Data di pubblicazione:
07 maggio 2009
Botta e sisposta tra le Iene ed il Comandante di Napoli
Fonte:
Il Mattino
Regione:
Campania
Le Iene punzecchiano il comandante dei vigili urbani di Napoli, presentando il conto di 6 multe non pagate - secondo la trasmissione - dal generale Luigi Sementa.
Il confronto fra gli inviati Mediaset e il primo vigile urbano del capoluogo è avvenuto a margine di una iniziativa dedicata alla sicurezza sulle strade della diocesi partenopea: presenti anche il prefetto e il cardinale.
Sementa replica: sono multe che ha preso il figlio, regolarmente pagate. E passa al contrattacco: dagli uffici è uscito un tabulato che non era destinato alla divulgazione. Per opera di chi? «Abbiamo già trovato la talpa, si trova sempre traccia delle azioni nei nostri uffici, e adesso ci divertiremo, giuridicamente...», aggiunge, sostenendo di volersi rivolgere alle autorità giudiziarie a riguardo. È già stata sequestrata anche la stampante utilizzata per la copia di quel tabulato.
Sementa - già noto alle cronache per lo schiaffo dato a un giornalista napoletano, ma anche per il «pugno di ferro» col quale sta affrontando problemi storici della città, contrastando il parcheggio selvaggio e la corruzione nei suoi stessi uffici - non ha affatto gradito neanche il contesto istituzionale in cui è stato 'colpitò.
«Ero in divisa, accanto al prefetto, non è stato certo piacevole», ha detto all'Ansa, denunciando una strumentalizzazione. «Ogni volta che qualcuno cerca a Napoli di fare pulizia nel corpo dei vigili urbani, arrivano le illazioni, i pedinamenti, i tentativi di delegittimazione di chi sta al comando. È accaduto già in passato, con Bufalo. Lo hanno "seccato". Ma io sono un carabiniere e vado avanti, non mi "seccano"». «Proprio in questo periodo stiamo svolgendo attività ficcanti nei confronti della corruzione della polizia municipale. E stiamo colpendo - aggiunge - proprio l'ufficio legale dal quale è uscito il tabulato fornito a le Iene. Questo è dunque un modo evidente di spostare l'attenzione da ciò su cui stiamo lavorando. Ma io vado avanti, lavoro per la città».
Il capo dei vigili torna sulla sua attività: «Abbiamo denunciato la perdita di 40 milioni di introiti per multe non riscosse. Fra gli altri settori colpiti, in cui sono state individuate responsabilità penali e contabili ci sono l'area mercatale, e l'antiabusivismo edilizio». Fra le multe non riscosse, assicura poi, non ci sono le sue: «Quelle multe sono intestate a me, riguardano un periodo di tempo che va dal 2002 al 2006, e sono state pagate».
Denuncerà anche le Iene? Il generale attende probabilmente di vedere la puntata della trasmissione, che già trattò il caso del famigerato schiaffo. «Ognuno si prende le responsabilità delle proprie azioni - conclude - e delle proprie dichiarazioni». «Il comandante - aggiunge l'avvocato Massimo Ciruzzi - sarà tutelato nelle sedi giudiziarie qualora fosse diffamato con notizia lesive della sua onorabilità».
Fonte:
Il Mattino
Il confronto fra gli inviati Mediaset e il primo vigile urbano del capoluogo è avvenuto a margine di una iniziativa dedicata alla sicurezza sulle strade della diocesi partenopea: presenti anche il prefetto e il cardinale.
Sementa replica: sono multe che ha preso il figlio, regolarmente pagate. E passa al contrattacco: dagli uffici è uscito un tabulato che non era destinato alla divulgazione. Per opera di chi? «Abbiamo già trovato la talpa, si trova sempre traccia delle azioni nei nostri uffici, e adesso ci divertiremo, giuridicamente...», aggiunge, sostenendo di volersi rivolgere alle autorità giudiziarie a riguardo. È già stata sequestrata anche la stampante utilizzata per la copia di quel tabulato.
Sementa - già noto alle cronache per lo schiaffo dato a un giornalista napoletano, ma anche per il «pugno di ferro» col quale sta affrontando problemi storici della città, contrastando il parcheggio selvaggio e la corruzione nei suoi stessi uffici - non ha affatto gradito neanche il contesto istituzionale in cui è stato 'colpitò.
«Ero in divisa, accanto al prefetto, non è stato certo piacevole», ha detto all'Ansa, denunciando una strumentalizzazione. «Ogni volta che qualcuno cerca a Napoli di fare pulizia nel corpo dei vigili urbani, arrivano le illazioni, i pedinamenti, i tentativi di delegittimazione di chi sta al comando. È accaduto già in passato, con Bufalo. Lo hanno "seccato". Ma io sono un carabiniere e vado avanti, non mi "seccano"». «Proprio in questo periodo stiamo svolgendo attività ficcanti nei confronti della corruzione della polizia municipale. E stiamo colpendo - aggiunge - proprio l'ufficio legale dal quale è uscito il tabulato fornito a le Iene. Questo è dunque un modo evidente di spostare l'attenzione da ciò su cui stiamo lavorando. Ma io vado avanti, lavoro per la città».
Il capo dei vigili torna sulla sua attività: «Abbiamo denunciato la perdita di 40 milioni di introiti per multe non riscosse. Fra gli altri settori colpiti, in cui sono state individuate responsabilità penali e contabili ci sono l'area mercatale, e l'antiabusivismo edilizio». Fra le multe non riscosse, assicura poi, non ci sono le sue: «Quelle multe sono intestate a me, riguardano un periodo di tempo che va dal 2002 al 2006, e sono state pagate».
Denuncerà anche le Iene? Il generale attende probabilmente di vedere la puntata della trasmissione, che già trattò il caso del famigerato schiaffo. «Ognuno si prende le responsabilità delle proprie azioni - conclude - e delle proprie dichiarazioni». «Il comandante - aggiunge l'avvocato Massimo Ciruzzi - sarà tutelato nelle sedi giudiziarie qualora fosse diffamato con notizia lesive della sua onorabilità».
Fonte:
Il Mattino
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