Data di pubblicazione:
15 dicembre 2007
Viaggio nei Comandi: Casalecchio di Reno
Fonte:
poliziamunicipale.it
Regione:
Emilia-Romagna
Casalecchio di Reno è uno dei Comuni con la più esigua superficie della Provincia di Bologna (17,3 km
2
), ma conta oltre 34.000 abitanti ed è interessato da importanti arterie stradali. Cerchiamo di conoscerlo meglio grazie alla cortese collaborazione del Dott. Stefano Bolognesi, Comandante della locale Polizia Municipale.
Ci parli innanzitutto della realtà nella quale si trova ad operare.
Il nostro territorio è caratterizzato da un elevato grado di urbanizzazione e dall’attraversamento di importanti ed impegnative vie di comunicazione. Siamo attraversati dall’A1, dalla SS 64 Porrettana, dalla linea ferroviaria statale Porrettana e dalla ferrovia Provinciale Bologna Vignola. L’altra via di comunicazione importante che attraversa il nostro territorio, oggi in disuso per ovvi motivi, ma originariamente la prima fra tutte, è il fiume Reno. Gli attraversamenti hanno condizionato l’urbanistica e la progettazione della nostra città e condizionano tutti i giorni anche la vita dei nostri cittadini: chi vive a Casalecchio di Reno più volte in un giorno attraversa un ponte o un sottopasso ed imbocca più di un raccordo. In ogni caso “subiamo” il forte traffico di attraversamento a carattere locale e nazionale, per fare un esempio ogni volta che si blocca per lavoro o per incidente l’A1, la nostra rete stradale è paralizzata.
Il nostro territorio è la continuazione della città di Bologna e questo lo rende ambito operativo urbano metropolitano, con tutti i problemi e le difficoltà di una grande città sia per quanto riguarda il traffico veicolare dovuto a spostamenti quotidiani sia per i grandi eventi sportivi e fieristici.
In questo contesto, come è strutturato l’organigramma e quali sono i mezzi a disposizione degli operatori?
L’organigramma è composto da 31 operatori divisi in quattro nuclei operativi. In questo momento siamo ai minimi storici (21) ma stiamo terminando una procedura concorsuale che ci consentirà entro i primi mesi del 2008 di rientrare nei giusti parametri Cittadini/agenti di Polizia Municipale. Abbiamo un’Amministrazione che crede in noi e che ci ha dotato di tutti gli strumenti necessari per svolgere bene il nostro lavoro:
- 7 veicoli fra cui un 4X4, un ufficio mobile ed un’auto civetta
- 4 moto
- 2 bici
- Etilometro
- Pre test etilometro
- Pre test stato ebbrezza
- Autovelox
- Telelaser
- Vista Red
- Kit antifalsificazione
- Spray peperoncino
- Macchine fotografiche digitali
- Telefoni di servizio
- CRO con radiolocalizzazione e TETRA
- Collegamenti pra e mctc
- Outsourcing per spedizione verbali
- Una decina di pc desk
- 4 pc portatili
- Banche dati aggiornamento
- Videosorveglianza cittadina (e fra poco del traffico)
Sul sito del Vostro Comune, alle pagine dedicate alla Polizia Municipale, c’è una sezione dedicata al vostro apparecchio per la rilevazione delle infrazioni semaforiche. Cosa ne pensa delle pesanti polemiche sollevate in questi giorni dagli organi di stampa?
Quella tecnologica è una delle strade da utilizzare per migliorare l’efficacia del proprio lavoro e anche per i controlli stradali; l’automazione deve servire semplicemente a questo. Le polemiche giornalistiche fanno perdere di vista gli obiettivi: in ambito stradale l’obiettivo è azzerare i morti ed i feriti, noi non spostiamo l’attenzione su altro. Vedo anche un rischio strisciante dal punto di vista “culturale”: le continue polemiche contro gli strumenti di rilevazione mettono in secondo piano che comunque la violazione c’è stata, che si è messa in pericolo l’incolumità propria ed altrui, e pare invece si voglia “legittimare” il dolo. È chiaro che tutte le tutele per l’oggettività della rilevazione delle infrazioni vanno prese, ma poi le infrazioni devono essere punite come da Codice della Strada. Il nostro strumento è una sicurezza: fa un filmato della violazione, pertanto sui nostri verbali non ci sono dubbi. Da noi l’utente è garantito. Ed i gialli sono tutti a 4 secondi.
Il rilevamento delle infrazioni semaforiche è inserito nel più ampio contesto del vostro Progetto “Strade sicure” che comprende, tra le altre cose, il controllo della guida in stato di ebbrezza alcolica o sotto l’effetto di stupefacenti ed il controllo della velocità. Cosa pensa delle novità introdotte con la Legge di Conversione n. 160/07, che ha modificato profondamente questi controlli?
Rimango sempre dell’opinione che la validità di un precetto dipenda fortemente dalla certezza della pena pertanto non credo che l’inasprimento delle sanzioni sia direttamente efficace. Occorre stare in strada a fare controlli, a farsi vedere ed accertare per prevenire.
Il momento della Polizia Municipale è storicamente assai difficile. Le istituzioni le chiedono sempre di più ma poi la lasciano da sola a difendersi dagli attacchi che piovono da stampa, comitati di consumatori, ecc. Voi come vivete il rapporto con la cittadinanza? Avvertite ostilità oppure riuscite a porvi come un punto di riferimento per il cittadino?
Oggi la campagna demolitoria la fanno solamente i mezzi di comunicazione. Far bene il nostro lavoro paga. Non è facile, è vero, ma non dobbiamo mollare: noi siamo rimasti uno dei pochi punti di riferimento per la vita di una città. Siamo in grado di fornire risposte e servizio in moltissimi ambiti di vita e nella nostra città la gente è spesso soddisfatta. E’ indicativo l’approccio degli utenti al Vista Red. Noi abbiamo voluto lo strumento più evoluto e più garantista disponibile sul mercato: fa un filmato della violazione. L’abbiamo valutato sotto tutti i punti di vista per essere assolutamente certi delle violazioni. All’inizio gli utenti si complimentavano per la serietà con la quale accertavamo queste violazioni. Oggi, dopo il battage propagandistico, gli utenti vengono a vedere i filmati con pregiudizio pensando che vogliamo far soldi per il Comune. Noi cerchiamo di riportarli ai fatti, alla fine escono convinti.
Anche il vostro territorio, come ormai qualsiasi parte d’Italia, è interessato da episodi di criminalità, come furti in profumeria, rapine negli istituti di credito ecc. Per contrastare questi fenomeni, ritiene più giusto investire in videosorveglianza, come ormai va molto di moda, o aumentare la presenza sul territorio?
Fortunatamente non viviamo spesso queste disavventure. Non è uno strumento o un’azione che fa vincere, è il progetto. Bisogna conoscere il fenomeno, sapere dove si verifica, dove nasce, come si sviluppa, i contesti e quindi si deve investire nell’azione giusta al momento giusto. In senso assoluto è difficile riconoscere il merito ad uno solo dei due strumenti, ma credo che l’azione vincente per contrastare l’illecito sia sempre il coinvolgimento di tutti.
Cosa ne pensa dei “Patti per la Sicurezza Urbana”? Cosa cambiano nel lavoro della Polizia Locale?
Spero che cambino poco nel lavoro della Polizia Municipale o meglio spero che siano solo la formalizzazione di due presupposti che già dovrebbero esserci: un lavoro di coordinamento ed intesa fra le istituzioni interessate ed il coinvolgimento di tutte le categorie di persone che vivono un territorio.
Ci parli infine un po’ di lei, della sua formazione e delle sue esperienze professionali.
Sono a Casalecchio di Reno da due anni, sono stato Comandante a Castel San Pietro Terme 6 anni ed un anno a Medicina, tutti in provincia di Bologna.
Sono stato Vice Comandante ad Argenta (FE) per due anni.
Ho fatto esperienza anche in altri ambiti: prima in vendita diretta poi da direttore commerciale.
Ho una laurea in Economia con un master in Revisione di Bilancio e alcuni corsi professionali specifici di formazione direzionale.
Terminiamo il nostro incontro chiedendole di inviare un saluto ai nostri lettori.
Un saluto a tutti i lettori e ricordate che la Polizia Municipale è una forza perché ha la possibilità di stare vicino alla gente ed aiutarla in moltissime occasioni. In particolare desidero salutare i colleghi ricordando di non mollare e non perdere di vista il fatto che grazie al nostro impegno possiamo dare alle nostre città la vita serena e pacifica che la gente chiede e di cui abbiamo tutti bisogno.
Mavino Michele
In allegato l'inserto da collezionare ed il consuntivo del 2006.
Clicca qui per le uscite precedenti
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), ma conta oltre 34.000 abitanti ed è interessato da importanti arterie stradali. Cerchiamo di conoscerlo meglio grazie alla cortese collaborazione del Dott. Stefano Bolognesi, Comandante della locale Polizia Municipale.
Ci parli innanzitutto della realtà nella quale si trova ad operare.
Il nostro territorio è caratterizzato da un elevato grado di urbanizzazione e dall’attraversamento di importanti ed impegnative vie di comunicazione. Siamo attraversati dall’A1, dalla SS 64 Porrettana, dalla linea ferroviaria statale Porrettana e dalla ferrovia Provinciale Bologna Vignola. L’altra via di comunicazione importante che attraversa il nostro territorio, oggi in disuso per ovvi motivi, ma originariamente la prima fra tutte, è il fiume Reno. Gli attraversamenti hanno condizionato l’urbanistica e la progettazione della nostra città e condizionano tutti i giorni anche la vita dei nostri cittadini: chi vive a Casalecchio di Reno più volte in un giorno attraversa un ponte o un sottopasso ed imbocca più di un raccordo. In ogni caso “subiamo” il forte traffico di attraversamento a carattere locale e nazionale, per fare un esempio ogni volta che si blocca per lavoro o per incidente l’A1, la nostra rete stradale è paralizzata.
Il nostro territorio è la continuazione della città di Bologna e questo lo rende ambito operativo urbano metropolitano, con tutti i problemi e le difficoltà di una grande città sia per quanto riguarda il traffico veicolare dovuto a spostamenti quotidiani sia per i grandi eventi sportivi e fieristici.
In questo contesto, come è strutturato l’organigramma e quali sono i mezzi a disposizione degli operatori?
L’organigramma è composto da 31 operatori divisi in quattro nuclei operativi. In questo momento siamo ai minimi storici (21) ma stiamo terminando una procedura concorsuale che ci consentirà entro i primi mesi del 2008 di rientrare nei giusti parametri Cittadini/agenti di Polizia Municipale. Abbiamo un’Amministrazione che crede in noi e che ci ha dotato di tutti gli strumenti necessari per svolgere bene il nostro lavoro:
- 7 veicoli fra cui un 4X4, un ufficio mobile ed un’auto civetta
- 4 moto
- 2 bici
- Etilometro
- Pre test etilometro
- Pre test stato ebbrezza
- Autovelox
- Telelaser
- Vista Red
- Kit antifalsificazione
- Spray peperoncino
- Macchine fotografiche digitali
- Telefoni di servizio
- CRO con radiolocalizzazione e TETRA
- Collegamenti pra e mctc
- Outsourcing per spedizione verbali
- Una decina di pc desk
- 4 pc portatili
- Banche dati aggiornamento
- Videosorveglianza cittadina (e fra poco del traffico)
Sul sito del Vostro Comune, alle pagine dedicate alla Polizia Municipale, c’è una sezione dedicata al vostro apparecchio per la rilevazione delle infrazioni semaforiche. Cosa ne pensa delle pesanti polemiche sollevate in questi giorni dagli organi di stampa?
Quella tecnologica è una delle strade da utilizzare per migliorare l’efficacia del proprio lavoro e anche per i controlli stradali; l’automazione deve servire semplicemente a questo. Le polemiche giornalistiche fanno perdere di vista gli obiettivi: in ambito stradale l’obiettivo è azzerare i morti ed i feriti, noi non spostiamo l’attenzione su altro. Vedo anche un rischio strisciante dal punto di vista “culturale”: le continue polemiche contro gli strumenti di rilevazione mettono in secondo piano che comunque la violazione c’è stata, che si è messa in pericolo l’incolumità propria ed altrui, e pare invece si voglia “legittimare” il dolo. È chiaro che tutte le tutele per l’oggettività della rilevazione delle infrazioni vanno prese, ma poi le infrazioni devono essere punite come da Codice della Strada. Il nostro strumento è una sicurezza: fa un filmato della violazione, pertanto sui nostri verbali non ci sono dubbi. Da noi l’utente è garantito. Ed i gialli sono tutti a 4 secondi.
Il rilevamento delle infrazioni semaforiche è inserito nel più ampio contesto del vostro Progetto “Strade sicure” che comprende, tra le altre cose, il controllo della guida in stato di ebbrezza alcolica o sotto l’effetto di stupefacenti ed il controllo della velocità. Cosa pensa delle novità introdotte con la Legge di Conversione n. 160/07, che ha modificato profondamente questi controlli?
Rimango sempre dell’opinione che la validità di un precetto dipenda fortemente dalla certezza della pena pertanto non credo che l’inasprimento delle sanzioni sia direttamente efficace. Occorre stare in strada a fare controlli, a farsi vedere ed accertare per prevenire.
Il momento della Polizia Municipale è storicamente assai difficile. Le istituzioni le chiedono sempre di più ma poi la lasciano da sola a difendersi dagli attacchi che piovono da stampa, comitati di consumatori, ecc. Voi come vivete il rapporto con la cittadinanza? Avvertite ostilità oppure riuscite a porvi come un punto di riferimento per il cittadino?
Oggi la campagna demolitoria la fanno solamente i mezzi di comunicazione. Far bene il nostro lavoro paga. Non è facile, è vero, ma non dobbiamo mollare: noi siamo rimasti uno dei pochi punti di riferimento per la vita di una città. Siamo in grado di fornire risposte e servizio in moltissimi ambiti di vita e nella nostra città la gente è spesso soddisfatta. E’ indicativo l’approccio degli utenti al Vista Red. Noi abbiamo voluto lo strumento più evoluto e più garantista disponibile sul mercato: fa un filmato della violazione. L’abbiamo valutato sotto tutti i punti di vista per essere assolutamente certi delle violazioni. All’inizio gli utenti si complimentavano per la serietà con la quale accertavamo queste violazioni. Oggi, dopo il battage propagandistico, gli utenti vengono a vedere i filmati con pregiudizio pensando che vogliamo far soldi per il Comune. Noi cerchiamo di riportarli ai fatti, alla fine escono convinti.
Anche il vostro territorio, come ormai qualsiasi parte d’Italia, è interessato da episodi di criminalità, come furti in profumeria, rapine negli istituti di credito ecc. Per contrastare questi fenomeni, ritiene più giusto investire in videosorveglianza, come ormai va molto di moda, o aumentare la presenza sul territorio?
Fortunatamente non viviamo spesso queste disavventure. Non è uno strumento o un’azione che fa vincere, è il progetto. Bisogna conoscere il fenomeno, sapere dove si verifica, dove nasce, come si sviluppa, i contesti e quindi si deve investire nell’azione giusta al momento giusto. In senso assoluto è difficile riconoscere il merito ad uno solo dei due strumenti, ma credo che l’azione vincente per contrastare l’illecito sia sempre il coinvolgimento di tutti.
Cosa ne pensa dei “Patti per la Sicurezza Urbana”? Cosa cambiano nel lavoro della Polizia Locale?
Spero che cambino poco nel lavoro della Polizia Municipale o meglio spero che siano solo la formalizzazione di due presupposti che già dovrebbero esserci: un lavoro di coordinamento ed intesa fra le istituzioni interessate ed il coinvolgimento di tutte le categorie di persone che vivono un territorio.
Ci parli infine un po’ di lei, della sua formazione e delle sue esperienze professionali.
Sono a Casalecchio di Reno da due anni, sono stato Comandante a Castel San Pietro Terme 6 anni ed un anno a Medicina, tutti in provincia di Bologna.
Sono stato Vice Comandante ad Argenta (FE) per due anni.
Ho fatto esperienza anche in altri ambiti: prima in vendita diretta poi da direttore commerciale.
Ho una laurea in Economia con un master in Revisione di Bilancio e alcuni corsi professionali specifici di formazione direzionale.
Terminiamo il nostro incontro chiedendole di inviare un saluto ai nostri lettori.
Un saluto a tutti i lettori e ricordate che la Polizia Municipale è una forza perché ha la possibilità di stare vicino alla gente ed aiutarla in moltissime occasioni. In particolare desidero salutare i colleghi ricordando di non mollare e non perdere di vista il fatto che grazie al nostro impegno possiamo dare alle nostre città la vita serena e pacifica che la gente chiede e di cui abbiamo tutti bisogno.
Mavino Michele
In allegato l'inserto da collezionare ed il consuntivo del 2006.
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