Data di pubblicazione:
08 gennaio 2007
Monfalcone, un "supercomitato" contro le multe
Fonte:
Il Piccolo
Regione:
Friuli-Venezia Giulia
MONFALCONE.
Nasce il «super-comitato» contro le multe. Ovvero un gruppo di residenti allargato che si occuperà delle contestazioni alle varie sanzioni comminate dalla Polizia municipale, proponendo soluzioni alternative e più «a misura» di cittadino. La promotrice dell’iniziativa è la combattiva Stefania Atti che già presiede il Comitato di via Rastello che chiede parcheggi nelle zone-blu riservati ai residenti. Un’iniziativa quantomai tempestiva la sua, visto che proprio in questi giorni sono in arrivo le prime multe per i passaggi con il rosso al semaforo che, secondo le previsioni, ammontano a circa 200 ogni giorno. Non passa, infatti, giorno che i cittadini goriziani multati protestino , mettendo in dubbio la reale «infallibilità» dei dispositivi installati in tre incroci cittadini: si tratta dei crocevia che si trovano tra corso Italia e via Aquileia, tra via Duca d’Aosta e via Trieste e fra via Duca d’Aosta e via Rossini. I SEMAFORI. «Quello delle multe in serie ai semafori è soltanto l’ultimo caso. Mi chiedo: con tutte quelle infrazioni agli incroci ci sarebbero dovuti essere almeno 200 incidenti al mese. Invece, non mi pare che ci siano così tanti schianti. Credo che tutte queste multe vadano chiarite caso per caso: mi risulta che diverse persone cui sono pervenute in questi giorni gli avvisi di contravvenzione sono sicure di non essere passate con il rosso. È mia intenzione - sottolinea Stefania Atti - organizzare un’assemblea pubblica aperta a tutti i cittadini e chiaramente ai nostri assessori, sindaco, amministratori e politici vari per esporre il malcontento che serpeggia in città. Lo scopo è essere ascoltati, proporre soluzioni concrete che il Comune dovrebbe impegnarsi ad attuare. Non passa giorno senza che il Comune di Gorizia venga chiamato in causa dai cittadini per qualche motivo. Mai come ora l’organo comunale è sembrato lontano dalla sua base naturale: la popolazione». Vale la pena di ricordare che il nuovo codice della strada prevede - nel caso di passaggio con il rosso - una multa di 138 euro e un decurtamento di 6 punti dalla patente. Il dispositivo non ha nulla a che vedere con l’impianto di videosorveglianza che fa storia a sè. Infatti, il nuovo sistema di fotocamere digitali a colori attivo 24 ore su 24 è collegato direttamente alla centralina di funzionamento dei singoli semafori. Si attiva - grazie a speciali sensori digitali - quando l’autovettura supera la linea di arresto del semaforo nel momento in cui l’impianto è sul rosso. LE SOSTE. Ma da cosa nasce l’idea del supercomitato? Dalla consapevolezza - spiega la promotrice - che i piccoli gruppi di persone nulla o poco possono per far cambiare idea al Comune. «A giugno raccolsi le firme a supporto della richiesta di riservare posti-auto in zona blu ai residenti formando anche un comitato ma la petizione non è servita a nulla. Speranzosa, mi sono rivolta anche alla Federconsumatori ma non ci sono stati risultati di sorta. E proprio ieri ho avuto l’ennesima conferma che a Gradisca d’Isonzo aree dedicate già ci sono. È mai possibile che il Comune di Gorizia non ascolti i suoi cittadini? Perchè via Rastello e via Cocevia sono a zone a traffico limitato? In base a quale normativa? Nessuna delle due strade corrispondono a quanto stabilisce la legge per tali zone e cioè: il traffico intenso e l’elevato inquinamento dell’aria rilevato dall’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente (Arpa)». I residenti del centro storico, giornalmente, sono costretti a girare per mezza città prima di trovare un posto per la propria auto. «Purtroppo, gli incontri con l’assessore comunale alla Polizia municipale, Giuseppe De Martino non hanno sortito effetto alcuno. Mi sono letta diversi regolamenti comunali di molte città italiane e tutti evidenziano che vanno sempre riservati parcheggi per uso esclusivo dei residenti e per il carico-scarico delle merci». L’APPELLO. Al di là dei casi specifici, Stefania Atti lancia un appello ai concittadini. «Uniamo le forze, basta fare ognuno una raccolta di firme: incontriamoci tutti in una assemblea cittadina dalla quale scaturisca un documento unitario (senza differenzazioni politiche) con proposte concrete. Se poi, i nostri contributi di idee non verranno ascoltati, allora forti del numero potremo rivolgerci ad altre vie. Personalmente mi sto già muovendo per organizzare questo incontro pubblico a breve. L’unione fa la forza, divisi saremo sempre deboli e non vincenti».
di Francesco Fain - Il Piccolo, 06.01.2007
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