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Data di pubblicazione: 23 marzo 2011

Troppi dirigenti: il ministero chiede spiegazioni

Corriere Adriatico
Marche
Senigallia - Superato il tetto massimo di dirigenti ed il ministero della Funzione pubblica chiede spiegazioni al Comune. A portare a conoscenza dello sforamento in atto il dicastero, guidato da Brunetta, è stato il segretario regionale dell'Anvu, attraverso un esposto. Spiegazioni adesso le pretendono anche i consiglieri del Coordinamento civico, di Fli e della Lega nord.

"Vogliamo sapere che cosa ha risposto il Comune al ministero - interviene Roberto Paradisi del Coordinamento civico -, riguardo l'esposto dell'associazione dello polizia locale sulla nomina a dirigente di Flavio Brunaccioni. Secondo Roberto Benigni, segretario regionale dell'Anvu, ci sarebbe stata una violazione del limite massimo del 10% degli incarichi dirigenziali in rapporto alla dotazione organica del Comune". La questione non riguarderebbe direttamente l'assunzione, tramite concorso per mobilità, del comandante dei vigili urbani quanto il fatto che, assegnando in un secondo momento la delega di dirigente a Brunaccioni, il Comune avrebbe superato il numero di professionisti che la legge Brunetta consentirebbe di assumere. L'Amministrazione potrebbe essere quindi costretta a tagliare qualche dirigente se l'esposto dovesse risultare fondato. I consiglieri di opposizione denunciano anche il modo in cui vengono assegnati gli incarichi. Nel mirino ora, oltre alla selezione per l'esperto in turismo, sono finiti gli incarichi assegnati a Stefano Ciacci, Paolo Mattei e Gianni Roccato. I soliti noti. Volti conosciuti e riconfermati.

"Gli amministratori si muovono come se fossero a casa propria – sbotta Fabrizio Marcantoni - e per questo monitoreremo con attenzione come verranno effettuate tutte le selezioni. Ciò che appare più scandaloso è il fatto che la commissione, nell'individuare una rosa di candidati da sottoporre all'attenzione del sindaco, non dia punteggi o criteri che giustifichino perché quelli scelti siano migliori degli esclusi e lo stesso sindaco nel decidere non fornisce mai una motivazione precisa e plausibile".

Ed è già accaduto. "L'architetto Stefano Ciacci - denuncia Paradisi - è stato scelto dal sindaco su una rosa finale di cinque candidati, mentre Paolo Mattei e Gianni Roccato su una rosa di tre candidati. La scelta è avvenuta senza alcuna motivazione tecnica, si tratta quindi di decisioni puramente politiche. L'amministrazione comunale ci deve poi spiegare perché, mentre si piange addosso per i tagli, aumentano i costi dei servizi per i cittadini, tra cui le mense, noi contribuenti diamo 10.000 euro di indennità aggiuntiva all'architetto Ciacci, oltre ai 38.000 euro di stipendio".

Dubbi li solleva anche la Lega nord. "L'articolo 110 non specifica che deve essere il sindaco ad effettuare la scelta - precisa Tiziano Pazzani - ma rimanda al regolamento comunale, formato da delibere di giunta. Una sola persona decide senza criteri mentre una commissione avrebbe scelto assicurando più garanzie ed imparzialità ai cittadini". A scatenare lo scandalo era stata nei giorni scorsi la selezione per l'esperto di turismo che, secondo indiscrezioni, dovrebbe vincere Nadia Mosca che già ha ricoperto lo stesso incarico nel corso dell'ultimo mandato della giunta Angeloni.

Fonte: Corriere Adriatico
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