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Data di pubblicazione: 26 aprile 2010

Mazzette sugli incidenti, indagati 7 vigili

La Stampa
Veneto
'TORINO

Chiuse le indagini sulla vigilopoli torinese. Il pm Alessandro Sutera Sardo, ha formalmente concluso l'inchiesta sulle tangenti alla polizia municipale. Gli indagati sono 23, tra cui 7 civich accusati di corruzione e peculato per aver ceduto le ricetrasmittenti ad autisti di carro attrezzi per consentire loro di intervenire in tempo reale sugli incidenti stradali.

Guadagnavano tutti. I vigili urbani incassavano tangenti tra i 300 e i 500 euro a settimana. I dipendenti e titolari dei carri attrezzi guadagnavano anche duemila al giorno. Uno di questi ha potuto addirittura comprarsi un mezzo da 100 mila euro.
Tutto grazie alle ricetrasmittenti portatili Tetra che 7 agenti della polizia municipale avevano ceduto a chi voleva arrivare primo sul luogo dell'incidente stradale per accaparrarsi il lavoro. Le indagini sono state svolte, a partire dallo scorso marzo, dai colleghi dei «corrotti» e a novembre ci sono state le misure cautelari. Arresti domiciliari per 6 civich (mentre una vigilessa è stata graziata perché gravemente malata), mentre 16 persone, tra autisti, titolari e dipendenti di società che gestiscono il pronto intervento stradale, avevano l'obbligo di firma.

Oggi le misure cautelari sono state tutte superate, mentre prosegue l'iter giudiziario. Contro i 23 indagati ci sono prove schiaccianti - intercettazioni telefoniche e ambientali, pedinamenti, videoriprese - a conferma di un sistema più che collaudato. Archiviati i vecchi apparecchi facilmente intercettabili con un comune scanner, le nuove radio Tetra funzionano solo se autorizzate da password in dotazione alla centrale della polizia municipale. Per essere informati in tempo reale su una collisione stradale è dunque indispensabile possedere una di queste radio. I vigili arrestati le avevano consegnate in cambio di mazzette che potevano fruttare anche 2 mila e 500 euro al mese. Una spesa più che accessibile per quei privilegiati che potevano battere la concorrenza grazie alle indicazioni ricevute. Non siamo però di fronte ad un'associazione organizzata.

Ogni vigile agiva per sé, in accordo con uno o più dipendenti delle ditte che lo pagavano profumatamente. Si tratta di: Alessandro Giardina, 43 anni (quinta sezione), Walter Mallardi Oberto, 39 anni (nucleo mobile), Plinio Paduano, 43 anni, (quinta sezione), Antonio Palagonia, 46 anni, (quarta sezione), Dario Prono (quinta sezione) e Vito Tanzi, 42 anni (nona sezione). Per Rosanna Greco, 43 anni, colpita da una grave patologia, il sostituto procuratore non aveva chiesto la misura cautelare. Tra lei e Prono, entrambi sposati, c'era una relazione sentimentale e Prono - almeno così ha dichiarato di fronte al gip Vincenzo Bevilacqua - voleva aiutare la donna che ha grosse difficoltà economiche a causa delle spese per le visite e le cure mediche. Agli avvocati difensori, tra cui Roberto De Sensi, Geo Dal Fiume, Luciano Paciello, Luigi Tartaglino, Roberto Piacentino il compito di smontare l'ipotesi accusatoria.

In mezzo alla vicenda giudiziaria si inseriscono anche scampoli di drammi personali. Come quello di Sabina Laurino, una delle vedove Thyssen, che ha denunciato per stalking il suo ex, Gaetano Spinapolice, qui indagato per ricettazione. Il benzinaio aveva ricevuto la radio dal vigile Plinio Paduano, di cui si era poi ingelosito perché lo riteneva suo rivale.

Fonte:
La Stampa

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