Data di pubblicazione:
10 maggio 2006
Prostituzione a Rovato, rumeno arrestato dalla PM
Fonte:
Giornale di Brescia
Regione:
Lombardia
Vedi l'allegato
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fonte: www.telelombardia.it
Prostituzione:vigile inganna protettore e libera rumena
ROVATO (BS), mercoledì 10 maggio 2006
Una storia di schiavitu’, di una donna straniera costretta a prostituirsi dopo essere stata ingannata, violentata, questa volta si e’ conclusa con il lieto fine. Grazie anche alla tenacia del comandante della polizia locale di un piccolo paese del bresciano, che non ha esitato a fingersi interessato alla bella preda, tendendo cosi’ una trappola al vero magnaccia che e’ stato arrestato.
E’ successo a Rovato, Comune della Franciacorta. La vittima e’ un’immigrata romena di 22 anni, convinta a lasciare il figlio di 2 anni al suo paese con la lusinga di una vita migliore. Protagonista in negativo, lo sfruttatore, un connazionale con precedenti per traffico di prostitute e di armi. L’uomo, 51 anni, aveva contattato la giovane che in Romania, lavorava come cameriera, convincendola che in Italia avrebbe, con lo stesso tipo di occupazione, guadagnato molto di piu’. E Sally, questo il nome di fantasia con cui e’ stata diffusa la notizia dell’intervento, da parte della polizia municipale di Rovato, purtroppo si e’ fidata. La prospettiva di guadagni piu’ cospicui, di una vita piu’ serena, si e’ disintegrata quando la donna e’ arrivata in Italia. Prima i documenti sottratti, poi le botte e la violenza carnale, infine il marciapiede nella zona al confine tra le province di Brescia e di Bergamo. L’aguzzino cambiava spesso targa all’auto, non usava cellulari per non essere intercettato e quindi fuggire, per la
vittima, era quasi impossibile. Fino alla sera in cui la donna ha deciso di gettarsi da un’auto in corsa ed e’ entrata in un’abitazione a Rovato. Ha trovato
una persona comprensiva che ha immediatamente chiamato la polizia locale del paese. Sally e’ stata quindi ospitata in una comunita’ protetta e
a quel punto si e’ fatto il possibile per risalire allo sfruttatore. Per fortuna Sally si e’ ricordata di un particolare fondamentale per le indagini: un giorno
il romeno l’aveva portata con se’ per recuperare un pezzo di ricambio per l’auto, in una carrozzeria della zona del lago d’Iseo. Tutte le
officine nella zona sono state quindi passate al setaccio fino a quando non si e’ arrivati a Cazzago San Martino dove il titolare si e’ ricordato del romeno che
gli aveva lasciato addirittura un recapito telefonico. Un numero in Romania, dove probabilmente l’uomo, rimasto senza una delle sue donne da
sfruttare, era andato a cercarne qualcun altra. Il comandante della polizia locale di Rovato, Fabio Allais, e’ riuscito a raggiungere telefonicamente in Romania l’uomo e a convincerlo, ricorrendo a un interprete, d’aver trovato la ragazza, aggiungendo di essere intenzionato a ”tenerla per se’ perche’ e’ davvero bella”. Lo
sfruttatore ha abboccato e ha accettato di fissare un appuntamento proprio in quell’officina. Ma, una volta all’interno non ha potuto che alzare le
mani davanti ai 10 agenti della polizia locale di Rovato che lo stavano aspettando. Ora e’ in carcere a Brescia: deve rispondere di riduzione
in schiavitu’, lesioni e violenza carnale, sfruttamento della prostituzione.
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fonte: www.telelombardia.it
Prostituzione:vigile inganna protettore e libera rumena
ROVATO (BS), mercoledì 10 maggio 2006
Una storia di schiavitu’, di una donna straniera costretta a prostituirsi dopo essere stata ingannata, violentata, questa volta si e’ conclusa con il lieto fine. Grazie anche alla tenacia del comandante della polizia locale di un piccolo paese del bresciano, che non ha esitato a fingersi interessato alla bella preda, tendendo cosi’ una trappola al vero magnaccia che e’ stato arrestato.
E’ successo a Rovato, Comune della Franciacorta. La vittima e’ un’immigrata romena di 22 anni, convinta a lasciare il figlio di 2 anni al suo paese con la lusinga di una vita migliore. Protagonista in negativo, lo sfruttatore, un connazionale con precedenti per traffico di prostitute e di armi. L’uomo, 51 anni, aveva contattato la giovane che in Romania, lavorava come cameriera, convincendola che in Italia avrebbe, con lo stesso tipo di occupazione, guadagnato molto di piu’. E Sally, questo il nome di fantasia con cui e’ stata diffusa la notizia dell’intervento, da parte della polizia municipale di Rovato, purtroppo si e’ fidata. La prospettiva di guadagni piu’ cospicui, di una vita piu’ serena, si e’ disintegrata quando la donna e’ arrivata in Italia. Prima i documenti sottratti, poi le botte e la violenza carnale, infine il marciapiede nella zona al confine tra le province di Brescia e di Bergamo. L’aguzzino cambiava spesso targa all’auto, non usava cellulari per non essere intercettato e quindi fuggire, per la
vittima, era quasi impossibile. Fino alla sera in cui la donna ha deciso di gettarsi da un’auto in corsa ed e’ entrata in un’abitazione a Rovato. Ha trovato
una persona comprensiva che ha immediatamente chiamato la polizia locale del paese. Sally e’ stata quindi ospitata in una comunita’ protetta e
a quel punto si e’ fatto il possibile per risalire allo sfruttatore. Per fortuna Sally si e’ ricordata di un particolare fondamentale per le indagini: un giorno
il romeno l’aveva portata con se’ per recuperare un pezzo di ricambio per l’auto, in una carrozzeria della zona del lago d’Iseo. Tutte le
officine nella zona sono state quindi passate al setaccio fino a quando non si e’ arrivati a Cazzago San Martino dove il titolare si e’ ricordato del romeno che
gli aveva lasciato addirittura un recapito telefonico. Un numero in Romania, dove probabilmente l’uomo, rimasto senza una delle sue donne da
sfruttare, era andato a cercarne qualcun altra. Il comandante della polizia locale di Rovato, Fabio Allais, e’ riuscito a raggiungere telefonicamente in Romania l’uomo e a convincerlo, ricorrendo a un interprete, d’aver trovato la ragazza, aggiungendo di essere intenzionato a ”tenerla per se’ perche’ e’ davvero bella”. Lo
sfruttatore ha abboccato e ha accettato di fissare un appuntamento proprio in quell’officina. Ma, una volta all’interno non ha potuto che alzare le
mani davanti ai 10 agenti della polizia locale di Rovato che lo stavano aspettando. Ora e’ in carcere a Brescia: deve rispondere di riduzione
in schiavitu’, lesioni e violenza carnale, sfruttamento della prostituzione.
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