Data di pubblicazione:
18 agosto 2006
FVG. Contratto del Comparto unico sotto la lente del Siapol
Fonte:
Il Gazzettino
Regione:
Friuli-Venezia Giulia
Trieste - 18/8/2006
Contratto sul Comparto unico sotto la lente del Siapol. «Modifica dell'inquadramento professionale (previsto dall'ex art. 30 del Ccrl 1998-2001) risolvendo, senza ulteriori costi, il "dramma" creato dalla L.R. 17 del 2004 (Agenti Pla, Sottufficiali Plb, ufficiali Plc)». È quanto chiede il Siapol, Sindacato autonomo di polizia locale del Friuli Venezia Giulia. Il commissario regionale Giorgio Fortunat sottolinea che «per la nostra categoria professionale ci sono altre due richieste».
Eccole. La prima riguarda l'applicazione dell'art. 17 del Ccnl 2002-2005 biennio economico 2002-2003 e cioè la possibilità di utilizzare, come norma contrattuale, i proventi derivanti dall'art. 208 del CdiS; mentre l'altra si riferisce all'inserimento della prefazione contrattuale del Ccnl «in cui si affermava, anche qui come norma contrattuale, l'autonomia operativa dei Corpi e servizi di polizia municipale all'interno di ogni singolo ente, evitando così le solite penose interferenze che si subiscono in molti Enti di questa Regione».
E Fortunat aggiunge: «Finalmente il contratto del Comparto Unico è stato siglato nella sua preintesa e mutuando, in maniera profana, un espressione ecclesiastica potremmo dire " habemus pactum ". Però permetteteci di non salutarlo con "gaudium magnum" troppe note stonate ci sono in quel copioso elaborato. La sterile e inutile penalizzazione di alcune figure di dipendenti (regionali), alcune norme contrattualmente risibili (le decorrenze), il mancato riconoscimento di alcune "aree Professionali" a costo zero (Polizia Locale, Alte professionalità, Settore Educativo, Assistenza Sociale) ed un'omogeneizzazione parzialissima tra i trattamenti dei dipendenti Regionali e quelli degli Enti Locali fanno sì che questo contratto sia da salvare solo per l'incremento economico dei dipendenti Comunali e Provinciali».
E infine. «Le nostre richieste hanno sortito solo l'effetto di una dichiarazione a verbale con la quale la controparte datoriale si è tenuta "libera" dall'impegnarsi realmente su queste norme che sono previste in sentenze della Corte Costituzionale, Contratti Nazionali del Lavoro e ciò ha soddisfatto le altre sigle sindacali. Per queste ragioni
noi riteniamo questa preintesa un'occasione persa ed un pessimo atto. La abbiamo sottoscritta solo per tutelare nelle Sedi decentrate i nostri iscritti che, grazie ad un'altra imposizione di questa preintesa, ci sarebbe stato negato se non avessimo firmato».
Il Gazzettino.it
Contratto sul Comparto unico sotto la lente del Siapol. «Modifica dell'inquadramento professionale (previsto dall'ex art. 30 del Ccrl 1998-2001) risolvendo, senza ulteriori costi, il "dramma" creato dalla L.R. 17 del 2004 (Agenti Pla, Sottufficiali Plb, ufficiali Plc)». È quanto chiede il Siapol, Sindacato autonomo di polizia locale del Friuli Venezia Giulia. Il commissario regionale Giorgio Fortunat sottolinea che «per la nostra categoria professionale ci sono altre due richieste».
Eccole. La prima riguarda l'applicazione dell'art. 17 del Ccnl 2002-2005 biennio economico 2002-2003 e cioè la possibilità di utilizzare, come norma contrattuale, i proventi derivanti dall'art. 208 del CdiS; mentre l'altra si riferisce all'inserimento della prefazione contrattuale del Ccnl «in cui si affermava, anche qui come norma contrattuale, l'autonomia operativa dei Corpi e servizi di polizia municipale all'interno di ogni singolo ente, evitando così le solite penose interferenze che si subiscono in molti Enti di questa Regione».
E Fortunat aggiunge: «Finalmente il contratto del Comparto Unico è stato siglato nella sua preintesa e mutuando, in maniera profana, un espressione ecclesiastica potremmo dire " habemus pactum ". Però permetteteci di non salutarlo con "gaudium magnum" troppe note stonate ci sono in quel copioso elaborato. La sterile e inutile penalizzazione di alcune figure di dipendenti (regionali), alcune norme contrattualmente risibili (le decorrenze), il mancato riconoscimento di alcune "aree Professionali" a costo zero (Polizia Locale, Alte professionalità, Settore Educativo, Assistenza Sociale) ed un'omogeneizzazione parzialissima tra i trattamenti dei dipendenti Regionali e quelli degli Enti Locali fanno sì che questo contratto sia da salvare solo per l'incremento economico dei dipendenti Comunali e Provinciali».
E infine. «Le nostre richieste hanno sortito solo l'effetto di una dichiarazione a verbale con la quale la controparte datoriale si è tenuta "libera" dall'impegnarsi realmente su queste norme che sono previste in sentenze della Corte Costituzionale, Contratti Nazionali del Lavoro e ciò ha soddisfatto le altre sigle sindacali. Per queste ragioni
noi riteniamo questa preintesa un'occasione persa ed un pessimo atto. La abbiamo sottoscritta solo per tutelare nelle Sedi decentrate i nostri iscritti che, grazie ad un'altra imposizione di questa preintesa, ci sarebbe stato negato se non avessimo firmato».
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