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Data di pubblicazione: 02 aprile 2005

Napoli. Vigili, tre filoni d'inchiesta aperti in Procura

Il Mattino
Campania
L’esposto del comandante Carlo Schettini è stato spedito per posta e dunque arriverà solo nei prossimi giorni sulla scrivania dei magistrati della Procura. Ma l’ufficio inquirente del Centro direzionale ha già in corso numerose inchieste nei confronti di appartenenti alla polizia municipale. I filoni d’indagine più importanti sono almeno tre e riguardano l’attività dei vigili in strada, i controlli nel settore dell’abusivismo edilizio e la recente denuncia dell’esponente di An Pietro Diodato sui premi di produttività. In nessun caso, va chiarito, viene messa in discussione l’integrità del Corpo dei vigili urbani nel suo complesso. Nel mirino ci sono invece singoli episodi ritenuti, almeno in astratto, costituenti reato e sui quali vengono effettuate le doverose verifiche da parte dell’autorità giudiziaria. Uno dei fascicoli principali si trova da poco meno di un anno all’attenzione del pm Luigi Gay, uno dei magistrati più esperti della procura napoletana che sta verificando una serie di presunti casi di truffa e falso segnalati nei mesi scorsi e relativi alla presenza, o assenza, di vigili dal posto di lavoro. L’inchiesta è tuttora in corso, dunque è presto per trarre conclusioni sulla fondatezza delle ipotesi investigative. Sono più di uno anche i fascicoli aperti per eventuali irregolarità commesse durante controlli antiabusivismo. Nei giorni scorsi il pm Monica Campese ha chiesto il rinvio a giudizio di due poliziotti municipali imputati di omissione di atti d’ufficio per aver «indebitamente rifiutato di dare esecuzione al provvedimento di dissequestro e restituzione» al proprietario di un immobile che si trova nella zona collinare di Napoli. In base alla ricostruzione del pm Campese i vigili non avrebbero proceduto alla formale rimozione dei sigilli. Nelle prossime ore il giudice dovrà fissare per questo episodio la data d’inizio dell’udienza preliminare. Un’altra inchiesta, condotta dal pm Luigi Cannavale, aveva portato nel febbraio scorso al coinvolgimento di quattro vigili urbani, due indagati per corruzione e raggiunti da ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari poi annullata dal Tribunale del Riesame e due indagati per rivelazione del segreto d’ufficio destinatari di una richiesta di interdizione dal servizio poi rigettata dal giudice. Anche in questo caso le condotte contestate si riferivano a controlli antiabusivismo. I protagonisti dell’indagine hanno tutti respinto le accuse, il pm potrebbe tirare le somme in tempi brevi. È ancora agli inizi infine il procedimento avviato a seguito dell’esposto di Diodato sui premi di produttività. All’iniziativa dell’esponente di An aveva risposto il segretario del sindacato Snavu, Agostino Anselmi, ricordando fra l’altro che «la produttività, è stata l’unica risorsa grazie alla quale in alcuni momenti critici si è riusciti anche a raddoppiare il numero del personale in strada». Resta adesso da vedere a chi sarà assegnato l’esposto annunciato dal comandante Schettini e riguardante, secondo quanto si è appreso, ipotesi di peculato. Quasi certamente l’incartamento sarà formalmente incardinato non prima della fine della settimana.
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