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Data di pubblicazione: 04 marzo 2013

Condannato vigile. Da 10 anni spesa... gratis

Gazzetta Mezzogiorno
Piemonte
SENISE - Ha patteggiato una condanna a due anni (pena sospesa), Giuseppe D'Aranno, il vigile urbano di Senise, accusato di concussione, peculato e truffa. L'agente (dimessosi dal suo incarico dopo che venne arrestato) ha preferito così regolare subito i conti con la giustizia nell'udienza davanti al giudice per le indagini preliminari del tribunale di Lagonegro, Vincenzo del Sorbo.

Secondo l'accusa, abusando dei suoi poteri, D'Aranno si faceva consegnare da alcuni venditori ambulanti di Senise generi alimentari (frutta, verdura, carne e quant'altro) senza pagare. Lo scandalo era scoppiato lo scorso 17 novembre quando l'uomo venne arrestato dai carabinieri della Compagnia di Senise, diretti dal capitano Davide Palmigiani, che lo sorpresero proprio mentre tentava di fare la spesa gratis. Erano seguiti alcuni accertamenti sul vigile urbano. Si era scoperto che non era da quel giorno che non pagava i prodotti che acquistava, ma da almeno 10 anni. Per di più per ritirare la spesa usava l'auto di servizio. Da qui l'accusa di peculato. Alla fine ad inchiodarlo sono state anche le testimonianze rese da alcuni venditori dopo che l'uomo fu arrestato.

Una fruttivendola raccontò che il vigile era solito non pagare la frutta e la verdura e che da circa dieci anni gliela consegnava gratuitamente. Il vigile era accusato anche di truffa dal momento che timbrava il cartellino d'ingresso al lavoro e poi se ne andava a fare la spesa, secondo i risultati dell'inchiesta, almeno due – tre volte a settimana. Una volta ricevuto l'avviso di conclusione delle indagini preliminari, D'Aranno, assistito dal suo difensore, l'avvocato Raffaele Melfi, ha chiesto è ottenuto il patteggiamento. Nel corso dell'udienza tenutasi in questi giorni gli è stata riconosciuta l'attenuante dal momento che non sarebbero emersi episodi di minacce nei confronti dei venditori e gli è stata applicata la pena di due anni.

L'indagine aveva avuto molta eco a Senise e dintorni, considerato che a finire in manette era stato un vigile urbano nel pieno del suo servizio. Il vigile, dopo che fu arrestato, aveva cercato di giustificarsi dicendo che era andato dalla fruttivendola solo per avere un pò di «odori» ma il gip non aveva creduto alla sua versione.


Fonte:
Gazzetta del Mezzogiorno.
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