Data di pubblicazione:
07 luglio 2004
Carovigno. "Photored ai semafori, le multe sono illegittime"
Fonte:
La Gazzetta del Mezzogiorno
Regione:
Piemonte
Sotto accusa i «Photored» nella città della Nzegna. A oltre due anni dalla loro installazione, i rilevatori automatici di infrazioni del semaforo rosso, posizionati su alcuni incroci ad alta densità di traffico, sono oggi oggetto di interrogazione da parte del gruppo consiliare del centrosinistra di Carovigno, che pone interrogativi sulla legittimità delle multe derivanti da simili rilevamenti. I rilavatori automatici furono installati dall'Amministrazione comunale carovignese al fine di migliorare sia le condizioni della circolazione stradale, e sia per regolamentare e disciplinare lo scarso rispetto della segnaletica stradale e delle norme in materia di circolazione veicolare nel paese. L'interrogazione è stata avanzata dal consigliere comunale dei Ds Vito Saponaro, dopo le notizie relative ai «numerosi verbali per violazione del semaforo rosso, notificati solo sulla base della rilevazione fotografica proveniente dagli apparecchi automatici posti tra via Santa Sabina, corso Umberto e via Negri». Nell'interrogazione vengono rilevate anche alcune incongruenze riguardanti gli aspetti tecnico-burocratici relativi all'installazione delle apparecchiature. L'interrogazione è stata presentata al sindaco di Carovigno, al presidente del Consiglio comunale, al responsabile del servizio di Polizia municipale ed al prefetto di Brindisi. «Il codice della strada - si legge nell'interrogazione - non consente di rilevare automaticamente le infrazioni per passaggio a semaforo rosso senza la presenza e la immediata contestazione da parte dei Vigili Urbani accertatori». «Tale convincimento - afferma Saponaro, autore della interrogazione - è fondato, oltre che sulla interpretazione del codice della strada, anche su precedenti giurisdizionali in materia di "Photored", secondo i quali tali apparecchiature possono solo assolvere ad una funzione di ausilio rispetto agli organi accertatori presenti al momento dell'infrazione, non potendo, invece sostituire la presenza degli stessi». Nell'interrogazione presentata, vengono citate numerose sentenze a riguardo emesse dai Giudici di Pace, in diversi Comuni d'Italia, in base alle quali i «Photored» sono stati dichiarati «inaffidabili e illegittimi». «Per noi sono regolari - ha detto il comandante dei Vigili urbani di Carovigno Giovanni Lombardi -, in quanto vi è un decreto ministeriale in base al quale, dall'1 luglio del 2003, non vi è più bisogno del Vigile sul posto. E prima che andasse in vigore il decreto ministeriale, il vigile è sempre stato presente sul posto», ha aggiunto Lombardi. « Per quanto riguarda invece il funzionamento dei "Photored", occorre precisare che, durante i lavori per il ripristino delle strade per il giro d'Italia, gli stessi hanno subìto dei danni, ma adesso si sta provvedendo a ripararli». Se da un lato, quindi, l'occhio vigile del «Photored», installato nei pressi di alcuni incroci carovignesi, ha evitato numerose infrazioni e incidenti stradali da parte degli automobilisti, dall'altro - almeno secondo l'interrogazione - le numerose contravvenzioni rilevate e le relative multe pagate sono illegittime. Pertanto, Saponaro conclude chiedendo al sindaco, «se intende restituire agli interessati tutte le somme illegittimamente incassate dal Comune sulla base di accertamenti di passaggio a semaforo rosso, effettuati in tempo successivo rispetto all'infrazione e sulla base della sola documentazione fotografica, in assenza di immediata contestazione da parte dei Vigili Urbani».
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