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Data di pubblicazione: 24 gennaio 2012

In memoria del sacrificio di un poliziotto municipale

SULPM
Lombardia
In memoria del sacrificio di un poliziotto municipale.

Il collega barbaramente ucciso si chiamava Nicolò Savarino, siciliano, quarantadue anni. Era un Agente di Polizia Locale a Milano ed una rappresentanza di poliziotti municipali del SULPM era presente nel suo Duomo per dargli l'estremo saluto, per testimoniare la vicinanza ed il cordoglio.

Lavorava in una grande città, in un contesto non troppo dissimile da quello di Bologna o di tanti altri comuni della nostra penisola.

Sono anni che il nostro Sindacato si batte affinché lo Stato (oltre alle amministrazioni locali) riconosca una realtà inconfutabile: il nostro lavoro è pericoloso, del nostro lavoro ci si ammala e si muore per malattie correlate all'inquinamento, per gli incidenti stradali... e si muore anche perchè vittime della cieca e bestiale violenza di un criminale.

Il modello sociale e culturale nel quale è nato il mestiere di vigile urbano è mutato, non è un caso se oggi non siamo più vigili urbani ma Agenti di Polizia Locale, sempre di più costretti ad affrontare persone pericolose, criminali, assassini pronti a tutto pur di sfuggire alla giustizia.... anche a travolgere un agente in bicicletta e trascinarlo per centinaia di metri!

Non possiamo dimenticare che a Torino, solo pochi giorni fa, grazie al coraggio ed al sangue freddo di un collega, si è sventato un attentato che poteva recare gravi conseguenze.

Svolgiamo un servizio nel quale ci mettiamo sempre la nostra faccia, spesso utilizzati come parafulmini, sotto i compiaciuti riflettori del pubblico ludibrio anche se solo siamo sospettati di aver commesso un errore, ma tenacemente ignorati nonostante i tanti successi.

Nemmeno 'figli di un dio minore', ma veri e propri 'orfani' di uno Stato che ci manda allo sbaraglio senza mezzi, senza coperture assicurative e legali.... e con stipendi da miseria che poi gli amministratori locali si affannano subito a tagliare, quando devono far quadrare i conti, speculando sui nostri disagi pur di mantenere i loro privilegi.

Subiamo attentati, le auto di servizio o personali vengono bruciate (l'ultimo caso risale a pochi giorni fa, quando la macchina di un ufficiale di Polizia Municipale di Corigliano Calabro che lotta contro l'abusivismo edilizio è stata distrutta dalle fiamme) e, per rimanere a Bologna, ricordiamo che un collega ha rischiato di perdere la vista per una bottigliata in un occhio, altri sono stati morsi da cani di punk bestia, altri hanno dovuto seguire profilassi per essere stati a stretto contatto con persone ammalate di tbc o hanno ricevuti sputi da ammalati di aids, altri ancora sono stati picchiati da immigrati clandestini, da ubriachi, da venditori abusivi, da psicolabili...minacciati con coltelli, pezzi di vetro, siringhe infette!

Siamo costantemente bersagliati da lettere di ''esimi cittadini'' che di volta in volta scrivono sui quotidiani che ''i vigili'' o sono troppo severi e senza buon senso, oppure sono menefreghisti..... che pensiamo solo a far cassa o che siamo sempre assenti...che siamo tutti imboscati negli uffici o che hanno dovuto attendere ore in ufficio perchè c'erano pochi agenti allo sportello!

Nessun capo dello stato farà visita ai nostri parenti, eppure il nostro sangue, sull' asfalto, è rosso come quello di tutti gli altri.
Contiamo i nostri morti ed i feriti, senza nemmeno la speranza che i loro cari vengano aiutati dallo Stato, uno Stato che non solo non ci vuol riconoscere quelle tutele che hanno i colleghi delle forze di polizia statali, ma che addirittura ci ha tolto pure quel poco che avevamo, come la causa di servizio.
Segue un breve (ed incompleto) resoconto di alcuni colleghi che, dal dopoguerra ad oggi, sono deceduti in servizio:
- Reggio Calabria, 28 febbraio 1985: il vigile urbano Giuseppe Macheda, 30 anni, viene ucciso in un agguato di ndrangheta: contrastava l'abuso edilizio e collaborava direttamente con la Pretura di Reggio Calabria.
- Reggio Calabria, 24 dicembre 1986: il Vigile Urbano Giuseppe Rattà muore in un conflitto a fuoco con un rapinatore; mentre cadeva al suolo, riuscì comunque a rispondere al fuoco con la propria pistola d'ordinanza, uccidendo il malvivente.
- Reggio Calabria, 16 aprile 1993: il vigile urbano Giuseppe Marino viene ucciso in un agguato (ed il collega viene ferito); un atto dimostrativo per riaffermare il controllo mafioso sulla città.
- Villafrati (PA), 26 settembre 1978: il vigile urbano Salvatore Castelbuono, in servizio a Bolognetta (PA), viene colpito a morte con 5 colpi di pistola P38 all'interno della sua autovettura; collaborava strettamente con i carabinieri di Bolognetta e di Palermo, fornendo loro preziose notizie sui latitanti di mafia.
- Milano, 27 luglio 1993; il ''ghisa'' Alessandro Ferrari, 30 anni, muore nell'attentato terroristico-mafioso di via Palestro (con lui, periranno 3 vigili del fuoco ed un cittadino marocchino).
- Roma, 24 Novembre 1981; il vigile urbano Bruno Montesi muore a soli 32 anni per leptospirosi; un anno prima, notando una donna che stava annegando nelle putride acque del Tevere, si gettò nel fiume, riuscendo a salvarla, ma contraendo purtroppo il temibile morbo.
- Milano, 30 ottobre 2002; si tengono i funerali del 33enne Claudio Mazzamuto, ''ghisa'' deceduto in un terribile schianto con l'auto di servizio, mentre correva in lampeggianti e sirena a prestare soccorso a tre controllori dell' azienda trasporti milanese aggrediti; il coraggioso vigile era già stato decorato perchè aveva spento una bombola di gpl in fiamme, lanciata in una stazione della metroplitana da un folle terrorista convertitosi all'islam. - Savona, 10 maggio 2005; la vigilessa motociclista Federica Barbiero, di 27 anni, mentre scorta un convoglio dell' esercito, viene urtata da un' autovettura che non si era arrestata all' alt; a causa dell' urto subito dalla sua moto di servizio, l' agente cade sotto le ruote di uno dei camion dell' Esercito, morendo sul colpo. - Druento (TO) 13 luglio 1979; Bartolomeo Mana, 35 anni, era in servizio, disarmato, nei pressi di una banca; venne aggredito da alcuni terroristi di Prima Linea per una rapina di autofinanziamento (tra questi, Roberto Sandalo e Carlo Donat Cattin) ed ucciso con un proiettile in testa. - Catanzaro, 11 dicembre 2009; Paolo Procopio, 44 anni, agente motociclista di Polizia Municipale, muore in uno scontro tra la sua moto di servizio ed altro veicolo. - Roccabianca (PR), 25 novembre 2009; muore, investito da un' autovettura durante un posto di controllo, Giuseppe Brizzi, agente 27enne della Polizia Municipale delle Terre Verdiane. - Milano, 9 marzo 1977; muore Vincenzo Ugga, ''ghisa'' 30enne, nel corso di una violenta sparatoria con Vincenzo Andraus, noto e spietato killer (per questo e per altri omicidi, verrà condannato all'ergastolo); questi, dopo una rapina, fu inseguito proprio da una pattuglia di vigili contro cui non esitò a sparare (morì anche una parrucchiera). - Pioltello (MI), dicembre 1976; il vigile Renato Stucchi viene ucciso a coltellate mentre contestava un verbale ad un ambulante abusivo.
- Paderno Dugnano (MI), 22 gennaio 1977; viene ucciso da colpi di arma automatica, da rapinatori in fuga, il vigile Paolo Ruggeri. - Milano, 16 aprile 1986; muore in servizio Gaetano Picone, 37enne agente motociclista, investito in via Bodio da una filovia. - Roma, 6 novembre 1977; muore il vigile Walter Procaccini, di 28 anni, nel Corpo di Polizia Municipale di Roma da 11 mesi e sposato da soli 4 mesi: inseguiva un giovane in vespa (forse uno scippatore). Dopo averlo raggiunto, questi tirò un calcio alla ruota del motociclo di servizio, facendo cadere a terra il vigile che riportò ferite tali per cui il ricovero all' ospedale non servì a salvargli la vita. - Milano, 21 aprile 1992; muore, in un incidente tra l'auto di servizio ed un tram, il ''ghisa'' Alessandro Stracuzzi, 27 anni, sposato da due mesi. Il suo collega rimarrà gravemente ferito. - Milano, 26 maggio 1981; muore in un incidente stradale il vigile Luciano Raffa, investito da una moto guidata da un tossicomane (protegge col suo corpo una nonna con il nipotino davanti alla scuola di via Zurigo). - Palma di Montechiaro, 22 settembre 1997; in un agguato, muore il vigile urbano Giovanni Fazio, sposato, un figlio di 5 anni. Nel dicembre del 2010 il collaboratore di giustizia Maurizio Di Gati disse ai magistrati che Giulio Castellino (dirigente del Servizio d'igiene pubblica presso la Usl di Agrigento e per oltre un decennio ufficiale sanitario a Palma di Montechiaro) ed il vigile Giovanni Fazio, uccisi entrambi a Palma di Montechiaro, furono eliminati perché onesti. - Trezzano sul Naviglio (MI), 29 maggio 1993; il vigile urbano Carlo Salerno, 35 anni, sposato con due figli, nel corso di una rapina ad una gioielleria viene raggiunto da 3 colpi di pistola esplosi da un rapinatore; pochi istanti prima il rapinatore aveva freddato il gioielliere. - Torino, 31 marzo 1988; conflitto a fuoco davanti ad una banca tra banditi, guardie giurate e vigili urbani, di passaggio sul posto. Muore uno dei banditi, una guardia giurata rimane ferita e rimane ferito mortalmente il vigile Roberto Bussi, 28 anni, sposato da due mesi. - Solaro (MI), 1980: il vigile Angelo Enrico Nobile viene ucciso da colpi di arma da fuoco sparati da alcuni malviventi dopo che lo stesso era intervenuto in un incidente stradale nel quale erano rimasti coinvolti i delinquenti. - Savignano sul Rubicone (FC), 26 ottobre 1997; l'agente di Polizia Municipale Aurelio Zaghini interviene nel corso di una rapina ai danni di una gioielleria; i due rapinatori, inseguiti dal vigile, aprono il fuoco e lo uccidono. - Tempio Pausania, 28 luglio 1983; in Gallura un violentissimo incendio devasta i boschi e le colline; nella impari lotta contro le fiamme, moriranno 9 uomini; tra i caduti, oltre a volontari e guardie forestali, il vigile urbano Claudio Migali, 37 anni.
- Alberobello (BA), 13 giugno 1974; il vigile urbano Orazio Cammisa viene accoltellato a morte da un concittadino, in preda ai fumi dell' alcol, rancoroso verso il vigile perchè in passato ripreso per il malgoverno degli animali.
- Bologna, 20 agosto 1960; muore in ospedale il vigile urbano Oreste Dozza, di 29 anni. Vigile motociclista, scortava in sirena un' autovettura privata a bordo della quale vi era una donna che veniva accompagnata all' ospedale S. Orsola. Una corriera tagliò la strada al vigile che si schiantò contro di essa.
- Pompei (NA), 27 Marzo 2011; muore per infarto, dopo aver inseguito alcuni vu cumprà, il vigile Luigi Falanga, di 55 anni.
- Calanna (RC), 4 settembre 1990. Raggiunto da 3 colpi di fucile, sotto casa sua, muore il vigile Angelo Versaci, all' età di 43 anni. E' l'ennesimo agguato di ndrangheta.
- Roma, 20 gennaio 1954; il vigile Michele Bova tenta di fermare un' Alfa Romeo che veniva inseguita da una pattuglia della polizia; viene investito ed ucciso dai criminali.
- Livorno, 8 settembre 2006; muore d'infarto l' agente di Polizia Municipale Emiliano Liuzzi; viene colto da malore dopo aver bloccato un giovane che voleva gettarsi nel vuoto.

La Segreteria Aziendale DICCAP-SULPM di Bologna
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