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Data di pubblicazione: 25 novembre 2009

Coordinamento Nazionale Polizia Locale UIL FPL

Uff. Stampa
Lazio
Il Coordinamento Nazionale UIL FPL riunito in Roma in data 24/11/2009 alla presenza della Segreteria Nazionale con la rappresentanza di tutte le Regioni in merito ai testi di riforma della Polizia Locale che circolano fra Ministeri e sedi non competenti in materia di legiferazione, esprimono le seguenti determinazioni:
si chiede il corretto iter legislativo costituzionalmente previsto con la democratica partecipazione di tutte le parti sociali e rappresentanze dei lavoratori della P.L.;
si chiede la permanenza del personale nell'ambito contrattuale delle Autonomie Locali ancorchè in apposita area con dipendenza dal Sindaco o Presidente della Provincia;
rivendichiamo una legge di riforma della Polizia Locale che abbia quali basi il documento ( che si allega) approvato e condiviso nel Coordinamento Nazionale del 6 novembre 2008 di Gavignano.
Qualora l'iniziativa legislativa intrapresa dovesse mantenere i connotati critici riscontrati, la UIL FPL mobiliterà la categoria a tutela delle proprie prerogative.

Roma, 24 novembre 2009



IL COORDINATORE NAZIONALE IL SEGRETARIO GENERALE

f.to Giuseppe Castagnella
f.to Giovanni Torluccio


















Coordinamento Nazionale
Polizia Locale







Linee di indirizzo sulla Sicurezza, nuova Legge Nazionale della Polizia Locale e CCNL

proposte del Coordinamento Nazionale

riunitosi il 6 novembre 2008 in Roma

Si è riunito in data odierna il Coordinamento Nazionale della Polizia Locale, presieduto dal Coordinatore Nazionale Giuseppe Castagnella e dalla Segreteria Nazionale nelle persone del segretario generale aggiunto Mario Comollo e del segretario Sauro Brecciaroli per integrare e deliberare sulle linee guida che erano state indicate dal Coordinamento Nazionale riunitosi in data 10/11 giugno 2008 a Gavignano (Roma).Sono presenti ai lavori i Coordinatori di 16 Regioni ed i delegati regionali di 2.

La riunione, caratterizzata da una ampia e costruttiva discussione sulle tematiche all'ordine del giorno definisce e concretizza nel documento seguente le linee e le rivendicazioni della categoria rappresentata, di cui la UIL F.P.L. si farà carico per proporle in ogni ambito territoriale/politico, attraverso le forze di Governo e di opposizione per il loro sostegno in sede Parlamentare. Si riportano integralmente le premesse, già indicate nel Coordinamento precedente, che sono i capisaldi del documento seguente:
La precedente legislatura ha lasciato in sospeso la questione della sicurezza urbana, argomento ripreso a tutto tondo dall'attuale Governo. L'esigenza dei sindaci e soprattutto dell'opinione pubblica sulla necessità di assicurare una migliore qualità della coesistenza sociale nelle complesse realtà urbane e comunque del controllo del territorio (volontà di perseguire penalmente lo status di clandestinità, il danneggiamento dei beni comuni e l'improprio utilizzo dello spazio pubblico) , unitamente a politiche attive di solidarietà sociale, stanno spingendo sempre più la Polizia Locale verso nuove competenze professionali che in assenza di un'organica legge di riforma rischiano di disarticolare e frammentare le professionalità storicamente acquisite nei Corpi e Servizi di Polizia Locale.
Da questa premessa è necessario definire il concetto di "Sicurezza Locale" che possiamo mutuare dal progetto di Legge promosso dal Forum Italiano per la Sicurezza Urbana svoltosi a Roma in data 5 ottobre 2007 in cui le politiche locali per la Sicurezza "sono le azioni volte al conseguimento di un'ordinata e civile convivenza nelle città e nel territorio esercitate attraverso le competenze proprie dei Comuni, Province e Regioni
".
Da ciò si evince un rinnovato concetto di "Pubblica Sicurezza Locale" che non esclude di fatto il coinvolgimento delle Polizie Locali e del sistema delle Autonomie Locali nel suo complesso. In tale prospettiva la "Prossimità" negli ambiti territoriali locali va intesa come peculiarità della Polizia Locale per unicità di conoscenze e competenze in grado di interagire rispetto alle problematiche riscontrate sia con le altre forze di Polizia od organi di sorveglianza istituzionali propri delle P.A., ma soprattutto con le altre specificità professionali dei Comuni e delle Province laddove necessitano di interventi manutentivi e ripristini, ambienti degradati, tutela del territorio e fenomeni di disagio sociale.
Con la sottoscrizione dei Patti per la sicurezza, del decreto Legge n. 92 del 23.05.2008 (convertito con Legge n°125 del 24 luglio 2008), l'attivazione dei Piani Coordinati di controllo e la possibilità dei sindaci di emanare ordinanze a tutela dell'incolumità pubblica e la sicurezza urbana, l'attuale quadro normativo di riferimento per le Polizie Locali si presenta alquanto confuso e per taluni aspetti contraddittorio.
La UIL FPL, ripartendo dalla proposta di legge condivisa in occasione del Forum, ritiene ineludibile affrontare da subito la riforma delle Polizie Locali rimuovendo le palesi criticità
tenuto conto anche dell'avvio dei progetti di riforma legislativa n° 344 e 760 presentati al Senato nel corso della nuova legislatura e dell'imminente varo del nuovo Codice delle Autonomie Locali (in cui il Governo ha manifestato l'intenzione d'inserire contestualmente un progetto di riforma delle Polizie Locali), in cui si dovrà prevedere:
(
in corsivo sono riportate le integrazioni approvate dal Coordinamento in data 6 novembre 2008)
· Possibilità di accesso alle banche dati del Dipartimento della Pubblica Sicurezza;
· Riformulazione dell'art. 57 del C.p.p. relativamente alle funzioni di Polizia giudiziaria per gli operatori della Polizia Locale.
· Organizzazione della Polizia Locale che assume come fine istituzionale la "prossimità" in conformità agli obiettivi stabiliti dell'articolo 2 della legge 15 marzo 1997, n. 59, e successive modificazioni, sul conferimento alle Regioni e agli Enti Locali di tutte le funzioni ed i compiti amministrativi relativi alla cura degli interessi e alla promozione dello sviluppo delle rispettive comunità territoriali;
· Obbligatorietà della costituzione dei Corpi di Polizia Locale anche in forma associata per lo svolgimento delle funzioni e dei servizi previsti dalla Legge.
I Comuni di minore dimensione demografica dovranno per espressa previsione di legge associare i servizi di Polizia Locale sul territorio al fine di consentire il raggiungimento minimo di 15 unità effettive, che consentano un effettiva operatività degli addetti sull'intero territorio di competenza.
· Attribuzione al personale della Polizia Locale della qualifica di Agente di Pubblica Sicurezza;
·
Le terminologie e le uniformi delle figure professionali debbono trovare una esplicito richiamo nella legge di coordinamento, al fine di assicurare il carattere di unicità e uniformità delle Polizie Locali d'Italia. In particolare si ritiene consono individuare le figure di : Agente, Ispettore, Commissario, Dirigente e Comandante. La legge dovrà assicurare che il ruolo di Comandante sia conferito a persone di comprovata esperienza professionale maturata esclusivamente nell'ambito del servizio di Polizia Locale, fermo restando i requisiti culturali per l'accesso. Va inoltre assicurata la piena applicabilità della norma che prevede la possibilità di consentire lo svolgimento di concorsi interni esclusivamente al personale appartenente alle Polizie Locali per le figure professionali gerarchicamente sovra ordinate (vedi anche art. 91 dell'attuale T.U. EE.LL.).
· Individuazione attraverso un nuovo D.M. del Ministero dell'Interno delle diverse tipologie di armamento della Polizia Locale che ne regolamenti anche la detenzione ed il loro trasporto, anche al di fuori dei servizi istituzionali
· Al personale della Polizia Locale dovrà essere riconosciuta un'indennità di Polizia Locale parificato a quello delle forze di Polizia dello Stato, mentre
le funzioni ausiliarie di Polizia Locale dovranno essere rinviate alle leggi regionali che potranno individuare figure alle dipendenze degli Enti Locali il cui coordinamento e controllo spetterà ai Comandi di Polizia Locale e che non dovrà incidere sulla quantificazione degli organici di diritto.

· La legge dovrà indicare i soggetti che concorrono al finanziamento della riforma (Stato, Regioni ed Enti Locali), con particolare riferimento alla rivalutazione della attuale indennità di area vigilanza e del sistema previdenziale ed assistenziale, anche utilizzando parte dei proventi ex art. 208 C.d.S.
· Per quanto concerne il trattamento previdenziale e assicurativo dovrà essere previsto con le stesse modalità vigenti per le forze di Polizia dello Stato.
· La UIL FPL propone inoltre che il legislatore vada a prevedere forme di tutela e salvaguardia della dignità, dell'immagine e della persona degli operatori di Polizia.

Per quanto concerne
l'attuale titolo del CCNL delle Autonomie Locali, dovrà essere trasformato in apposita Sezione Contrattuale che consente maggiori spazi per la gestione della specificità professionale,
e in ragione delle sue peculiarità derivanti dalla legge.
· Le future leggi finanziarie dovranno consentire l'adeguamento degli organici della Polizia Locale, prevedendo specifiche deroghe ai principi generali di contabilità vincolanti per gli Enti Locali, assicurando altresì garanzie sulle coperture del turn-over.

· L'accesso al lavoro nella Polizia Locale nelle P.A. in generale, dovrà avvenire mediante concorsi con la partecipazione alle commissioni esaminatrici di personale esperto nominato anche dalle OO.SS. firmatarie di contratto maggiormente rappresentative. Per quanto riguarda le progressioni verticali con concorsi interni dovrà essere assicurata sostanzialmente la piena applicabilità della riserva esclusiva agli operatori di Polizia Locale per l'accesso alle categorie/figure gerarchicamente sovra ordinate.
· Nelle Leggi Regionali per la formazione professionale dovranno essere implementati i fondi, con risorse a carico delle stesse, per assicurare i corsi di formazione obbligatoria prima dell'immissione in servizio operativo e dell'assegnazione degli strumenti di difesa personali.
· La cadenza dei corsi individuali di aggiornamento dovrà essere obbligatoria, permanente ed almeno biennale.
· Le Regioni dovranno altresì avere funzioni di indirizzo o coordinamento in particolare in materia di associazionismo, collegamento, reclutamento e organizzazione del personale della Polizia Locale, stanziando i fondi necessari.

· Il CCNL dovrà prevedere la modifica al sistema di classificazione introducendo una categoria giuridico - professionale, Cs, e coniugare le figure professionali di Agente, Ispettore, Commissario, Dirigente e Comandante con specifiche declaratorie ascrivibili alle categorie contrattuali vigenti con apposite deroghe per le categorie C e D al fine di garantire un sistema di efficienza che ha come obbiettivo anche l'ottimizzazione delle funzioni di polizia giudiziaria. Il CCNL della dirigenza dovrà espressamente indicare i requisiti professionali integrativi per l'accesso od assegnazione d'incarico per la figura di Dirigente di Polizia Locale/ Comandante
.
· Il CCNL dovrà prevedere apposite modalità di finanziamento da parte dell'Ente Locale (anche con il concorso delle Regioni e dello Stato), che consentano d'integrare le risorse per la contrattazione decentrata, da destinarsi esclusivamente ai Corpi e Servizi di Polizia Locale in ragione del potenziamento dei servizi operativi. Le risorse quindi non saranno sottratte dai fondi di amministrazione destinati agli altri dipendenti dell'Ente.
Il presente documento non vuole essere esaustivo ma un utile contributo al confronto al quale il Coordinamento Nazionale Polizia Locale della UIL FPL non intende sottrarsi, ma rivendicare.
Sulla spinta e le esigenze dei Cittadini, rivendichiamo un testo di legge che sia completo e forte nei principi fondamentali per essere duraturo e rappresentativo, anche delle istanze degli appartenenti alla categoria, che, da molti anni è impegnata a raggiungere elevati standard professionali, pur nelle oggettive difficoltà finanziarie ed organizzative che caratterizzano spesso il funzionamento dei servizi di Polizia Locale.

Roma, 6 novembre 2008
















Il Segretario Generale
Il Coordinatore Nazionale
f.to Carlo Fiordaliso
f.to Giuseppe Castagnella






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