Data di pubblicazione:
23 luglio 2013
Precipita con l'ultraleggero. Gravissimo un vigile urbano
Fonte:
Resto del Carlino
Regione:
Sicilia
«ODDIO, sto perdendo quota. Perdo quota, perdo quota». L'amico volava in un altro monoposto a poche decine di metri ed è rimasto di ghiaccio sentendo queste frasi. «Piano, piano, cerca di trovare un punto dove atterrare» ha raccomandato. Pochi istanti e poi il botto. Lo schianto secco sul terreno e le fiamme che hanno avvolto il piccolo aereo.
SERATA drammatica a Sezzano, sperduta località nel Comune di Anghiari (Arezzo) a poca distanza dal passo della Scheggia. Zona impervia, montuosa, piena di boschi: difficile individuare il punto esatto del crash, ma i soccorritori ce l'hanno comunque fatta e hanno recuperato il pilota ancora vivo. In gravi condizioni, ma vivo. E' Roberto Patrizi, 37 anni, vigile urbano in servizio a Cesena da circa tre anni. Risiede in città, anche se è originario di Città di Castello.
IL FUOCO lo ha aggredito impietosamente, le ustioni riguardano purtroppo il 60% del corpo ma il ferito ce la potrebbe fare, nonostante i numerosi traumi che hanno aggravato il quadro clinico. L'incidente è accaduto intorno alle 19,30, durante il volo di ritorno verso l'aviosuperficie di Cesena. Con lui aveva preso il volo, in un altro monoposto, anche un amico fino a quando il viaggio in coppia non si è bruscamente interrotto. Secondo una prima sommaria ricostruzione dei fatti, il velivolo potrebbe essere rimasto senza benzina e quindi fuori controllo, anche se non si può certo escludere al momento l'ipotesi di un guasto.
Secondo alcune fonti, il pilota sarebbe riuscito, con grande prontezza di spirito, a gettarsi fuori dal monoposto pochi attimi prima dello schianto. E forse è stato questo a salvargli la vita anche se non a evitargli di essere attaccato dal fuoco. Soccorso con l'elicottero, Patrizi è stato trasferito nel centro ustionati di Pisa.
Intanto l'amico del ferito era riuscito ad atterrare all'aviosuperficie di Sansepolcro, sotto choc. Qui è stato assistito dal personale al quale ha riferito quanto era successo. Poco più tardi ha ripreso il volo per giungere a destinazione, probabilmente a Cesena.
LA NOTIZIA del disastro si è subito diffusa. Il primo a dare l'allarme è stato il pilota amico, ma ci sarebbero anche alcuni testimoni che hanno visto levarsi in alto le fiamme. Del velivolo non è rimasto praticamente nulla, solo qualche lamiera arroventata: le fiamme hanno divorato tutto, compresa la vegetazione intorno, rendendo ancor più difficoltose le operazioni di recupero del ferito.
Fonte:
Resto del Carlino
SERATA drammatica a Sezzano, sperduta località nel Comune di Anghiari (Arezzo) a poca distanza dal passo della Scheggia. Zona impervia, montuosa, piena di boschi: difficile individuare il punto esatto del crash, ma i soccorritori ce l'hanno comunque fatta e hanno recuperato il pilota ancora vivo. In gravi condizioni, ma vivo. E' Roberto Patrizi, 37 anni, vigile urbano in servizio a Cesena da circa tre anni. Risiede in città, anche se è originario di Città di Castello.
IL FUOCO lo ha aggredito impietosamente, le ustioni riguardano purtroppo il 60% del corpo ma il ferito ce la potrebbe fare, nonostante i numerosi traumi che hanno aggravato il quadro clinico. L'incidente è accaduto intorno alle 19,30, durante il volo di ritorno verso l'aviosuperficie di Cesena. Con lui aveva preso il volo, in un altro monoposto, anche un amico fino a quando il viaggio in coppia non si è bruscamente interrotto. Secondo una prima sommaria ricostruzione dei fatti, il velivolo potrebbe essere rimasto senza benzina e quindi fuori controllo, anche se non si può certo escludere al momento l'ipotesi di un guasto.
Secondo alcune fonti, il pilota sarebbe riuscito, con grande prontezza di spirito, a gettarsi fuori dal monoposto pochi attimi prima dello schianto. E forse è stato questo a salvargli la vita anche se non a evitargli di essere attaccato dal fuoco. Soccorso con l'elicottero, Patrizi è stato trasferito nel centro ustionati di Pisa.
Intanto l'amico del ferito era riuscito ad atterrare all'aviosuperficie di Sansepolcro, sotto choc. Qui è stato assistito dal personale al quale ha riferito quanto era successo. Poco più tardi ha ripreso il volo per giungere a destinazione, probabilmente a Cesena.
LA NOTIZIA del disastro si è subito diffusa. Il primo a dare l'allarme è stato il pilota amico, ma ci sarebbero anche alcuni testimoni che hanno visto levarsi in alto le fiamme. Del velivolo non è rimasto praticamente nulla, solo qualche lamiera arroventata: le fiamme hanno divorato tutto, compresa la vegetazione intorno, rendendo ancor più difficoltose le operazioni di recupero del ferito.
Fonte:
Resto del Carlino
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