Nuovi piani di Protezione civile comunali
Unione Pedemontana
Approvati i nuovi piani di Protezione civile comunali
Rivalutati i rischi e modificate le procedure. L’Assessore Leoni: «Grande attenzione alla sicurezza». Castagnetti: «Fondamentale creare una cultura dell’emergenza»
L’efficacia dei soccorsi e la messa in sicurezza della popolazione in caso di calamità passano anche attraverso una “cultura” di Protezione civile, per preparare il cittadino ad essere parte attiva del sistema, capace di assumere i comportamenti corretti per evitare di mettere in pericolo se stesso e gli altri.
Nei piani di Protezione civile aggiornati dei cinque Comuni dell’Unione Pedemontana Parmense (Collecchio, Felino, Montechiarugolo, Sala Baganza e Traversetolo), approvati dal Consiglio dell’Unione nella seduta di martedì 30 aprile a Traversetolo, non c’è soltanto un aggiornamento delle procedure operative alla luce delle nuove normative, ma anche tutto quanto deve essere fatto per “educare all’emergenza”, come ha spiegato davanti al Consiglio Stefano Castagnetti, geologo esperto di Protezione Civile che da anni collabora con l’Unione Pedemontana Parmense e che, dopo averli redatti tre anni fa, oggi si è occupato del loro aggiornamento.
«Dal 2016 sono accadute tante cose – ha sottolineato Castagnetti di fronte al Consiglio –. È stato rivalutato il rischio idraulico sul territorio e la Regione ha emanato il nuovo sistema cromatico di allertamento, con i colori giallo, arancio e rosso che ormai tutti conoscono. Sono inoltre usciti i nuovi indirizzi regionali per l’aggiornamento e la redazione dei piani e, cosa più importante, è stata emanata la nuova legge quadro che riporta a un testo unico tutte le leggi che si erano sovrapposte nel tempo, “disperse” in un apparato normativo estremamente complesso. Avere un testo unico ha semplificato parecchio il lavoro alle autorità e alle strutture operative, ed era quindi necessario rivedere i piani in maniera approfondita».
I temi fondamentali sono quelli della previsione-prevenzione degli eventi calamitosi e la gestione di soccorsi. In questo caso, l’attivazione del servizio di reperibilità della Polizia Locale è fondamentale – ha proseguito l’esperto –, perché permette di poter contare su una risorsa preziosa. Oggi in tutti i comuni abbiamo una presenza significativa di volontari e siamo andati a parlare di sicurezza anche nelle scuole, un’azione che, ne siamo sicuri, farà la differenza nel tempo. Uno dei passaggi chiave della nuova legge è che il cittadino non deve più essere spettatore passivo – ha osservato Castagnetti –, ma deve agire in modo corretto per evitare di mettere nei guai se stesso e costringere qualcuno a rischiare la vita per soccorrerlo. Nei piani si definiscono le procedure operative, chi fa che cosa, chi sono i collaboratori ai quali i sindaci dei Comuni dell’Unione possono fare riferimento nel momento dell’emergenza, ma al di là di tutto c’è un percorso culturale per contenere i danni alle persone e al territorio».
Il sindaco di Felino e assessore alla Sicurezza dell’Unione Elisa Leoni, ha voluto ringraziare il geologo, sottolineando come il percorso di collaborazione avviato con lui e gli investimenti realizzati sul sistema di Protezione civile testimonino «l’attenzione nel dotarci di tutto il necessario per fronteggiare le emergenze. Abbiamo destinato la sede della Polizia locale anche alla Protezione civile – ha osservato Leoni –, ci siamo dotati di nuovi mezzi e da due anni abbiamo una convenzione con le associazioni che operano sul territorio. Castagnetti è una professionalità importante, soprattutto di supporto a noi sindaci e alla nostra comunità. Non si è mai troppo preparati per affrontare le emergenze».
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