martedì, 7 maggio 2024
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Data di pubblicazione: 04 settembre 2023

PL nei boschi dello spaccio

La Provincia di Como
Lombardia

Blitz antidroga della polizia locale nei boschi dello spaccio alla periferia del paese: gli agenti, coordinati dal comandante Marco Radaelli, hanno in questi giorni svolto una serie di controlli mirati nella zona di via Marconi, dove nelle scorse settimane, era avvenuto un sinistro mortale. Un uomo di 42 anni, Simone Salvati, originario di Cantù e residente nella zona di Lipomo, ha perso la vita dopo essere d’un tratto uscito in motorino dalla fascia boschiva, sbucando sulla vicina strada, sempre piuttosto traffica, finendo poi per scontrarsi frontalmente con un’utilitaria che arrivava dalla direzione opposta.

Nelle vicinanze già in passato vi erano stati diversi problemi viari, legati spesso a persone che entrano o escono improvvisamente dalla fascia boschiva, dove in più di un’occasione vi sono stati interventi delle forze dell’ordine, mirati a individuare o comunque allontanare spacciatori e consumatori di sostanze proibite. In questi giorni, sono stati quindi nuovamente intensificati i pattugliamenti mirati della polizia locale, che hanno consentito agli agenti di individuare alcuni improvvisati accampamenti dove si davano appuntamento i pusher con i propri “clienti”.

Da una prima ricostruzione di quanto accaduto, nella mattina di ieri, gli agenti sarebbero riusciti a inoltrarsi nella fascia boschiva senza farsi notare, fino a cogliere di sorpresa gli spacciatori che, per potersi dileguare, hanno dovuto abbandonare sul posto la droga che intendevano smerciare, come pure tutti gli strumenti utilizzati per preparare le diverse dosi. Sono state nel contempo rinvenute diverse pericolose armi da taglio, tra le quali persino una spada katana. Assieme a un centinaio di grammi di hashisc, pronti per essere smerciati, sono stati trovati tre bilancini e quattro telefonini: alla vista degli agenti, arrivati stavolta si nelle immediate vicinanze dell’ “accampamento base”, ci sarebbe insomma stato un immediato fuggi fuggi generale da parte di quanti stazionavano nella zona dello spaccio.Nel corso dei rilievi sono stati rinvenuti, in diverse zone del campo, un’ascia, alcuni coltelli a lama lunga, assieme a diversi coltelli a serramanico (probabilmente utilizzati per tagliare la droga) una spada katana e pure a un taser. Armi posizionate dai pusher in vari punti strategici, forse per poter essere rapidamente utilizzate in ogni evenienza. L’amministrazione comunale del sindaco di Cadorago Paolo Clerici ha in più di un’occasione messo l’accento sull’importante attività svolta sul territorio, non soltanto nel tener d’occhio la viabilità, ma nel contempo nel portare a termine delle delicate operazioni antidroga. Attività che sono state a più riprese svolte in stretta sinergia e collaborazione con le altre forze dell’ordine, come i carabinieri, con l’obbiettivo di cercare d’evitare il più possibile il ripetersi di situazioni che oltre ad allarmare e preoccupare la cittadinanza, hanno pure messo seriamente a rischio la sicurezza viaria.

 

Fonte: La Provincia di Como

 

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