Spiagge sicure, si parte!
Il Ministro degli Interni, attraverso un tweet (strumento che pare aver soppiantato l’antico comunicato stampa nelle abitudini della politica, non solo italiana), annuncia trionfante che le spiagge saranno finalmente più sicure e “ripulite” dai venditori abusivi. Indubbiamente un passo verso la legalità ed il rispetto delle regole, soprattutto perché finalmente lo si fa finanziando chi lavora sul campo, in prima linea, cioè la polizia locale (Clicca qui per l’elenco delle località e le circolari).
Lo scopo è anche quello, a sua volta apprezzabile, di tutelare gli interessi dell’industria del turismo, prioritaria per alcune località balneari, al punto che in alcune Regioni hanno già avuto successo iniziative analoghe, finanziate però dagli stessi operatori privati.
Nel concreto sono stati distribuiti due milioni e mezzo di euro, vincolati alle assunzioni a carattere stagionale di operatori di polizia locale, al pagamento degli straordinari, ed anche all’acquisto di mezzi idonei ad arginare il fenomeno dei venditori abusivi, massaggiatori e similari che operano sulle nostre spiagge.
Saranno 54 le località finanziate, ed anche nei criteri di scelta di queste località si denota una certa logica. Saranno infatti località di mare ma non capoluoghi di provincia, e con una popolazione inferiore a 50mila abitanti, con un affollamento estivo, rispetto alle strutture ricettive, di più di 500mila presenze. Si cerca insomma di aiutare quelle realtà che hanno più difficoltà ad assorbire il grande aumento di popolazione dei periodi estivi e fronteggiare i fenomeni stagionali. Inoltre, per una più equa distribuzione sul territorio, è stato previsto che non potessero essere finanziati più di 3 Comuni per provincia.
Che si tratti di una priorità nazionale o solo di una operazione di massima visibilità rispetto alle politiche del Governo, sta di fatto che si è scelto di finanziare chi lavora in prima linea sul territorio, riconoscendo il ruolo della polizia locale come primo punto di riferimento della cittadinanza. Analoga attenzione è arrivata, per ora solo a parole, con l’intenzione di destinare il 10% dell’avanzo di bilancio alle polizie locali, e sono in partenza i nuovi patti per la sicurezza urbana.
C’è fermento di iniziative, insomma, anche per quanto riguarda la polizia locale. Ma all’evoluzione delle competenze e dell’immagine della categoria devono necessariamente seguire analoghi passi avanti sul piano delle tutele, anche previdenziali, dell’aumento degli organici, dell’accesso alle banche dati, dell’ingresso nel comparto sicurezza. Altrimenti si ricadrà in un film già visto troppe volte, per una categoria di cui ci si ricorda sempre e solo quando fa comodo.
La redazione di poliziamunicipale.it
M. Mavino
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