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Data di pubblicazione: 28 aprile 2008

Dalla Polizia un calcio al glutine

Estense.com
Emilia-Romagna
"Un calcio al glutine", questo il nome del quadrangolare di calcio che ha visto impegnate le squadre dell'Associazione Italiana Celiaca Emilia Romagna Onlus, di quella del Friuli Venezia Giulia, della Polizia di Stato, formata da appartenenti alla Questura di Ferrara e della Polizia Municipale di Ferrara.
Scopo dell'iniziativa è stato la sensibilizzazione su una malattia come la celiachia, un'intolleranza permanente al glutine ed alle proteine affini in soggetti geneticamente predisposti.
La manifestazione sportiva, che si è svolta venerdì 25 aprile al Centro Sportivo "Frutteti", ha visto in campo la vittoria dell'AIC Friuli Venezia Giulia, seconda classificata l'AIC Emilia Romagna, terza classificata la squadra della Polizia di Stato e quarta classificata la squadra della Polizia Municipale di Ferrara.
A seguire si è svolto un pranzo a base di alimenti senza glutine e alcuni stand di informazione sulla celiachia con test gratuiti per l'individuazione della malattia.
La celiachia è un'intolleranza permanente al glutine che colpisce un individuo su 100/150.
Il glutine è una sostanza di natura proteica contenuta in alcuni cereali quali frumento, orzo, segale, farro, kamut, sorgo, sperta, tricale, ma non è presente in altri cereali e vegetali quali mais, riso soia, tapioca, miglio, legumi, patate, castagne, ecc.
Nei soggetti geneticamente predisposti l'introduzione di alimenti contenenti glutine, quali pasta, pane, biscotti o anche tracce di farina ricavata da cereali vietati, provoca un'alterazione infiammatoria della mucosa intestinale, con conseguente malassorbimento.
Importanti e qualche volta irreversibili le malattie determinate da una diagnosi tardiva: osteoporosi, infertilità, aborti ripetuti, bassa statura nei ragazzi, diabete mellito, tiroidite autoimmune, alopecia, epilessia con calcificazioni cerebrali e il temutissimo linfoma intestinale.
La malattia celiaca si può manifestare in ogni epoca della vita e le sue forme cliniche possono essere molteplici.
L'unica terapia conosciuta al momento per questa malattia è un'alimentazione rigorosamente priva di glutine, da seguire tutta la vita.
Questo consente di controllare i sintomi, evitare deficit nutrizionali e scongiurare le complicanze a lungo termine.
All'inizio del 3° millennio la celiachia ci appare sotto un aspetto multiforme: non solo come sindrome da malassorbimento intestinale, ma anche come affezione spesso clinicamente sfumata, caratterizzata da disturbi modesti o del tutto atipici, e talora associata a varie condizioni patologiche.
Nel corso degli ultimi anni diversi studi hanno dimostrato come la MC possa sfuggire alla diagnosi, soprattutto nelle forme atipiche o silenti, e che nel paziente adulto l'unica modalità d'esordio può essere rappresentata da alcune complicanze che la caratterizzano.
L'Associazione Italiana Celiachia mira soprattutto a supportare e sostenere un programma di indagine guidata, che consenta l'individuazione dei casi sfuggiti alla diagnosi, con il miglior rapporto tra costi e benefici, non perdendo di vista il peso psico-sociale di un trattamento con dieta aglutinata.
A.I.C. promuove attraverso una cultura della celiachia come malattia sistematica, che può coinvolgere vari organi ed apparati, programmi di screening ai gruppi di popolazione a rischio: familiari di 1° grado del celiaco, soggetti con sintomi indicativi di una forma sfumata atipica, pazienti con determinate patologie associate.
Di più, A.I.C. ricerca i celiaci mancanti tra la popolazione, affinché la dieta senza glutine permetta o una remissione totale della sintomatologia, o un miglioramento e/o la guarigione della patologia associata.
Per concludere AIC contribuisce e sostiene la ricerca volta alla realizzazione di un vaccino.
Alcuni ricercatori ritengono di avere individuato il peptide dominante verso il quale è diretta la risposta immune in corso di riesposizione al glutine.
Tale scoperta potrebbe riaprire la strada alla terapia immunomodulatrice.
Allo stato attuale, tuttavia, esistono notevoli divergenze nell'interpretazione di questi risultati e solo l'ampliamento delle conoscenze consentirà di ottenere indicazioni utili per stimolare ed orientare la ricerca in tal senso.

Fonte:
Estense.com

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