Data di pubblicazione:
22 marzo 2011
L'Alcoltest inaffidabile? La difesa di un concorrente
Fonte:
Uff. Stampa
Regione:
Liguria
Riceviamo e pubblichiamo:
Chi scrive è il concessionario autorizzato alla vendita di etilometri omologati e nel caso in questione di un prodotto concorrente al modello inquisito, ma nonostante questo, non posso accettare che si divulghino notizie imprecise che ledano e vanifichino gli sforzi fatti finora nella lotta per la prevenzione per ridurre i danni dell'abuso di alcool causati durante la guida e che mettano in discussione strumenti validati ed approvati da Organismi scientifici e Ministeriali .
Non credo che si possa dare una simile notizia senza conoscere tutta la documentazione scientifica che ha portato a utilizzare questi strumenti con garanzie a favore dei conducenti, secondo rigidi schemi collaudati
:- http://digilander.libero.it/etilometri/normativ.htm
Utilizzando in fase di laboratorio un coefficiente a rapporto fisso pari a 2100 e non di 2300 come realmente deve essere per l'etilometro probatorio( E CHE è IL RAPPORTO USATO SUL BANCO DI PROVA DEL LABORATORIO DEL MINISTERO DEI TRASPORTI), si otterranno valori sballati oltre il 10% e più.
Inoltre, si è certi che per le prove di confronto in laboratorio si sia prelevato sangue arterioso e non venoso?
Si è certi che in laboratorio e nella realtà siano state rispettate tutte le procedure a garanzia di
mantenimento della temperatura dell'etilometro e rispettivi condotti
?
Si è certi che durante le prove di laboratorio il soggetto non abbia avuto acetosi?(
riscontrabile solo nella fase di espirazione e non nel sangue arterioso
, a meno che non si sia in presenza di patologia cronica per diabete mellito.) ?
Ho l'impressione che chi ha dato la notizia non conosce la materia e non tiene conto che nel rispetto delle controindicazioni descritte nel libretto di ogni etilometro
i poliziotti sanno bene come attivarsi nel rispetto della procedura da mantenere
chiaramente descritte nel libretto di ogni etilometro
omologato, quali:
evitare di espirare nei 10 minuti successivi all'emissione di un rutto (alcol proveniente da chetoni) o aver assunto bevande o caramelle a base di alcool;
evitare di posizionare etilometro in ambienti piccoli e saturi di alcol rilasciato da persone con alito vinoso che abbiamo stazionato nell'ambiente(prove precedenti)
accertare che
il Tubo di trasporto dell'espirato
sia riposto nella propria sede riscaldata , per evitare che sia influenzato da
basse temperature
(l'abbassamento della temperatura crea condensazione e perdita di volume dell'espirato).
Questo problema si può verificare in tutte le sedi, laboratorio compreso,
se l'operatore non si attiene alla procedura
indicata. ( E' consigliabile esporlo fuori della propria sede naturale, solo per il tempo necessario al test )
E' comunque necessario far conoscere che di fatto gli agenti potrebbero sanzionare e ritirare la patente anche non sottoponendo il conducente all'etilometro omologato e nel caso specifico con un tasso superiore a 1,00 o 1,5 g/l questo Signore era comunque divenuto un pericolo per la vita dei cittadini. Non si tratta di un semplice bicchierino tra amici, ma bensi di una notevole e consapevole assunzione di alcool pari a 1,52 e 1,59 g/l) . Credo che se ognuno di noi si trovasse coinvolto in un incidente causato da coloro che per incoscienza scelgono di rendersi pericolosi noncuranti degli altri( verso amici o per un nostro caro), non si avrebbe più la voglia di giustificare o peggio tentare di assolvere costoro con ogni mezzo.
Gli etilometri, Lion o Drager ecc, sono "tutti" tarati e sottoposti a severi controlli dal laboratorio del Ministero, che applica tolleranze a vantaggio dei conducenti ( http://digilander.libero.it/etilometri/normativ.htm) e di fatto se il tasso alcolemico rilevato dall'etilometro è risultato pari a 1,59 g/l, nella realta questo è corrispondente a molto di più .
Tanto a difesa del settore dei prodotti omologati e nel rispetto di aziende serie anche se concorrenti.
Distintamente,
Pietro Caimmi
Il Comunicato della Morgan Italia:
COMUNICATO STAMPA
Augurandoci che i seguenti chiarimenti pongano fine a fuorvianti illazioni circa l'inadeguatezza della nostra apparecchiatura, pubblichiamo quanto comunicatoci dai legali dell'automobilista di Genova (Avv. Ennio Pischedda ed Avv. Andrea Costa) coinvolto nella vicenda dell'etilometro omologato che ha originato articoli lesivi nei confronti del nostro strumento:
"Egregio Dott. Poli,
facendo seguito ai pregressi contatti, Le ribadiamo come la perizia svolta dai professori Danesino e Groppi abbia consentito di appurare un più o meno sensibile scarto tra le rilevazioni spirometriche rispetto a quelle svolte in contemporanea su campione ematico. I periti hanno ascritto tale discrasia al differente fattore di conversione del soggetto esaminato rispetto a quello standard applicato sulle apparecchiature omologate nella trasposizione tra quantità di alcool nell'aria espirata e concentrazione di alcool nel sangue. Date tali premesse, ed appurato che tanto la strumentazione utilizzata al momento del controllo su strada quanto quella usata in sede peritale risultano omologate, perfettamente conformi ai parametri previsti dalla legge, e regolarmente tarate, appare evidente che lo scarto riscontrato lungi dall'essere dovuto ad un difetto del LION INTOXILYZER 8000, è ascrivibile allo stesso metodo di misurazione con cui sono calibrate tutte le apparecchiature, secondo i dettami normativi. Queste, in estrema sintesi, le riflessioni dei due periti che, nell'elaborato, non hanno minimamente posto in dubbio la perfetta conformità del LION INTOXILYZER 8000, ma soltanto il metodo di misurazione di ogni, indifferente ed indistinta apparecchiatura spirometrica, parametrata per individuare la presenza di alcool nel sangue sulla scorta di un moltiplicatore fisso."
Quanto sopra in attesa di leggere la perizia condotta dall'Università di Pavia, al termine del procedimento in corso.
San Lazzaro di Savena, 16 marzo 2011
In allegato il Comunicato Stampa di precisazione della ditta Morgan Italia
Qui di seguito la notizia che abbiamo riportato il 05.03.2011:
L'apparato di misurazione della presenza di
alcol
nell'organismo utilizzato dalla polizia municipale di Genova non e' sempre valido per la realizzazione di corrette misurazioni. Lo hanno stabilito due periti, i professori universitari Paolo Danesino e Angelo Groppi, dell'Universita' di Pavia, incaricato dal gip di Genova Roberto Fucigna di approfondire un caso controverso di guida in stato di ebbrezza con confisca della vettura e revoca della
patente
in danno di un genovese di 24 anni. Questi alla mezzanotte del 5 maggio del 2010 fu fermato dalla polizia mentre si trovava alla guida della sua Audi. La polizia, sospettando che avesse bevuto alcolici, chiamo' la polizia municipale che sottopose il
ragazzo
all'alcoltest.
PATENTE
SOSPESA Fu utilizzato un apparato "Lion intoxilyzer 8000? che consente di rilevare la presenza dell'alcol nell'organismo soffiando dentro una cannula di raccolta dell'aria. Il ventiquattrenne risulto' avere 1,52 gr di alcol per litro di sangue nella prima misurazione e 1,59 grammi per litro di sangue nella seconda. Superando 1,5 grammi per litro, la patente gli fu sospesa e l'auto sequestrata al fine della confisca. Il ragazzo si era affidato agli avvocati Andrea Costa e Ennio Pischedda che avevano fatto ricorso contro la confisca. Il gip ha quindi disposto la perizia. I periti hanno convocato lo stesso ragazzo presso l'istituto di medicina legale di Pavia. Alle 9 di mattina gli hanno fatto bere 200 grammi di grappa a 38 gradi.
INATTENDIBILE - Quindi lo hanno sottoposto a cinque test alcolimetrici con l'apparato "Lion intoxilyzer 8000? e altrettanti e contemporanei test con prelievo di sangue. Dal test e' risultato che "il valore dell'alcol misurato dall'etilometro risulta maggiore in range tra il 10 ed il 27 % a seconda dell'epoca di esecuzione dei prelievi rispetto a quello del sangue. Tale discrepanza e' da porsi in relazione con un fattore di conversione proprio dell'indagato, inferiore a quello medio di 2100 valore standard applicato nella trasposizione quantita' di alcol nell'aria espirata e quantita' d'alcol nel sangue". Nello specifico caso, il ventiquattrenne al momento del controllo di maggio, avrebbe avuto un valore minore di 1,5 grammi per litro di alcol nel sangue ed il sequestro dell'auto non risulta piu' valido. In generale la perizia ha dimostrato che il sistema di rilevazione non e' sempre valido e dunque non e' attendibile.
Fonte:
Giornalettismo
Chi scrive è il concessionario autorizzato alla vendita di etilometri omologati e nel caso in questione di un prodotto concorrente al modello inquisito, ma nonostante questo, non posso accettare che si divulghino notizie imprecise che ledano e vanifichino gli sforzi fatti finora nella lotta per la prevenzione per ridurre i danni dell'abuso di alcool causati durante la guida e che mettano in discussione strumenti validati ed approvati da Organismi scientifici e Ministeriali .
Non credo che si possa dare una simile notizia senza conoscere tutta la documentazione scientifica che ha portato a utilizzare questi strumenti con garanzie a favore dei conducenti, secondo rigidi schemi collaudati
:- http://digilander.libero.it/etilometri/normativ.htm
Utilizzando in fase di laboratorio un coefficiente a rapporto fisso pari a 2100 e non di 2300 come realmente deve essere per l'etilometro probatorio( E CHE è IL RAPPORTO USATO SUL BANCO DI PROVA DEL LABORATORIO DEL MINISTERO DEI TRASPORTI), si otterranno valori sballati oltre il 10% e più.
Inoltre, si è certi che per le prove di confronto in laboratorio si sia prelevato sangue arterioso e non venoso?
Si è certi che in laboratorio e nella realtà siano state rispettate tutte le procedure a garanzia di
mantenimento della temperatura dell'etilometro e rispettivi condotti
?
Si è certi che durante le prove di laboratorio il soggetto non abbia avuto acetosi?(
riscontrabile solo nella fase di espirazione e non nel sangue arterioso
, a meno che non si sia in presenza di patologia cronica per diabete mellito.) ?
Ho l'impressione che chi ha dato la notizia non conosce la materia e non tiene conto che nel rispetto delle controindicazioni descritte nel libretto di ogni etilometro
i poliziotti sanno bene come attivarsi nel rispetto della procedura da mantenere
chiaramente descritte nel libretto di ogni etilometro
omologato, quali:
evitare di espirare nei 10 minuti successivi all'emissione di un rutto (alcol proveniente da chetoni) o aver assunto bevande o caramelle a base di alcool;
evitare di posizionare etilometro in ambienti piccoli e saturi di alcol rilasciato da persone con alito vinoso che abbiamo stazionato nell'ambiente(prove precedenti)
accertare che
il Tubo di trasporto dell'espirato
sia riposto nella propria sede riscaldata , per evitare che sia influenzato da
basse temperature
(l'abbassamento della temperatura crea condensazione e perdita di volume dell'espirato).
Questo problema si può verificare in tutte le sedi, laboratorio compreso,
se l'operatore non si attiene alla procedura
indicata. ( E' consigliabile esporlo fuori della propria sede naturale, solo per il tempo necessario al test )
E' comunque necessario far conoscere che di fatto gli agenti potrebbero sanzionare e ritirare la patente anche non sottoponendo il conducente all'etilometro omologato e nel caso specifico con un tasso superiore a 1,00 o 1,5 g/l questo Signore era comunque divenuto un pericolo per la vita dei cittadini. Non si tratta di un semplice bicchierino tra amici, ma bensi di una notevole e consapevole assunzione di alcool pari a 1,52 e 1,59 g/l) . Credo che se ognuno di noi si trovasse coinvolto in un incidente causato da coloro che per incoscienza scelgono di rendersi pericolosi noncuranti degli altri( verso amici o per un nostro caro), non si avrebbe più la voglia di giustificare o peggio tentare di assolvere costoro con ogni mezzo.
Gli etilometri, Lion o Drager ecc, sono "tutti" tarati e sottoposti a severi controlli dal laboratorio del Ministero, che applica tolleranze a vantaggio dei conducenti ( http://digilander.libero.it/etilometri/normativ.htm) e di fatto se il tasso alcolemico rilevato dall'etilometro è risultato pari a 1,59 g/l, nella realta questo è corrispondente a molto di più .
Tanto a difesa del settore dei prodotti omologati e nel rispetto di aziende serie anche se concorrenti.
Distintamente,
Pietro Caimmi
Il Comunicato della Morgan Italia:
COMUNICATO STAMPA
Augurandoci che i seguenti chiarimenti pongano fine a fuorvianti illazioni circa l'inadeguatezza della nostra apparecchiatura, pubblichiamo quanto comunicatoci dai legali dell'automobilista di Genova (Avv. Ennio Pischedda ed Avv. Andrea Costa) coinvolto nella vicenda dell'etilometro omologato che ha originato articoli lesivi nei confronti del nostro strumento:
"Egregio Dott. Poli,
facendo seguito ai pregressi contatti, Le ribadiamo come la perizia svolta dai professori Danesino e Groppi abbia consentito di appurare un più o meno sensibile scarto tra le rilevazioni spirometriche rispetto a quelle svolte in contemporanea su campione ematico. I periti hanno ascritto tale discrasia al differente fattore di conversione del soggetto esaminato rispetto a quello standard applicato sulle apparecchiature omologate nella trasposizione tra quantità di alcool nell'aria espirata e concentrazione di alcool nel sangue. Date tali premesse, ed appurato che tanto la strumentazione utilizzata al momento del controllo su strada quanto quella usata in sede peritale risultano omologate, perfettamente conformi ai parametri previsti dalla legge, e regolarmente tarate, appare evidente che lo scarto riscontrato lungi dall'essere dovuto ad un difetto del LION INTOXILYZER 8000, è ascrivibile allo stesso metodo di misurazione con cui sono calibrate tutte le apparecchiature, secondo i dettami normativi. Queste, in estrema sintesi, le riflessioni dei due periti che, nell'elaborato, non hanno minimamente posto in dubbio la perfetta conformità del LION INTOXILYZER 8000, ma soltanto il metodo di misurazione di ogni, indifferente ed indistinta apparecchiatura spirometrica, parametrata per individuare la presenza di alcool nel sangue sulla scorta di un moltiplicatore fisso."
Quanto sopra in attesa di leggere la perizia condotta dall'Università di Pavia, al termine del procedimento in corso.
San Lazzaro di Savena, 16 marzo 2011
In allegato il Comunicato Stampa di precisazione della ditta Morgan Italia
Qui di seguito la notizia che abbiamo riportato il 05.03.2011:
L'apparato di misurazione della presenza di
alcol
nell'organismo utilizzato dalla polizia municipale di Genova non e' sempre valido per la realizzazione di corrette misurazioni. Lo hanno stabilito due periti, i professori universitari Paolo Danesino e Angelo Groppi, dell'Universita' di Pavia, incaricato dal gip di Genova Roberto Fucigna di approfondire un caso controverso di guida in stato di ebbrezza con confisca della vettura e revoca della
patente
in danno di un genovese di 24 anni. Questi alla mezzanotte del 5 maggio del 2010 fu fermato dalla polizia mentre si trovava alla guida della sua Audi. La polizia, sospettando che avesse bevuto alcolici, chiamo' la polizia municipale che sottopose il
ragazzo
all'alcoltest.
PATENTE
SOSPESA Fu utilizzato un apparato "Lion intoxilyzer 8000? che consente di rilevare la presenza dell'alcol nell'organismo soffiando dentro una cannula di raccolta dell'aria. Il ventiquattrenne risulto' avere 1,52 gr di alcol per litro di sangue nella prima misurazione e 1,59 grammi per litro di sangue nella seconda. Superando 1,5 grammi per litro, la patente gli fu sospesa e l'auto sequestrata al fine della confisca. Il ragazzo si era affidato agli avvocati Andrea Costa e Ennio Pischedda che avevano fatto ricorso contro la confisca. Il gip ha quindi disposto la perizia. I periti hanno convocato lo stesso ragazzo presso l'istituto di medicina legale di Pavia. Alle 9 di mattina gli hanno fatto bere 200 grammi di grappa a 38 gradi.
INATTENDIBILE - Quindi lo hanno sottoposto a cinque test alcolimetrici con l'apparato "Lion intoxilyzer 8000? e altrettanti e contemporanei test con prelievo di sangue. Dal test e' risultato che "il valore dell'alcol misurato dall'etilometro risulta maggiore in range tra il 10 ed il 27 % a seconda dell'epoca di esecuzione dei prelievi rispetto a quello del sangue. Tale discrepanza e' da porsi in relazione con un fattore di conversione proprio dell'indagato, inferiore a quello medio di 2100 valore standard applicato nella trasposizione quantita' di alcol nell'aria espirata e quantita' d'alcol nel sangue". Nello specifico caso, il ventiquattrenne al momento del controllo di maggio, avrebbe avuto un valore minore di 1,5 grammi per litro di alcol nel sangue ed il sequestro dell'auto non risulta piu' valido. In generale la perizia ha dimostrato che il sistema di rilevazione non e' sempre valido e dunque non e' attendibile.
Fonte:
Giornalettismo
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