Data di pubblicazione:
08 agosto 2014
Cane morto in un cassonetto, veterinario multato
Fonte:
Eco delle Valli
Regione:
Lombardia
BRESCIA - Nel pomeriggio di martedì 15 luglio gli agenti della Polizia Locale hanno multato per 20mila euro un veterinario, responsabile dell'abbandono della carcassa di un cane in un cassonetto. Alle 15.30 di quel pomeriggio la centrale operativa ha ricevuto la telefonata di un'anziana signora residente in centro storico che aveva scoperto il cadavere del proprio cane tra i rifiuti urbani.
Giunti sul posto, gli agenti hanno trovato la donna accanto al cassonetto posto di fronte alla sua abitazione, insieme con una vicina. In lacrime, ha raccontato agli agenti che all'interno si trovava il suo cane, di nome Charlie, deceduto in mattinata. Alle 6.30 l'inquilina del piano inferiore l'aveva chiamata per dirle che aveva trovato Charlie, un meticcio femmina di 15 anni, sul terrazzo della propria abitazione e che probabilmente era caduto durante la notte. Una volta recuperato l'animale, la donna aveva chiamato un veterinario di Brescia per richiedere un consulto. Charlie, infatti, si muoveva con difficoltà e abbaiava in maniera strana.
Il medico, giunto verso le 8 all'abitazione dell'anziana donna, aveva appurato che il cane, con un respiro pre-agonico e chiari segni di emorragia interna, versava in condizioni disperate. Dopo aver comunicato alla proprietaria la triste prognosi, il veterinario l'aveva assicurata che sarebbe tornato in tarda mattinata per verificare la situazione ed eventualmente per sopprimere l'animale.
Alle 9.30 la donna, constatato il decesso del cane, aveva richiamato il veterinario che, dopo aver riposto la carcassa all'interno di un sacco nero, le aveva poi garantito che avrebbe provveduto personalmente allo smaltimento delle spoglie.
Prima di lasciare l'abitazione, il medico aveva chiesto all'anziana donna 80 euro quale pagamento per le visite effettuate in mattinata e per le operazioni di smaltimento della carcassa. Il veterinario aveva inoltre omesso di rilasciare la ricevuta fiscale in quanto, a suo dire, la signora non aveva a portata di mano il codice fiscale e il libretto sanitario del cane. Non sopportando il fetore che emanava il cane, l'uomo si era poi diretto verso il cassonetto dei rifiuti urbani di fronte alla casa e vi aveva gettato il sacco contenete la carcassa. Dopodiché era salito sulla sua auto e si era allontanato.
Durante queste operazioni, le vicine di casa, che qualche minuto prima si trovavano nell'abitazione della proprietaria del cane deceduto, erano uscite dall'edificio e stavano conversando sulla strada. Una di loro aveva notato gli strani movimenti del veterinario vicino all'immondizia e, colta dal sospetto che si fosse sbarazzato dell'animale, lo aveva osservato mentre si allontanava a bordo del suo veicolo. Certa che il suo timore fosse infondato e fiduciosa nell'operato del medico, aveva però fatto ritorno alla propria abitazione.
Alle ore 13.30 circa, ancora turbata dal pensiero e dal dubbio, si era munita di una lunga canna di bambù ed era scesa in strada con l'intenzione di verificare la presenza dell'animale tra la spazzatura. Una volta individuato tra i rifiuti il sacco nero era poi riuscita ad aprirlo trovando, con grande stupore, la carcassa di Charlie. La vicina aveva quindi avvisato la proprietaria della povera bestia che si era poi rivolta al comando della Polizia Locale.
Dopo aver raccolto le dichiarazioni dell'anziana donna e le testimonianze delle sue vicine di casa, un'agente specializzata nel controllo della tenuta degli animali ha estratto dal cassonetto il sacco e lo ha mostrato alla proprietaria per il riconoscimento, dopodiché ha trasportato Charlie al canile sanitario di via Orzinuovi. La Polizia Locale ha quindi rintracciato il veterinario che ha ammesso di aver abbandonato l'animale morto senza riuscire a giustificare il suo comportamento.
Gli agenti hanno segnalato l'episodio all'Ordine dei Medici Veterinari della Provincia di Brescia e al comando Provinciale della Guardia di Finanza. Il veterinario è quindi stato sanzionato sulla base della normativa vigente in materia di conferimento delle carcasse di animali con una multa di 20mila euro.
Fonte:
Eco delle Valli
Giunti sul posto, gli agenti hanno trovato la donna accanto al cassonetto posto di fronte alla sua abitazione, insieme con una vicina. In lacrime, ha raccontato agli agenti che all'interno si trovava il suo cane, di nome Charlie, deceduto in mattinata. Alle 6.30 l'inquilina del piano inferiore l'aveva chiamata per dirle che aveva trovato Charlie, un meticcio femmina di 15 anni, sul terrazzo della propria abitazione e che probabilmente era caduto durante la notte. Una volta recuperato l'animale, la donna aveva chiamato un veterinario di Brescia per richiedere un consulto. Charlie, infatti, si muoveva con difficoltà e abbaiava in maniera strana.
Il medico, giunto verso le 8 all'abitazione dell'anziana donna, aveva appurato che il cane, con un respiro pre-agonico e chiari segni di emorragia interna, versava in condizioni disperate. Dopo aver comunicato alla proprietaria la triste prognosi, il veterinario l'aveva assicurata che sarebbe tornato in tarda mattinata per verificare la situazione ed eventualmente per sopprimere l'animale.
Alle 9.30 la donna, constatato il decesso del cane, aveva richiamato il veterinario che, dopo aver riposto la carcassa all'interno di un sacco nero, le aveva poi garantito che avrebbe provveduto personalmente allo smaltimento delle spoglie.
Prima di lasciare l'abitazione, il medico aveva chiesto all'anziana donna 80 euro quale pagamento per le visite effettuate in mattinata e per le operazioni di smaltimento della carcassa. Il veterinario aveva inoltre omesso di rilasciare la ricevuta fiscale in quanto, a suo dire, la signora non aveva a portata di mano il codice fiscale e il libretto sanitario del cane. Non sopportando il fetore che emanava il cane, l'uomo si era poi diretto verso il cassonetto dei rifiuti urbani di fronte alla casa e vi aveva gettato il sacco contenete la carcassa. Dopodiché era salito sulla sua auto e si era allontanato.
Durante queste operazioni, le vicine di casa, che qualche minuto prima si trovavano nell'abitazione della proprietaria del cane deceduto, erano uscite dall'edificio e stavano conversando sulla strada. Una di loro aveva notato gli strani movimenti del veterinario vicino all'immondizia e, colta dal sospetto che si fosse sbarazzato dell'animale, lo aveva osservato mentre si allontanava a bordo del suo veicolo. Certa che il suo timore fosse infondato e fiduciosa nell'operato del medico, aveva però fatto ritorno alla propria abitazione.
Alle ore 13.30 circa, ancora turbata dal pensiero e dal dubbio, si era munita di una lunga canna di bambù ed era scesa in strada con l'intenzione di verificare la presenza dell'animale tra la spazzatura. Una volta individuato tra i rifiuti il sacco nero era poi riuscita ad aprirlo trovando, con grande stupore, la carcassa di Charlie. La vicina aveva quindi avvisato la proprietaria della povera bestia che si era poi rivolta al comando della Polizia Locale.
Dopo aver raccolto le dichiarazioni dell'anziana donna e le testimonianze delle sue vicine di casa, un'agente specializzata nel controllo della tenuta degli animali ha estratto dal cassonetto il sacco e lo ha mostrato alla proprietaria per il riconoscimento, dopodiché ha trasportato Charlie al canile sanitario di via Orzinuovi. La Polizia Locale ha quindi rintracciato il veterinario che ha ammesso di aver abbandonato l'animale morto senza riuscire a giustificare il suo comportamento.
Gli agenti hanno segnalato l'episodio all'Ordine dei Medici Veterinari della Provincia di Brescia e al comando Provinciale della Guardia di Finanza. Il veterinario è quindi stato sanzionato sulla base della normativa vigente in materia di conferimento delle carcasse di animali con una multa di 20mila euro.
Fonte:
Eco delle Valli
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