Smart Mobility: l’Italia c’è
Per la sperimentazione dei veicoli a guida autonoma non è un periodo facile. Alcuni incidenti verificatisi durante le prove hanno scosso l’opinione pubblica internazionale, spingendo anche alcune multinazionali a rallentare gli investimenti nel settore. E’ innegabile però che giornate come quella del 6 agosto, caratterizzate da gravi incidenti sulle strade del nostro paese, devono far riflettere sulla necessità di intervenire sul “fattore umano”, causa della quasi totalità dei sinistri.
In Italia per una volta ci si è dimostrati lungimiranti, sull’argomento. Sulla Gazzetta Ufficiale n. 90 del 18 aprile 2018 è stato pubblicato il Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti n. 70 del 28 febbraio 2018 (clicca qui per l’approfondimento), sulla base del quale a giugno Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha istituito l’Osservatorio tecnico di supporto per le Smart Road e per il veicolo connesso e a guida automatica. Questo organismo, composto da 4 Direttori Generali come membri effettivi, (il Direttore Generale per la Motorizzazione, il Direttore Generale per la Sicurezza Stradale, il Direttore Generale per le Strade e le Autostrade e per la Vigilanza e la Sicurezza nelle Infrastrutture Stradali e il Direttore Generale per la Vigilanza sulle Concessionarie Autostradali), ha il difficile compito di coordinare le attività dei vari soggetti coinvolti, e dare riscontro dei passi avanti compiuti in una pubblicazione annuale.
Sono ora stati mossi i primi passi concreti, per fare in modo che gli intenti non rimangano soltanto tali. Il 3 agosto scorso Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha firmato un protocollo d’intesa con la Giunta Comunale della città di Torino per la sperimentazione della guida autonoma nel capoluogo sabaudo. E’ stata individuata un’area nella quale allestire un tracciato di una trentina di chilometri, di tipo modulare, nel quale effettuare i test nelle diverse condizioni. Nel progetto sono coinvolti partner importanti, come Fca, Audi, Mercedes e Gm.
Il progetto non prevede soltanto l’implementazione di veicoli futuristici, ma anche la creazione di “smart road” sempre più intelligenti ed efficaci nel monitoraggio e nella gestione del traffico, sempre nell’ottica della sicurezza e della sostenibilità.
L’Italia ha iniziato a gettare le basi per il futuro, perché in tempi più o meno brevi sarà quella la direzione che la mobilità privata è destinata a prendere. Per una volta la lungimiranza di amministratori locali e dello Stato ha permesso di mettere da parte le paure e la diffidenza per la novità, permettendoci forse di essere soggetto attivo del cambiamento e non soltanto di subirlo. La speranza è che tutto questo si traduca, oltre che in maggiore sicurezza, in un ritorno economico ed in termini di posti di lavoro per il nostro paese, al quale creatività ed inventiva non sono mai mancate.
Redazione di poliziamunicipale.it
Michele Mavino
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