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Data di pubblicazione: 14 luglio 2018

Operazione "Tesoro di mamma"

Sardegna

Tesoro di mamma

 

 

La Polizia Locale di Sassari ha concluso in data odierna un'attività investigativa avviata all'indomani della denuncia presentata da una donna sassarese a cui erano state sottratte le fedi nuziali.

Le due fedi, in oro bianco,erano state prelevate dall'appartamento della donna che abita nel quartiere di Luna e Sole, nel centro urbano di Sassari. La signora ha denunciato, inoltre, la sparizione dall'abitazione di una catenina d'oro nel mese di giugno u.s.

I sospetti della donna si sono concentrati da subito sul figlio quindicenne; infatti, nessun segno di effrazione era presente nel portone d'ingresso, né sugli infissi dell'abitazione.

Le indagini svolte da questo Comando sono partite dalla verifica puntuale delle abitudini e delle persone frequentate dal ragazzino; tra gli amici del giovane sono stati sottoposti a controllo, in particolare, due diciottenni, un ragazzo e una ragazza, con cui il giovane è stato visto trattenersi quotidianamente.

Le immagini registrate dal sistema di videosorveglianza hanno permesso di inquadrare i due suddetti diciottenni in compagnia del minore, quindi prendere in consegna qualcosa per recarsi immediatamente dopo all'interno di un compro oro. Dopo un quarto d'ora le telecamere hanno inquadrato i due diciottenni mentre uscivano dall'esercizio commerciale tenendo una ricevuta tra le mani; le immagini, inoltre, hanno evidenziato il passaggio di banconote tra i due diciottenni ed il minore.

Le verifiche effettuate all'interno del compro oro hanno permesso di accertare che la transazione era stata proposta ed effettuata dalla ragazza.

Il titolare dell'esercizio commerciale ha fornito agli agenti la documentazione attestante che le fedi nuziali erano state pagate al prezzo di cui alle tariffe di mercato, ed il fascicolo relativo alla suddetta compravendita è risultato completo, ovvero l'esercente aveva acquisito copia del documento d'identità della ragazza, aveva fotografato le due fedi, aveva eseguito le registrazioni della transazione.

I due preziosi, risultavano ancora custoditi all'interno del compro oro, a dimostrazione - anche in questo caso - della regolarità dell'acquisto che impone all'esercente di non fondere l'oro prima che siano trascorsi dieci giorni dall'acquisto, proprio a tutela del consumatore e di eventuali vittime di condotte criminose.

Le due fedi sono state sottoposte a sequestro; inoltre, le indagini hanno permesso di ricostruire i movimenti recenti dei suddetti giovani, da cui è emerso che il ragazzo diciottenne già in due precedenti occasioni, ovvero il 24 giugno e il 4 luglio, aveva venduto oggetti in oro allo stesso esercente. Gli oggetti venduti nell'ultima transazione, anch'essi probabile oggetto di sottrazione illecita, sono stati sottoposti a sequestro in attesa di eseguire ulteriori approfondimenti, mentre è stato acquisito il fascicolo fotografico degli oggetti venduti al compro oro il 24 giugno u.s., e già fusi dall'esercente.

I tre giovani sono stati segnalati all'Autorità Giudiziaria e ai servizi sociali del Comune di Sassari.

 

Questo Comando ritiene importante che l'utenza sappia quali regole stringenti disciplinano l'attività dei compro oro:

Il D.lgs. 92/2017 fissa gli obblighi per gli operatori compro oro:

  • identificazione della clientela: gli operatori compro oro, prima di eseguire l'operazione, devono identificare il cliente, secondo le modalità previste dal decreto antiriciclaggio;

  • limite uso contante: per le operazioni di importo pari o superiore a 500 Euroè necessario utilizzare esclusivamente mezzi di pagamento diversi dal denaro contante, che garantiscano la tracciabilità dell'operazione;

    Gli operatori di compro oro sono obbligati all'utilizzo di un conto correntededicato esclusivamente all'attività di compro oro.

    Per ogni operazione eseguita gli operatori devono predisporre una scheda - numerata progressivamente - i cui indicare:

  • i dati identificativi del cliente,

  • gli estremi della transazione effettuata con mezzi diversi dal denaro contante;

  • una descrizione sulle caratteristiche dell'oggetto prezioso, sulla sua natura e qualità;

  • la quotazione dell'oro e dei metalli preziosi contenuti nell'oggetto;

  • due fotografie in formato digitale dell'oggetto prezioso, con prospettive diverse;

  • la data e l'ora dell'operazione;

  • l'importo corrisposto e il mezzo di pagamento usato;

  • la destinazione data all'oggetto completa dei dati identificativi: dell'altro operatore compro oro o cliente a cui l'oggetto è stato ceduto, dell'operatore professionale a cui l'oggetto è stato venduto o ceduto per altre trasformazioni, delle fonderie/aziende specializzate nel recupero di materiali preziosi a cui l'oggetto è stato ceduto.

  • Al termine dell'operazione l'operatore rilascia al cliente una ricevuta riepilogativa delle informazioni acquisite;

  • gli operatori devono conservare i dati acquisiti per un periodo di 10 anni. 

gli operatori devono inviare alla UIF (Unità di informazioni finanziaria) le segnalazioni sospette, secondo le modalità stabile dal decreto antiriciclaggio.

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