Data di pubblicazione:
18 novembre 2007
Reggio Calabria, indagine su assunzione dei vigili
Fonte:
Il Domani
Regione:
Calabria
REGGIO CALABRIA, 9 NOV - Alcune persone sono state iscritte dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria nel registro degli indagati nell'ambito di un'inchiesta sull'assunzione da parte del Comune di 110 persone impiegate come vigili urbani. A darne notizia, con un comunicato, è il procuratore della Repubblica facente funzioni di Reggio, Francesco Scuderi, facendo riferimento a notizie di stampa. "All'esito delle indagini delegate, svolte alacremente dalla Sezione di Polizia giudiziaria della Guardia di Finanza - afferma Scuderi nel comunicato - si è doverosamente proceduto nei giorni scorsi all'iscrizione di alcuni soggetti nel registro degli indagati onde procedere ad interrogatori ed altri atti di riscontro. Oltre alla questione relativa alla ritenuta illegittimità dell'impiego dei lavoratori in funzioni di polizia giudiziaria e di polizia stradale, sono emerse dagli ultimi accertamenti ancora in corso macroscopiche anomalie nella procedura di selezione dei lavoratori somministrati. L'indagine intende chiarire la causa delle anomalie evidenziate ed accertare eventuali responsabilità". Il comunicato diramato dal procuratore Scuderi prende spunto da notizie secondo le quali la Procura di Reggio, nell'ambito dell'inchiesta sull'assunzione dei vigili urbani, avrebbe inviato informazioni di garanzia al sindaco, Giuseppe Scopelliti; all'assessore al Personale, Pasquale Zito; al dirigente del settore risorse umane del Comune, Umberto Nucera, ed alla dottoressa Agresta, dell'Associazione temporanea di imprese.
L'UNIONE: SQUARCIO INQUIETANTE
"L'invio di quattro avvisi di garanzia da parte della magistratura di Reggio Calabria al sindaco Giuseppe Scopelliti, all'assessore al personale Pasquale Zito, al dirigente settore risorse umane Umberto Nucera ed alla dottoressa Agresta dell'Ati, costituita da Obiettivo Lavoro ed Ali Spa, prefigurerebbe l'apertura di uno squarcio inquietante sul piano delle responsabilità penali in relazione alla nota vicenda delle assunzioni dei vigili urbani operata dall'Amministrazione Scopelliti in prossimità delle ultime elezioni.". E' quanto affermano in una nota i consiglieri comunali dell'Unione di Reggio Calabria. "Tale vicenda giudiziaria - prosegue la nota - costituisce anche il consequenziale sviluppo alle numerose e circostanziate denunce prodotte a suo tempo da tutto il centrosinistra e dal candidato a sindaco, Edoardo Lamberti Castronuovo, nonché dalle organizzazioni sindacali, dalle associazioni e da tutti i cittadini penalizzati da una procedura di assunzione illegittima e clientelare. Fermo restando che l'avviso di garanzia non costituisce di per sé reato e nel pieno rispetto dell'operato dell'organo autonomo della magistratura, auspichiamo che dalle indagini vengono chiariti, fino in fondo ed in tempi rapidi, tutti gli aspetti grigi di questa vicenda. Ad essere chiamato in causa è non solo un sistema collaudato di privilegi, ma il rapporto distorto intercorso tra l'amministrazione comunale e le agenzie interinali. La vicenda dei vigili urbani, al di là degli esiti sul piano giudiziario, rappresenta la sintesi emblematica di una gestione clientelare, ben lontana dagli interessi collettivi che ha caratterizzato e continua purtroppo a caratterizzare l'amministrazione comunale di Reggio Calabria". "Ribadiamo, infine il principio - concludono i consiglieri dell'Unione - che la risposta alle legittime e pressanti richieste di occupazione, da parte dei giovani reggini, debba avvenire nel rigoroso rispetto delle regole e procedure di assunzione, senza creare discriminazioni e privilegi".
LA MAGGIORANZA E' COMPATTA
"I capigruppo di maggioranza al Comune di Reggio Calabria, con un comunicato rendono noto che "si riconoscono nell'azione dell'Amministrazione comunale sui provvedimenti assunti sul fronte della sicurezza e che oggi, dopo i tentativi dei governi cittadini degli ultimi anni, è riuscita a dotare la città di 110 vigili urbani, assunti a tempo determinato (un anno rinnovabile per analogo periodo) attraverso lo strumento della somministrazione di lavoro". "I capigruppo, - prosegue la nota - nel corso di una riunione, dopo aver preso atto della contestazione mossa all'Amministrazione comunale sulla procedura di assunzione, quindi sull'utilizzo di questi giovani disoccupati come agenti della polizia municipale, sottolineano che l'iniziativa di palazzo San Giorgio, attraverso la presenza di tanti operatori sul territorio, abbia contribuito a ridare al cittadino fiducia e sicurezza. Per i capigruppo di maggioranza, dunque, la scelta della Giunta municipale sulla legittimità delle procedure è confortata dalle recenti sentenze emesse dal Tribunale civile di Reggio, sezione lavoro, e, per ultimo, dal parere che il ministero dell'Interno, sulla questione, ha inviato al prefetto". "Appare, dunque, - aggiunge il comunicato - paradossale oltre che strumentale la presa di posizione dei consiglieri comunali del centrosinistra, in particolare di quelli che nel 2001 si sono resi fautori di concorsi per l'assunzione a tempo indeterminato banditi dal Comune e vinti, circostanza che ancora oggi desta più di una perplessità, da congiunti, amici, compari, e, forse, da 'amici degli amici'. Il Centrosinistra dimostra di avere una memoria labile quando oggi parla di gestione clientelare, mentre il magistrato che si sta interessando alla vicenda ha contestato l'uso improprio dello strumento di somministrazione del lavoro in applicazione della tanto bistrattata, sempre da parte del Centrosinistra, legge Biagi". "Le procedure - conclude la nota - applicate alla fattispecie dal Comune di Reggio sono state assunte anche da altre amministrazione, come Catanzaro. Gridare allo scandalo ed assumere prese di posizioni strumentali significherebbe avanzare l'ipotesi di mandare a casa 110 giovani che fino ad oggi hanno reso un importante ed insostituibile servizio ai cittadini. E questo non può creare altro che rammarico, con la conseguenza di riportare la città nel caos del passato, ormai superato grazie alla lungimiranza ed al coraggio dell'attuale Governo cittadino".
Fonte:
Il Domani
L'UNIONE: SQUARCIO INQUIETANTE
"L'invio di quattro avvisi di garanzia da parte della magistratura di Reggio Calabria al sindaco Giuseppe Scopelliti, all'assessore al personale Pasquale Zito, al dirigente settore risorse umane Umberto Nucera ed alla dottoressa Agresta dell'Ati, costituita da Obiettivo Lavoro ed Ali Spa, prefigurerebbe l'apertura di uno squarcio inquietante sul piano delle responsabilità penali in relazione alla nota vicenda delle assunzioni dei vigili urbani operata dall'Amministrazione Scopelliti in prossimità delle ultime elezioni.". E' quanto affermano in una nota i consiglieri comunali dell'Unione di Reggio Calabria. "Tale vicenda giudiziaria - prosegue la nota - costituisce anche il consequenziale sviluppo alle numerose e circostanziate denunce prodotte a suo tempo da tutto il centrosinistra e dal candidato a sindaco, Edoardo Lamberti Castronuovo, nonché dalle organizzazioni sindacali, dalle associazioni e da tutti i cittadini penalizzati da una procedura di assunzione illegittima e clientelare. Fermo restando che l'avviso di garanzia non costituisce di per sé reato e nel pieno rispetto dell'operato dell'organo autonomo della magistratura, auspichiamo che dalle indagini vengono chiariti, fino in fondo ed in tempi rapidi, tutti gli aspetti grigi di questa vicenda. Ad essere chiamato in causa è non solo un sistema collaudato di privilegi, ma il rapporto distorto intercorso tra l'amministrazione comunale e le agenzie interinali. La vicenda dei vigili urbani, al di là degli esiti sul piano giudiziario, rappresenta la sintesi emblematica di una gestione clientelare, ben lontana dagli interessi collettivi che ha caratterizzato e continua purtroppo a caratterizzare l'amministrazione comunale di Reggio Calabria". "Ribadiamo, infine il principio - concludono i consiglieri dell'Unione - che la risposta alle legittime e pressanti richieste di occupazione, da parte dei giovani reggini, debba avvenire nel rigoroso rispetto delle regole e procedure di assunzione, senza creare discriminazioni e privilegi".
LA MAGGIORANZA E' COMPATTA
"I capigruppo di maggioranza al Comune di Reggio Calabria, con un comunicato rendono noto che "si riconoscono nell'azione dell'Amministrazione comunale sui provvedimenti assunti sul fronte della sicurezza e che oggi, dopo i tentativi dei governi cittadini degli ultimi anni, è riuscita a dotare la città di 110 vigili urbani, assunti a tempo determinato (un anno rinnovabile per analogo periodo) attraverso lo strumento della somministrazione di lavoro". "I capigruppo, - prosegue la nota - nel corso di una riunione, dopo aver preso atto della contestazione mossa all'Amministrazione comunale sulla procedura di assunzione, quindi sull'utilizzo di questi giovani disoccupati come agenti della polizia municipale, sottolineano che l'iniziativa di palazzo San Giorgio, attraverso la presenza di tanti operatori sul territorio, abbia contribuito a ridare al cittadino fiducia e sicurezza. Per i capigruppo di maggioranza, dunque, la scelta della Giunta municipale sulla legittimità delle procedure è confortata dalle recenti sentenze emesse dal Tribunale civile di Reggio, sezione lavoro, e, per ultimo, dal parere che il ministero dell'Interno, sulla questione, ha inviato al prefetto". "Appare, dunque, - aggiunge il comunicato - paradossale oltre che strumentale la presa di posizione dei consiglieri comunali del centrosinistra, in particolare di quelli che nel 2001 si sono resi fautori di concorsi per l'assunzione a tempo indeterminato banditi dal Comune e vinti, circostanza che ancora oggi desta più di una perplessità, da congiunti, amici, compari, e, forse, da 'amici degli amici'. Il Centrosinistra dimostra di avere una memoria labile quando oggi parla di gestione clientelare, mentre il magistrato che si sta interessando alla vicenda ha contestato l'uso improprio dello strumento di somministrazione del lavoro in applicazione della tanto bistrattata, sempre da parte del Centrosinistra, legge Biagi". "Le procedure - conclude la nota - applicate alla fattispecie dal Comune di Reggio sono state assunte anche da altre amministrazione, come Catanzaro. Gridare allo scandalo ed assumere prese di posizioni strumentali significherebbe avanzare l'ipotesi di mandare a casa 110 giovani che fino ad oggi hanno reso un importante ed insostituibile servizio ai cittadini. E questo non può creare altro che rammarico, con la conseguenza di riportare la città nel caos del passato, ormai superato grazie alla lungimiranza ed al coraggio dell'attuale Governo cittadino".
Fonte:
Il Domani
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