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Data di pubblicazione: 16 giugno 2014

Ordinanza anti-tifo, ma senza controlli

Orvietonews
Lazio
Se l'ordinanza "anti tifo" sembrava alquanto strana, la conferma è arrivata quando all'inizio della partita, Inghilterra - Italia alle 24 in Piazza della Repubblica i ragazzi cantavano a squarciagola l'inno d'Italia. Bastava girarsi verso il Comune, guardare la saracinesca del comando della Polizia municipale chiusa per capire che la realtà era ben diversa dalle disposizioni cartacee. Probabilmente è stato meglio così perché, in effetti, capendo anche le ragioni di quanti hanno giudicato in modo positivo l'ordinanza "anti tifo", il rumore c'è stato e sentir gridare forte "ltalia chiamò", magari si è disturbato il sonno di chi il calcio non lo digerisce proprio. Alla fine, però, tra ultras e assonnati, le parole hanno il loro significato e l'ordinanza firmata dal dirigente comunale probabilmente ha sollecitato anche il popolo di quelli che non volevano dormire, ma per questi ragazzi la carta parla chiaro: non possono gridare la loro voglia di vittoria o almeno lo devono fare senza rumore.

Però, alla fine, il buon senso di tutti ha evitato che quello strano paragrafo fosse così compromettente. E' giusto ricordare che l'ordinanza serviva per superare un precedente limite di rumore nelle ore serali, ma un conto è derogare per la musica, un conto è derogare per tifare la magli azzurra in un Mondiale che si celebra solo ogni quattro anni. Il messaggio è chiaro: "I titolari degli esercizi commerciali hanno l'obbligo di contenere il vociare degli avventori sia durante che dopo il termine delle partite, anche al di fuori della propria attività". Se la comprensione è per tutti uguale,e considerato che questo comma non riporta nessuna collocazione temporale, significa semplicemente che un tifoso italiano deve guardare la partita in silenzio, sia quando l'Italia gioca alle 18, alle 22 o alle 24. Una cosa un po' singolare visto che nel pomeriggio non si provocano fastidi eccessivi alle persone. In più non bisogna nemmeno tifare in modo rumoroso fuori dal locale pubblico, ma questo fuori quale limite ha?

Ergo, nessuno vuole accusare nessuno o tantomeno criticare così per farlo. Anzi, in questa fase storica per gli enti locali non è sicuramente facile e distensivo dirigire un settore amministrativo, per questo va sempre mantenuto il massimo rispetto e il sostegno per tutti i dipendenti comunali. Però, con maggiore attenzione si poteva benissimo aggiungere almeno due parole in più per non fare brutta figura e non farla fare ad un'istituzione comunale, aldilà di quale colore politico la amministra. Ora si può sempre rimediare e magari in questa situazione di rinnovamento amministrativo sarebbe il caso di mettere definitivamente mano al problema della movida e a quello di chi fa musica nel fine settimana, chiaramente nel rispetto di tutti e delle leggi. Tutto è possibile, migliorabile e recuperabile, ma si consiglia di agire senza prestare il fianco a queste goliardiche segnalazioni che più che una polemica devono essere interpretate come uno stimolo a migliorarsi tutti.

Un'altra cosa, però, la vogliamo segnalare. Dopo la pubblicazione del link al sito comunale per consultare l'ordinanza tanto discussa, il sito del Comune è andato in tilt e il documento non era più visibile. E' stato solo un caso?

Viva l'Italia e la maglia azzurra e che questa estate 2014 partita con un buon risultato contro l'Inghilterra si possa trasformare in qualcosa di meglio per tutti.


Fonte:
Orvietonews
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