Data di pubblicazione:
05 febbraio 2006
Padova. " Hanno visto la morte in faccia "
Fonte:
Il Gazzettino
Regione:
Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste
Per mezz'ora ha corso a folle velocità per le strade di Padova passando con i semafori rossi, andando contromano e salendo sui marciapiedi inseguito da due motociclisti della polizia municipale. Quindi, vicino all'aeroporto, ha centrato frontalmente una jeep dei vigili che cercavano di sbarrargli la strada. Moreno Biscaro, 29 anni il prossimo 17 aprile, nato a Conselve e residente a Badia Polesine in viale Stazione 99, è uscito incolume dallo schianto ed è stato catturato mentre tentava di fuggire a piedi. I due agenti patavini, invece, Antonio Zambon, 25 anni, e Federico Bonfio, 33 anni, sono finiti in ospedale: il primo è stato trattenuto in osservazione, l'altro in serata è stato dimesso. Il polesano è stato arrestato con le ipotesi accusatorie di tentato omicidio, ricettazione, lesioni, resistenza e attentato alla sicurezza dei trasporti. Lo scorso ottobre era stato posto ai domiciliari per 34 furti d'auto.
Sono le 10.10 quando, in via Avanzo, due motociclisti che stanno effettuando un posto di controllo vedono arrivare una Ford Escort. Al volante c'è Biscaro che non indossa le cinture di sicurezza. Gli agenti gli intimano l'alt, il giovane rallenta, finge di fermarsi ma quando i vigili gli chiedono i documenti riparte a tutta velocità in direzione della Stanga. Gli agenti salgono sulle moto e si mettono all'inseguimento chiedendo via radio notizie sulla vettura: è stata rubata lo scorso 26 gennaio a Rovigo. La Ford Escort corre veloce per via Ariosto e via Fiaccolati, quindi arriva in via Riccoboni e si infila in un parcheggio. I due motociclisti si piazzano davanti all'ingresso. Biscaro è in trappola. Invece no. Il polesano preme il piede sull'acceleratore e gli agenti sono costretti a spostarsi per non essere travolti. L'inseguimento riprende. Tra semafori rossi passati a tutta velocità e sensi unici non rispettati la Escort sfreccia verso il centro di Padova. Il ventottenne per evitare il traffico sale e scende dai marciapiedi, compie una serie di sorpassi da brividi e sale per il cavalcavia dell'aeroporto. Dietro di lui ci sono i due motociclisti ai quali si sono aggiunte le Volanti della polizia e le radiomobili dei carabinieri.
Sono le 10.45. Biscaro scende a tutta velocità per il ponte quando davanti a lui, poco dopo aver superato la rotatoria, vede arrivare dalla parte opposta una Subaru Forrester. Il ventottenne si butta sulla corsia di sinistra e punta dritto contro la pattuglia che ha sirene e lampeggianti accesi. Il conducente, Zambon, tenta di evitare il frontale ma la manovra, disperata, riesce solo in parte. La Ford Escort colpisce il fuoristrada che a sua volta va a sbattere addosso ad una Fiat Punto condotta da T.D., 36 anni, di Crespino. Biscaro non si fa nemmeno un graffio, scende dall'auto e si mette a correre. Un attimo dopo i due motociclisti lo catturano.
In via Sorio arrivano le ambulanza del Suem che trasportano gli agenti feriti in ospedale. In un primo momento le loro condizioni sembravano gravi ma con il passare delle ore sono migliorate. E nella tarda mattinata hanno ricevuto la visita del sindaco di Padova, Flavio Zanonato, del comandante Lucio Terrin e del responsabile della squadra di polizia giudiziaria dei vigili Cino Cecchini. Biscaro è anche stato sottoposto agli esami del sangue per verificare l'eventuale assunzione di sostanze stupefacenti. Lo scorso ottobre a Rovigo era stato posto ai domiciliari per il furto di 34 auto. Era tornato in libertà a metà gennaio. Non ha mai avuto la patente. Ieri ha rischiato di provocare una strage.
«Hanno visto la morte in faccia». Il comandante della polizia municipale Lucio Terrin ieri ha fatto visita ai due agenti rimasti feriti assieme al sindaco Flavio Zanonato e all'assessore Marco Carrai. «Fortunatamente - aggiunge - era a bordo di un mezzo ben dotato e sono stati bravi a evitare l'impatto frontale altrimenti sarebbe stata una tragedia. Il loro comportamento è stato esemplare, Biscaro ha rischiato di provocare una strage passando incroci trafficati con il rosso e imboccando a folle velocità sensi unici contromano».
Della stessa opinione Cino Cecchini, dirigente dalla Squadra di polizia giudiziaria dei vigili: «In attesa che il magistrato si esprima, noi abbiamo proceduto all'arresto con l'accusa di tentato omicidio in quanto Biscaro avrebbe puntato dritto contro la nostra pattuglia invadendo l'opposta corsia di marcia. Inoltre durante la fuga è addirittura salito sui marciapiedi rischiando di travolgere alcuni passanti».
«Stiamo esterrefatti per questo avvenimento. Anche perché si pensa che queste cose capitino solo nelle altre città e invece tocca anche a noi» dice il coordinatore provinciale di An, Gabriele Zanon da Roma dove sta partecipando alla conferenza programmatica nazionale del suo partito.
«Esprimiamo solidarietà agli Agenti che hanno fatto un gesto eroico. A loro va il nostro il massimo riconoscimento sono un esempio di senso civico e atti come questi fanno riprendere fiducia nelle forze dell'ordine. Ma stiamo già organizzando una manifestazione sabato prossimo a Padova sul tema della sicurezza che lancerà il dibattito sulla nuova legge Fini in approvazione dal Parlamento. Vogliamo che come è sanzionato chi assume alcol anche chi fa uso di sostanze stupefacenti leggere venga sanzionato pesantemente, non solo col ritiro della patente. Padova è con Verona la principale piazza del Veneto di spaccio di droga, quindi di questa legge, come si vede, ne abbiamo bisogno anche in funzione di recupero dalle tossicodipendenze. Lo ricorderemo visto che in questa città l'amministrazione non fa niente di concreto in questo senso.
Sono le 10.10 quando, in via Avanzo, due motociclisti che stanno effettuando un posto di controllo vedono arrivare una Ford Escort. Al volante c'è Biscaro che non indossa le cinture di sicurezza. Gli agenti gli intimano l'alt, il giovane rallenta, finge di fermarsi ma quando i vigili gli chiedono i documenti riparte a tutta velocità in direzione della Stanga. Gli agenti salgono sulle moto e si mettono all'inseguimento chiedendo via radio notizie sulla vettura: è stata rubata lo scorso 26 gennaio a Rovigo. La Ford Escort corre veloce per via Ariosto e via Fiaccolati, quindi arriva in via Riccoboni e si infila in un parcheggio. I due motociclisti si piazzano davanti all'ingresso. Biscaro è in trappola. Invece no. Il polesano preme il piede sull'acceleratore e gli agenti sono costretti a spostarsi per non essere travolti. L'inseguimento riprende. Tra semafori rossi passati a tutta velocità e sensi unici non rispettati la Escort sfreccia verso il centro di Padova. Il ventottenne per evitare il traffico sale e scende dai marciapiedi, compie una serie di sorpassi da brividi e sale per il cavalcavia dell'aeroporto. Dietro di lui ci sono i due motociclisti ai quali si sono aggiunte le Volanti della polizia e le radiomobili dei carabinieri.
Sono le 10.45. Biscaro scende a tutta velocità per il ponte quando davanti a lui, poco dopo aver superato la rotatoria, vede arrivare dalla parte opposta una Subaru Forrester. Il ventottenne si butta sulla corsia di sinistra e punta dritto contro la pattuglia che ha sirene e lampeggianti accesi. Il conducente, Zambon, tenta di evitare il frontale ma la manovra, disperata, riesce solo in parte. La Ford Escort colpisce il fuoristrada che a sua volta va a sbattere addosso ad una Fiat Punto condotta da T.D., 36 anni, di Crespino. Biscaro non si fa nemmeno un graffio, scende dall'auto e si mette a correre. Un attimo dopo i due motociclisti lo catturano.
In via Sorio arrivano le ambulanza del Suem che trasportano gli agenti feriti in ospedale. In un primo momento le loro condizioni sembravano gravi ma con il passare delle ore sono migliorate. E nella tarda mattinata hanno ricevuto la visita del sindaco di Padova, Flavio Zanonato, del comandante Lucio Terrin e del responsabile della squadra di polizia giudiziaria dei vigili Cino Cecchini. Biscaro è anche stato sottoposto agli esami del sangue per verificare l'eventuale assunzione di sostanze stupefacenti. Lo scorso ottobre a Rovigo era stato posto ai domiciliari per il furto di 34 auto. Era tornato in libertà a metà gennaio. Non ha mai avuto la patente. Ieri ha rischiato di provocare una strage.
«Hanno visto la morte in faccia». Il comandante della polizia municipale Lucio Terrin ieri ha fatto visita ai due agenti rimasti feriti assieme al sindaco Flavio Zanonato e all'assessore Marco Carrai. «Fortunatamente - aggiunge - era a bordo di un mezzo ben dotato e sono stati bravi a evitare l'impatto frontale altrimenti sarebbe stata una tragedia. Il loro comportamento è stato esemplare, Biscaro ha rischiato di provocare una strage passando incroci trafficati con il rosso e imboccando a folle velocità sensi unici contromano».
Della stessa opinione Cino Cecchini, dirigente dalla Squadra di polizia giudiziaria dei vigili: «In attesa che il magistrato si esprima, noi abbiamo proceduto all'arresto con l'accusa di tentato omicidio in quanto Biscaro avrebbe puntato dritto contro la nostra pattuglia invadendo l'opposta corsia di marcia. Inoltre durante la fuga è addirittura salito sui marciapiedi rischiando di travolgere alcuni passanti».
«Stiamo esterrefatti per questo avvenimento. Anche perché si pensa che queste cose capitino solo nelle altre città e invece tocca anche a noi» dice il coordinatore provinciale di An, Gabriele Zanon da Roma dove sta partecipando alla conferenza programmatica nazionale del suo partito.
«Esprimiamo solidarietà agli Agenti che hanno fatto un gesto eroico. A loro va il nostro il massimo riconoscimento sono un esempio di senso civico e atti come questi fanno riprendere fiducia nelle forze dell'ordine. Ma stiamo già organizzando una manifestazione sabato prossimo a Padova sul tema della sicurezza che lancerà il dibattito sulla nuova legge Fini in approvazione dal Parlamento. Vogliamo che come è sanzionato chi assume alcol anche chi fa uso di sostanze stupefacenti leggere venga sanzionato pesantemente, non solo col ritiro della patente. Padova è con Verona la principale piazza del Veneto di spaccio di droga, quindi di questa legge, come si vede, ne abbiamo bisogno anche in funzione di recupero dalle tossicodipendenze. Lo ricorderemo visto che in questa città l'amministrazione non fa niente di concreto in questo senso.
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