Data di pubblicazione:
20 luglio 2006
Como. Semafori che multano, graziati 1.300
Fonte:
Corriere di Como
Regione:
Lombardia
I semafori che multano presentano il conto definitivo. Ed è salatissimo, visto che per le infrazioni registrate nel solo mese di maggio saranno ben 1.768 le contravvenzioni che arriveranno nelle prossime ore a casa degli automobilisti colti in fallo.
Paradossalmente, si può quasi dire che sia andata bene, visto che le contravvenzioni vagliate complessivamente per lo stesso periodo erano quasi il doppio, qualcosa come 3.084. Poi quasi dimezzate per una lunga serie di motivazioni tecniche di cui potete leggere i dettagli nell'articolo qui sotto.
Restando dunque alle multe che effettivamente colpiranno i 1.768 automobilisti fotografati dai tre 'Photored' piazzati in città, le somme finali sugli effetti delle sanzioni mettono i brividi. Con un rapido calcolo, infatti, se si moltiplicano i 6 punti di decurtazione dalla patente previsti dal passaggio con il rosso per le contravvenzioni ritenute buone dal comando della polizia locale, si scopre che complessivamente andranno in fumo 10.608 punti. Dal punto di vista economico, invece, a ridere saranno sia l'economato di Palazzo Cernezzi, che incasserà oltre 208mila euro, sia il contabile dell'azienda che fornisce all'amministrazione i semafori-vigili, che incasserà circa 35mila euro (per ogni singola contravvenzione comminata - 138 euro la sanzione - l'azienda incamera infatti 20 euro, Iva esclusa).
L'invio delle multe ai domicili degli automobilisti colpiti dai 'Photored 17-A' è previsto attraverso raccomandata inviata direttamente dal comando della polizia locale di Como. All'interno della sgradita busta, gli interessati troveranno il bollettino di pagamento con le motivazioni della sanzione ma non le due foto scattate dagli apparecchi.
Per visionare le quali sarà infatti necessario recarsi alla sede dei vigili, in viale Innocenzo a Como, e farne esplicita richiesta. A tremare, per così dire, saranno dunque nelle prossime ore tutti gli automobilisti transitati con il rosso negli incroci di via Pasquale Paoli all'altezza del distributore Esso, in viale Innocenzo XI all'intersezione con via Borsieri e in via Dante all'angolo di via Tommaso Grossi.
Come detto, i dati ufficiali forniti ieri dal comando della polizia locale - agli agenti, infatti, spetta la decisione se multare o meno dopo l'accurata analisi degli scatti - parlano di 3.084 contravvenzioni rilevate tra il 1° e il 31 maggio in corrispondenza dei tre incroci. Fotografie e Codice della Strada alla mano, i vigili ne hanno alla fine ritenute valide 1.768 mentre le restanti 1.316 sono state alla fine depennate per motivi diversi.
Questa notevole differenza tra le fotografie scattate dai 'Photored' e le contravvenzioni poi reputate valide a tutti gli effetti non scompone l'assessore alla Viabilità, Umberto D'Alessandro.
«Pur di fronte a uno scarto notevole - commenta D'Alessandro - che peraltro è una garanzia per l'automobilista a conferma che da parte dell'amministrazione non c'è alcuna volontà di fare cassa, resta la preoccupazione per un numero elevato di contravvenzioni. La mia speranza è che con l'invio delle contravvenzioni - visto che anche i cartelli che indicano la presenza degli impianti non sembrano essere stati presi in considerazione - la situazioni cambi e gli automobilisti prestino maggiore attenzione al rispetto del Codice della Strada».
«Il nostro obiettivo - ribadisce l'assessore - non è vessare i conducenti ma prevenire incidenti e migliorare la sicurezza dei pedoni. Chi passa con il rosso compie la peggiore delle violazioni previste dal Codice della Strada».
Dei tre incroci, quello di via Paoli risulta al primo posto per infrazioni, seguito da quelli di via Borsieri e di via Tommaso Grossi.
Paradossalmente, si può quasi dire che sia andata bene, visto che le contravvenzioni vagliate complessivamente per lo stesso periodo erano quasi il doppio, qualcosa come 3.084. Poi quasi dimezzate per una lunga serie di motivazioni tecniche di cui potete leggere i dettagli nell'articolo qui sotto.
Restando dunque alle multe che effettivamente colpiranno i 1.768 automobilisti fotografati dai tre 'Photored' piazzati in città, le somme finali sugli effetti delle sanzioni mettono i brividi. Con un rapido calcolo, infatti, se si moltiplicano i 6 punti di decurtazione dalla patente previsti dal passaggio con il rosso per le contravvenzioni ritenute buone dal comando della polizia locale, si scopre che complessivamente andranno in fumo 10.608 punti. Dal punto di vista economico, invece, a ridere saranno sia l'economato di Palazzo Cernezzi, che incasserà oltre 208mila euro, sia il contabile dell'azienda che fornisce all'amministrazione i semafori-vigili, che incasserà circa 35mila euro (per ogni singola contravvenzione comminata - 138 euro la sanzione - l'azienda incamera infatti 20 euro, Iva esclusa).
L'invio delle multe ai domicili degli automobilisti colpiti dai 'Photored 17-A' è previsto attraverso raccomandata inviata direttamente dal comando della polizia locale di Como. All'interno della sgradita busta, gli interessati troveranno il bollettino di pagamento con le motivazioni della sanzione ma non le due foto scattate dagli apparecchi.
Per visionare le quali sarà infatti necessario recarsi alla sede dei vigili, in viale Innocenzo a Como, e farne esplicita richiesta. A tremare, per così dire, saranno dunque nelle prossime ore tutti gli automobilisti transitati con il rosso negli incroci di via Pasquale Paoli all'altezza del distributore Esso, in viale Innocenzo XI all'intersezione con via Borsieri e in via Dante all'angolo di via Tommaso Grossi.
Come detto, i dati ufficiali forniti ieri dal comando della polizia locale - agli agenti, infatti, spetta la decisione se multare o meno dopo l'accurata analisi degli scatti - parlano di 3.084 contravvenzioni rilevate tra il 1° e il 31 maggio in corrispondenza dei tre incroci. Fotografie e Codice della Strada alla mano, i vigili ne hanno alla fine ritenute valide 1.768 mentre le restanti 1.316 sono state alla fine depennate per motivi diversi.
Questa notevole differenza tra le fotografie scattate dai 'Photored' e le contravvenzioni poi reputate valide a tutti gli effetti non scompone l'assessore alla Viabilità, Umberto D'Alessandro.
«Pur di fronte a uno scarto notevole - commenta D'Alessandro - che peraltro è una garanzia per l'automobilista a conferma che da parte dell'amministrazione non c'è alcuna volontà di fare cassa, resta la preoccupazione per un numero elevato di contravvenzioni. La mia speranza è che con l'invio delle contravvenzioni - visto che anche i cartelli che indicano la presenza degli impianti non sembrano essere stati presi in considerazione - la situazioni cambi e gli automobilisti prestino maggiore attenzione al rispetto del Codice della Strada».
«Il nostro obiettivo - ribadisce l'assessore - non è vessare i conducenti ma prevenire incidenti e migliorare la sicurezza dei pedoni. Chi passa con il rosso compie la peggiore delle violazioni previste dal Codice della Strada».
Dei tre incroci, quello di via Paoli risulta al primo posto per infrazioni, seguito da quelli di via Borsieri e di via Tommaso Grossi.
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