Data di pubblicazione: 06 dicembre 2008

Alla Motorizzazione test per gli scooter

Uff. Stampa
Marche
ANCONA – Tempi difficili per tutti coloro che hanno il motorino, il classico "cinquantino", truccato. La nostra città infatti, insieme a Bologna, è la prima in Italia ad avere, e quindi a poter utilizzare, il "Banco di prova mobile". Uno strumento in grado di rilevare immediatamente l'effettiva velocità dello scooter e quindi a vedere se supera i 45 chilometri orari o meno trasformandosi così da ciclomotore a motociclo. "Per la precisione – spiega il direttore della Motorizzazione civile di Ancona, Alessandro Caponetti – i 49,5 che sono quelli comprensivi dello scarto ammesso dalla legge". Ma come funzionerà questo banco prova? "Verrà dato in dotazione alle forze di polizia – riprende - dunque: vigili urbani, polizia stradale e carabinieri che lo traineranno come un normale carrello. Durante i posti di controllo, in pochi minuti verrà verificata la reale velocità dello scooter che verrà fatto salire appunto su questo carrellino".

Addio marmitte truccate, manomissione al rapporto di trasmissione o fermi levati, chi verrà trovato a superare il limite consentito dalla legge si vedrà sequestrare o confiscare lo scooter e non mancherà poi la multa immediata che parte dai 36 euro per arrivare fino a 148. "Il controllo dello scooter da parte della polizia inizierà con una verifica documentale – riprende Caponetti -, seguirà poi un controllo a vista da parte degli agenti e quindi la prova sul banco". Si tratta dunque di un nuovo strumento che vuole non solo garantire la sicurezza a tutti quei ragazzi che, con lo scooter, riescono tranquillamente a raggiungere anche gli oltre 100 chilometri orari, ma che vuole anche servire a ribadire ai genitori di questi ragazzi di "Non regalargli il motorino truccato e comunque di dare un occhio a questi scooter che non sono fatti per raggiungere determinate velocità. Inoltre – commenta sempre Caponetti – i motorini troppo veloci spesso sono condotti da ragazzi esuberanti e che non hanno dimestichezza". Purtroppo poi truccare un motorino non è problematico più di tanto "Ed è per questo che infatti la legge punisce anche quelle persone che fabbricano, producono o mettono in commercio ciclomotori che sviluppino una velocità superiore a quella prevista dall'articolo 52 – spiega il direttore della Motorizzazione -. Nei guai finirebbero dunque anche quei meccanici o quelle officine che si mettono a modificare i motori al punto da fargli poi raggiungere velocità eccessive. Per loro le multe vanno da 74 euro fino a 296". Il banco di prova mobile entrerà in servizio a gennaio.


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