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Data di pubblicazione: 26 febbraio 2007

Bomba carta nell'auto di un agente

Corriere dell'Umbria
Trentino-Alto Adige/Südtirol
PERUGIA - Una bomba carta contro la macchina privata di un vigile urbano. Un ordigno, secondo i primi accertamenti, di basso potenziale, con ogni probabilità una "bomba carta", è stato fatto esplodere la scorsa notte a San Sisto nell'abitacolo dell'autovettura di un vigile, che presta servizio nel comune di Corciano. L'esplosione - intorno alle 4,30 della notte - ha letteralmente distrutto, o meglio reso del tutto inutilizzabile, la vettura, una Fiat Punto. Dell'esplosione il proprietario della vettura si è reso conto, ieri mattina, intorno alle 8, quando è andato a prendere la vettura, parcheggiata in via Donizetti, per andare al lavoro. L'auto, per lo scoppio, avvenuto all'interno, si è come "gonfiata". Tale è stata la violenza dell'onda d'urto. Quasi tutti i finestrini, con l'esplosione, si sono frantumati. Alcuni pezzi di carrozzeria sono finiti tutt'intorno, nel parcheggio. Sul posto, appena lanciato l'allarme, sono arrivati prima gli uomini della squadra volante e poi, subito dopo, gli investigatori della squadra mobile e della digos e gli esperti della Scientifica. Il vigile urbano - che tra l'altro lavora in un ufficio amministrativo e non sulla strada - ha riferito agli inquirenti di non sapersi dare una spiegazione, una ragione, insomma, dei motivi dell'attentato. La "Punto" era parcheggiata a pochi metri dalla sua abitazione. Gli esperti hanno appurato che la "bomba carta" sarebbe stata deposta all' interno del portabagagli, poi richiuso. Nessun danno, invece, alle vetture che erano posteggiate ai lati della punto. L'esplosione non ha avuto testimoni. Gli abitanti dei palazzi dintorno non si sono accorti di nulla. Solo alcuni hanno riferito di avere avvertito, verso le 4,30, un rumore sordo, come per lo scoppio di un petardo, ma di non averci fatto caso più di tanto. Diverse le ipotesi subito avanzate. La prima è quella di una stupida vendetta contro il vigile per una multa, una contravvenzione, un verbale. Tuttavia pare che il vigile svolga, prevalentemente, un lavoro di ufficio e dunque questa pista appare poco battibile. Oppure l'odio per la divisa di un poliziotto della municipale, finita negli ultimi mesi sotto il mirino degli automobilisti, in particolare per le migliaia di multe del T-red (non è escluso che "l'attentatore" neppure sapesse che il vigile non lavorava a Perugia, ma a Corciano, in un altro Comune, insomma). Non si può escludere, ancora, l'azione di un vandalo puro, che ha fatto il suo ottuso "scherzo" alla prima vettura che gli è venuta a tiro e che solo per caso, sia arrivato a piazzare la "bomba carta", sull'auto di un vigile urbano (poche ore prima c'era stata la sfilata dei carri di carnevale). O, infine, ad una vicenda puramente personale, anche se il proprietario dell'auto, avrebbe chiarito di non avere, a quanto gli risulta, nemici personali. "Speriamo che sia una ragazzata e che tutto finisca qui" - ha commentato il vigile, piuttosto stressato. Tutto, insomma, è allo stadio iniziale, per quel che riguarda le indagini. Tuttavia è altrettanto evidente che l'episodio riveste una sua gravità, se non un allarme, per il quale le forze dell'ordine e la stessa magistratura (il caso è stato affidato al pubblico ministero di turno Giuliano Mignini) intendono fare chiarezza piena.

Fonte:
Il corriere dell'Umbria

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