20 agenti per 3 ragazze in topless in spiaggia

Sta creando scalpore in Argentina l’intervento della polizia su una spiaggia per cacciare tre ragazze che prendevano il sole in topless. Sì, perché per mandare via le tre “criminali” sono intervenuti ben 20 poliziotti, che hanno riempito la spiaggia tra le proteste dei bagnanti.

I fatti sono avvenuti sulla spiaggia popolare di Buenos Aires, Necochea. In Argentina, infatti, il topless è vietato e quando le tre donne hanno tolto i reggiseni alcuni bagnanti hanno avvisato la polizia. Che, però, è intervenuta in massa, scatenando le polemiche e l’ironia sia dei presenti sia del web.

“Sono tette, quelle che ti hanno dato da mangiare quando eri un bambino” ha gridato un bagnante, mentre le tre donne si sono rifiutate di coprirsi, obbligando dunque l’intervento di ben sei volanti e venti poliziotti. Un caso che ha riacceso la polemica sul sessismo in Argentina, un Paese in cui il maschilismo è ancora dominante. “Sappiamo tutti che si tratta di una violazione, ma non è un fatto così grave da suscitare tutto questo rumore. La legge è obsoleta, io sono disposto a modernizzarla. Basta avere una mente aperta” ha detto il sindaco di Necochea, Facundo Lopez.

Alcune donne stanno organizzando marce per il 7 e l’11 febbraio, chiamate “tetazo” per rivendicare il topless sulle spiagge argentino, mentre sulla stampa argentina si punta il dito contro l’Italia. Perché? Perché secondo El Pais il problema è culturale e in Argentina peserebbe di più il retaggio italiano rispetto a quello più moderno e ‘civile’ della Spagna. “Una delle principali discussioni in Argentina riguarda quale cultura sia più influente, quella spagnola o quella italiana. E il paese è diviso su questo. Ma nelle questioni sociali, in particolare quelle relative alle donne, sembra chiaro che l’Italia pesi di più” ha scritto il quotidiano.

Fonte: Yahoo