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Data di pubblicazione: 07 maggio 2008

Torino: dopo l'assalto ai vigili, pattuglie miste

Repubblica
Veneto


Vertice col prefetto e la magistratura annuncia provvedimenti severi



Dopo l´assalto ai vigili in piazza pattuglie miste con i carabinieri



Diego Longhin


Chiamparino: "Sulle soste selvagge sono come Giuliani"

Nei fine settimana pattuglie miste tra vigili e forze dell´ordine per contrastare la violenza della movida di piazza Vittorio dopo l´aggressione ai sei civich che, nella notte tra sabato e domenica, hanno osato multare un auto in divieto di sosta sui binari del tram. Verbale che ha provocato non solo la reazione del proprietario dell´auto, ma la ribellione di qualche centinaio di clienti dei locali della piazza. Il tutto ripreso con i cellulari e mandato su You-Tube.

Circostanza che ha costretto gli agenti di polizia municipale, tre dei quali rimasti feriti, a fuggire per evitare che la situazione potesse degenerare. «Gli agenti si sono comportati in maniera corretta - dice Beppe Borgogno, assessore alla polizia municipale - direi da manuale, senza cadere o cercare provocazioni. Per evitare altri casi del genere organizzeremo interventi interforze, coinvolgendo carabinieri e polizia. In questo modo i controlli saranno completi e i vigili potranno svolgere il loro lavoro in sicurezza».

Già dal prossimo fine settimana, anche se bisogna fare i conti con l´impegno straordinario per la Fiera del Libro, potrebbero debuttare le pattuglie miste, già sperimentate per prevenire gli incidenti sulla strada e garantire la sicurezza nell´area di Parco Stura.
Della questione si è discusso anche al tavolo sulla sicurezza convocato dal sindaco Sergio Chiamparino che ricordala la teoria dell´ex sindaco di New York, Rudolph Giuliani: «Impegnarsi a prevenire la sosta scorretta delle auto - dice il primo cittadino - equivale alla teoria dei vetri rotti di Giuliani. Se i vigili stavano multando alle due e mezza di notte significa che c´è grande attenzione nel controllo del territorio, anche su questioni minori. Un lavoro che continuerà, coordinandosi con altre forze dell´ordine».

Tutti i partiti hanno condannato l´aggressione ai vigili, anche se non sono mancate le sfumature. La Lega chiede «un giro di vite a 360 gradi nei confronti di coloro, italiani o stranieri che pensano di fare i furbi». Forza Italia giudica gravi i fatti di piazza Vittorio ma punta anche il dito «sulla percezione che il Comune faccia multe solo per fare cassa», dice il capogruppo Daniele Cantore. Sulla stessa linea An che, per bocca di Roberto Ravello, chiede che a bilancio «vengano messi i fondi necessari per assumere mille nuovi vigili urbani e per aumentare le dotazioni di difesa». Secondo Andrea Giorgis, capogruppo del Pd, «tra la gente serpeggia l´idea che si abbia il diritto a non aver rispetto per le regole, è molto grave».

Al tavolo ha partecipato anche il prefetto di Torino, Paolo Padoin, che lancia la proposta di rafforzare il controllo del territorio assumendo più vigilini con i soldi dei verbali. «La città potrebbe usare parte dell´incasso delle multe per aumentare gli ausiliari del traffico - spiega - personale che si occuperebbe del controllo della sosta, dell´applicazione dei regolamenti, liberando così gli agenti esperti. Vigili che affiancherebbero polizia e carabinieri in altri controlli». Proposta tutta da verificare per il Comune: «Bisogna approfondire gli aspetti legislativi - spiega l´assessore Borgogno - anche perché i regolamenti sono una materia complessa. E poi c´è la questione risorse».
Sul caso piazza Vittorio duro il commento del procuratore capo di Torino, Marcello Maddalena: «È stato un pessimo episodio. Queste cose non sono ammissibili, apriremo un fascicolo con precise ipotesi di reato».


(06 maggio 2008) - La Repubblica Torino


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La Polizia Municipale è vicina all'individuazione dell'uomo che, sabato sera, ha fomentato la folla, invitando passanti ed avventori a scagliarsi contro i vigili urbani che stavano effettuando contravvenzioni per auto in sosta vietata.
La squadra di polizia giudiziaria sta raccogliendo tutti gli elementi utili per fornire all'autorità giudiziaria la ricostruzione il più completa possibile dei fatti.

Nel frattempo, le condizioni dei vigili aggrediti sono state definite «buone» dal comandante Mauro Famigli. I tre sono stati medicati al pronto soccorso dell'ospedale Gradenigo con prognosi, rispettivamente, di quattro, sette e 20 giorni.
Ieri in piazza Vittorio i 'civich' hanno redatto 55 verbali.

«Spessissimo - ricordano la polizia municipale - gli abitanti di piazza Vittorio segnalano difficoltà di accesso ai propri passi carrai e l'impossibilità di transitare dei mezzi pubblici».
Nel 2007 i vigili urbani di Torino hanno denunciato 122 persone per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, 49 agenti aggrediti hanno riportato lesioni.


La Procura di Torino ha aperto un fascicolo d'inchiesta sull'aggressione ai vigili urbani di Torino nella notte tra sabato e domenica che, al momento, è a carico di ignoti. Gli atti sono stati trasmessi alla Procura nel tardo pomeriggio e l'inchiesta è stata affidata al sostituto procuratore Onelio Dodero. I fatti, secondo la ricostruzione dei vigili di Torino, si sono svolti ieri intorno all'una e trenta. Gli agenti, in divisa e con l'auto di servizio, sono stati oggetto di sputi, spintoni, lancio di oggetti e insulti da parte di alcune delle molte persone che affollavano la piazza, luogo di ritrovo serale con molti locali che vi si affacciano.

I vigili hanno ritenuto opportuno lasciare la zona «per evitare maggiori problemi di ordine pubblico», si legge in un comunicato del Comando della Polizia Municipale, e si sono fatti visitare dai medici del Pronto Soccorso dell'Ospedale Gradenigo dove sono stato giudicati guaribili in 4, 7 e 20 giorni di prognosi. «Sono stati 55 - si spiega ancora nel comunicato - i verbali redatti ieri nella zona in cui gli abitanti, spessissimo, segnalano difficoltà di accesso ai propri passi carrai e l'impossibilità di transitare dei mezzi pubblici.

L'impegno della Polizia Municipale Torino al riguardo - prosegue - è comunque continuo: sono 122 le denunce redatte lo scorso anno per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale e 49 gli agenti aggrediti che hanno riportato lesioni. Gli Agenti, in queste ore, stanno raccogliendo tutti gli elementi per fornire all'Autorità Giudiziaria una visione il più chiara possibile sui fatti accaduti e procedere nella ricerca degli autori degli illeciti». «Da tutte le parti d'Italia, da Comandi di Polizia Municipale e semplici cittadini - conclude il comunicato - giungono messaggi di solidarietà e di incoraggiamento per il difficile compito degli Agenti».

Fonte:
Il Sole24Ore

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Quarantotto ore dopo l'aggressione a sei vigili urbani, da parte di 200 persone, avvenuta nella notte tra sabato e domenica in piazza Vittorio Veneto, il Procuratore capo di Torino, Marcello Maddalena, bolla l'accaduto come «episodio inammissibile». E sul tavolo del pm Onelio Dodero c'è già un fascicolo aperto su questa vicenda. Ora tocca alla polizia municipale individuare il giovanotto che ha scatenato la reazione della piazza. Un lavoro non impossibile. Sono 55 le contravvenzioni elevate nella zona dei Murazzi tra le 19 di sabato e le due di domenica. E il proprietario di una di quelle auto multate per divieto di sosta è il tipo con i capelli cortissimi sul cranio, e rasati sui lati, che per primo ha assalito, insultato e sputato contro i vigili.

Scatenando la reazione della piazza. Quarantotto ore dopo l'aggressione, gli agenti coinvolti sono più tranquilli. «Ma è stata un'esperienza che non auguro a nessuno. Non abbiamo reagito soltanto per senso di responsabilità: bastava un gesto e tutta quella gente ci avrebbe fatti a pezzi» dice Mauro Tarditi, il quarantaseienne sottufficiale che comandava la squadra quella notte. Lui ha 20 giorni di prognosi per infrazioni alle costole, ha preso cazzotti sulla schiena e gomitate nello stomaco. E di quegli istanti ricorda tutto, come se fosse appena accaduto: «Io tenevo il ragazzo, che eravamo andati a prendere dall'altra parte della piazza. Volevo spingerlo in auto, ma lui, con mani e piedi puntati contro il tettuccio e il montante, faceva resistenza. Alle spalle, intanto, c'era gente che mi dava dei pugni. Ad un certo punto ho sentito un dolore lancinante ad un fianco. Ho pensato: mi hanno dato una coltellata. E subito dopo ho avuto paura che mi rubassero la pistola. Allora ho mollato la presa sul ragazzo e ho toccato l'arma. Mi sono voltato e dietro di noi c'era un muro umano».

Ragazzi con i bicchieri e le bottiglie in mano che urlavano, sputavano, lanciavano oggetti. Accanto loro altri giovanotti che, con i telefonini, filmavano tutto. «C'erano decine di persone che riprendevano la scena. E scattavano fotografie con i cellulari. Era l'inferno, una specie di follia collettiva» ricordano i vigili coinvolti. Estrarre la pistola e sparare in aria? «Una cosa simile non si fa mai. Non siamo mica pistoleri. Noi quella sera dovevamo regolamentare il traffico e far rispettare i divieti di sosta. E quello abbiamo fatto. Ma tirare fuori l'arma, mai» insiste Tarditi. E su questo punto sono tutti concordi con lui. «I colleghi hanno agito benissimo» scrivono i sindacalisti del Silpol, il secondo sindacato della polizia municipale di Torino. Che, attraverso Ferdinando Minello, spiega: «Questo episodio dimostra quando la nostra proposta di legge di equiparare la polizia municipale alle altre forze di polizia fosse buona e fondata. Il nostro, ormai è un mestiere ad altissimo rischio».

Tarditi, il vigile aggredito - che tra l'altro è delegato sindacale della Uil - annuisce. E aggiunge: «In venticinque anni di divisa non mi ero mai trovato in una condizione come quella. E dire che in passato abbiamo affrontato più volte altri momenti critici durante il servizio. Ma come sabato notte, mai». I 49 agenti feriti in colluttazioni nel 2007 (e le 122 persone denunciate per resistenza a pubblico ufficiale nel corso degli ultimi 12 mesi) sono la dimostrazione di ciò che lui sostiene: «Fare il vigile è sempre è più complicato. C'è meno rispetto per chi lavora sulla strada. E in certi momenti c'è anche meno senso civico rispetto a vent'anni fa».

Un tema molto delicato che adesso tutte le organizzazioni sindacali intendono affrontare con i vertici del comando e con gli amministratori pubblici. Ma per ora sono ancora i racconti di quei minuti concitati e difficilissimi quelli fanno discutere i 1900 agenti della polizia municipale di Torino. «In condizioni normali, quando gli amici lo hanno liberato, avremmo ancora potuto seguire quel giovanotto e bloccarlo. Nelle condizioni di sabato, invece, era impossibile» insiste Tarditi. Che aggiunge: «Noi abbiamo fatto tutto ciò che potevano e poi siamo venuti via da una piazza ormai ingovernabile da sei persone. Ripeto, sarebbe bastato un gesto, o un atteggiamento sbagliato, e poteva davvero finire molto peggio».

E Cristiano Giambrone, il rappresentante di un altro sindacato di polizia municipale, il Sulpm, è assolutamente d'accordo con i colleghi, ma aggiunge: «Quello è servizio di ordine pubblico. Bisogna uscire dall'infingimento e adottare le misure per affrontarlo in sicurezza». Intanto attestati di solidarietà ai vigili urbani aggrediti arrivano in massa dal popolo del web. Prima finiscono su You Tube, come commenti al video (ritirato) dell'aggressione. Poi migrano su altri forum. E un giovane navigante scrive: «Sabato prossimo vado a stringere la mano ai vigili in piazza e a dargli tutta la mia solidarietà».


Fonte:
La Stampa


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La follia dura un quarto d'ora. Giusto il tempo che accadano tre fatti in rapidissima successione. Uno: che un giovanotto poco più ventenne prenda a pugni un vigile urbano «reo», si fa per dire, di avergli fatto una multa per divieto di sosta: 36 euro. Due: che gli altri agenti di servizio con lui, nella piazza-salotto di Torino, fermino l'aggressore e tentino di farlo salire in auto per portarlo al comando. Tre: che la piazza insorga contro la polizia municipale, costretta a fuggire portandosi dietro gli agenti feriti.

La notte tra il sabato e la domenica piazza Vittorio Veneto è il cuore della «movida» torinese. Con i suoi locali eleganti e alla moda, con il lungo Po lì a due passi, è il luogo ideale per lo struscio, che va avanti fin quasi all'alba. E quando la notte è ancora giovane, su quella spianata elegante e ricercata, su cui si affacciano palazzi della Torino Sabauda si possono contare anche qualche migliaio di persone.

L'altra notte, alcune centinaia persone - secondo fonti dei vigili urbani almeno 200 - hanno circondato i sei agenti della polizia municipale che avevano fermato l'aggressore del loro collega. Nel mirino sono finite subito le due vigilesse donne, di turno l'altra notte. Quindi gli hanno lanciato contro bottiglie e pietre e li hanno tempestati di sputi e di insulti di ogni tipo. E, intanto, 15, forse 20 «amici del fermato» hanno «strappato» dalle mani degli agenti il ventenne, stordito dall'alcol ma tutt'altro che remissivo. Tutto questo pochi minuti prima delle due, mentre i locali sono ancora aperti e, 200 metri più giù, la vita notturna dei Murazzi stava entrando nel vivo. Tutto questo sotto gli occhi delle telecamere che sorvegliano la piazza-salotto, e a poche decine di metri dalla casa del sindaco Sergio Chiamparino.

Il finale di questa storia è facile da immaginare. I sei vigili hanno chiesto rinforzi via radio. Sono arrivate altre pattuglie. Ma la situazione era talmente grave che la polizia municipale ha scelto di battere in ritirata e abbandonare di gran carriera la piazza. Portandosi dietro i suoi feriti: tre agenti. Uno di loro è stato centrato alla testa da una pietra o forse da una bottiglia. È rimasto in ospedale fino al primo pomeriggio di domenica: la botta gli aveva provocato un abbassamento della vista. Un altro ha 20 giorni di prognosi per problemi all'addome e costole incrinate. Il terzo, quello del pugno nell'occhio, è il meno grave di tutti. Dieci ore dopo l'aggressione il filmato di quel quarto d'ora di follia è già su «You tube», accompagnato da una sequela di insulti verso la polizia municipale.

Il sindaco Chiamparino parla di una quarantina di persone coinvolte della vicenda. E dice: «Ora mi auguro una pena esemplare per l'autore di questo gesto. In piazza c'è stato il tipico meccanismo da stadio, quando 20 persone hanno aggredito i vigili gli altri hanno iniziato con i cori. Ormai certe sacche di violenza sono endemiche». I sindacati, invece, alzano i toni. Il segretario regionale della Uil-funzione pubblica, Giuseppe Castagnella, dice: «Anche se lavorano in straordinario, i colleghi non vogliono più dare la disponibilità per svolgere questo servizio. Troppo pericoloso». Già, è unanime l'opinione che sia troppo pericoloso mandare sei persone, la notte di sabato a multare le auto posteggiate su quella piazza. «Ma come fa il Comando dei vigili a non comprendere i rischi che comporta questo tipo di operazione?», dice Andrea Tronzano, consigliere di Forza Italia. Che insiste: «È ora di dotare i vigili di estensore: il manganello non serve per picchiare i cittadini ma tutela l'integrità di chi lavora».

La relazione con la storia dell'accaduto, con l'aggressione, con i 200 che circondano la polizia municipale, filmando la scena con i telefonini, è stata inviata in Procura. Ed partita la caccia al giovanotto che ha scatenato la rivolta: già individuato. E si cercano anche altre tre o quattro persone, quelli che sabato notte l'hanno «salvato» dall'arresto. Nel mirino di vigili e Procura c'è anche un altro giovanotto. Un tipo piuttosto agitato che, qualche istante prima che gli agenti lasciassero la piazza, ha tentato di strappare i tergicristalli dal furgone della polizia municipale. Motivo? Nessuno. È arrivato di corsa e s'è lanciato nell'impresa.



Fonte:
La Stampa


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