Data di pubblicazione:
17 marzo 2014
Indagine regionale sulla mortalità dei vigili
Fonte:
OSPOL
Regione:
Lazio
INDAGINE DELLA REGIONE LAZIO SULLA MORTALITA' DEI VIGILI URBANI DELLA CAPITALE
Mentre Roma soffoca di smog e il Campidoglio lancia allarme rosso per l'alta intensità di agenti cancerogeni nell'aria, il Sindacato OSPOL ha allertato la Regione Lazio, a norma della legge regionale 1/2005, che ha disposto un'indagine epidemiologica per accertare l'incidenza delle malattie professionali e delle molteplici morti, per tumori, tra i vigili urbani che operano a stretto contatto con gli agenti cancerogeni sospesi nell'aria della Capitale.
Riniti, otiti, allergie della pelle, mal di testa , lacrimazione degli occhi, sordità , malattie cardiocircolatorie e infezioni alle prime vie respiratorie costituiscono il coktail micidiale che colpisce indiscriminatamente Vigili Urbani al di sotto dei 35 anni di età provocando danni enormi al servizio in strada per la grande carenza di personale e danni economici cospicui alle casse dell'amministrazione Comunale.
Alle malattie minori fa riscontro un'alta incidenza di morti tra i Vigili romani riconducibili al servizio in strada h24 e tra esse occupa il primo posto il tumore ai polmoni e in generale alle vie respiratorie ma non trascura di colpire anche altri organi sensibili allo smog e alle polveri sottili che ad iosa i Vigili Urbani respirano nelle strade e negli incroci altamente a rischio per l'alta incidenza di traffico veicolare.
Con nota n.126807 del 28 febbraio 2014 la Regione Lazio ha comunicato al Presidente Nazionale OSPOl Luigi Marucci al che la Direzione regionale ha acquisito la disponibilità del Dipartimento Epidemiologico del SSR a condurre uno studio di coorte sulla mortalità e morbosità del personale della Polizia Locale di Roma indicando quale referente la UOC Epidemiologico Eziologica ed Occupazionale.
Visto l'alta intensità di malattie professionali che colpiscono i Vigili in strada l'OSPOL chiede l'immediata attuazione delle norme riguardanti la sicurezza del personale sul posto di lavoro e indica nell'immediato, alla Amministrazione Comunale, l'incremento di Cabine refrigerate con filtraggio dell'aria da installare in tutti gli incroci ad alta intensità di traffico, frequenti rotazioni dei Vigili in servizio in strade inquinate e visite annuali preventive. Infine l'OSPOL chiede al Presidente della Regione Zingaretti e al Sindaco di Roma Marino l'intervento presso il
Governo per accreditare gli Agenti ed Ufficiali delle Polizia Locali tra le categorie a rischio, alla pari delle altre Polizie dello Stato.
In allegato la lettera
Mentre Roma soffoca di smog e il Campidoglio lancia allarme rosso per l'alta intensità di agenti cancerogeni nell'aria, il Sindacato OSPOL ha allertato la Regione Lazio, a norma della legge regionale 1/2005, che ha disposto un'indagine epidemiologica per accertare l'incidenza delle malattie professionali e delle molteplici morti, per tumori, tra i vigili urbani che operano a stretto contatto con gli agenti cancerogeni sospesi nell'aria della Capitale.
Riniti, otiti, allergie della pelle, mal di testa , lacrimazione degli occhi, sordità , malattie cardiocircolatorie e infezioni alle prime vie respiratorie costituiscono il coktail micidiale che colpisce indiscriminatamente Vigili Urbani al di sotto dei 35 anni di età provocando danni enormi al servizio in strada per la grande carenza di personale e danni economici cospicui alle casse dell'amministrazione Comunale.
Alle malattie minori fa riscontro un'alta incidenza di morti tra i Vigili romani riconducibili al servizio in strada h24 e tra esse occupa il primo posto il tumore ai polmoni e in generale alle vie respiratorie ma non trascura di colpire anche altri organi sensibili allo smog e alle polveri sottili che ad iosa i Vigili Urbani respirano nelle strade e negli incroci altamente a rischio per l'alta incidenza di traffico veicolare.
Con nota n.126807 del 28 febbraio 2014 la Regione Lazio ha comunicato al Presidente Nazionale OSPOl Luigi Marucci al che la Direzione regionale ha acquisito la disponibilità del Dipartimento Epidemiologico del SSR a condurre uno studio di coorte sulla mortalità e morbosità del personale della Polizia Locale di Roma indicando quale referente la UOC Epidemiologico Eziologica ed Occupazionale.
Visto l'alta intensità di malattie professionali che colpiscono i Vigili in strada l'OSPOL chiede l'immediata attuazione delle norme riguardanti la sicurezza del personale sul posto di lavoro e indica nell'immediato, alla Amministrazione Comunale, l'incremento di Cabine refrigerate con filtraggio dell'aria da installare in tutti gli incroci ad alta intensità di traffico, frequenti rotazioni dei Vigili in servizio in strade inquinate e visite annuali preventive. Infine l'OSPOL chiede al Presidente della Regione Zingaretti e al Sindaco di Roma Marino l'intervento presso il
Governo per accreditare gli Agenti ed Ufficiali delle Polizia Locali tra le categorie a rischio, alla pari delle altre Polizie dello Stato.
In allegato la lettera
La lettera | 252,4 kB |
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