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Data di pubblicazione: 14 giugno 2005

Azzano decimo. Multa alla musulmana con il velo

Il Gazzettino
Friuli-Venezia Giulia
Qualcuno lo aveva previsto: "Prima o poi le forze dell'ordine una donna con il velo la fermeranno e la multeranno". Così è stato. Ieri mattina la segnalazione di un gruppo di cittadini ha portato davanti ai vigili urbani e ai carabinieri una giovane donna marocchina, Fatima Hillal, 26 anni, madre di un bimbo di 5 anni e al quinto mese di gravidanza. Sulla donna, residente a Pramaggiore, un precisocapo d'accusa:aver camminato per le vie del centro in una giornata di mercato coperta dal velo. Si intravedevano solo gli occhi spauriti sotto gli occhiali da vista. All'inizio poteva sembrava una sceneggiata, una cosa fatta apposta in un Comune dove girare coperti in viso si rischia, soprattutto dopo l'ordinanza del sindaco Enzo Bortolotti, benchè annullata in un secondo tempo dal Prefetto e ora in attesa di un pronunciamento del Tar dopo un ricorso dello stesso sindaco. Il caso ha suscitato reazioni contrastanti tra gli azzanesi: dal sorriso amaro all'"applauso". La giovane donna coperta con un velo nero fino ai piedi, ieri mattina aveva pensato per la prima volta di venire a trovare delle amiche anch'esse marocchine che vivono ad Azzano e fare qualche spesa al mercato. È partita da Pramaggiore, dove vive, è si è vista con le amiche. Mentre stava passeggiando in piazza Libertà non si aspettava certo di finire al centro di un caso, e di finire all'ufficio della Polizia municipale per essere alla fine, anche multata. La signora dovrà pagare il minimo, cioè 20 euro, per una multa che va dalle 20 alle 200 euro. Fatto sta che la giovane musulmana di 26 anni, si è vista all'improvviso i due vigili che le chiedevano di esibire i documenti. La donna non li aveva con sè i due vigili l'hanno invitata a togliersi il velo. Al suo "no"', i vigili le hanno fatto cenno di seguirla direttamente all'ufficio. Subito dopo sono stati informati i carabinieri della locale stazione. Sul posto il comandante Andrea De Trane, assieme al comandante dei vigili, Luciano Schiffo, hanno fatto le prime indagini sulla donna, risultate in seguito in regola. Ma non certo per il velo indossato.
La giovane marocchina, un po' stupita, ha detto che a Pramaggiore, dove vive con il marito, «non è vietato girare con il velo». Qui ad Azzano Decimo, le hanno risposto i vigili, «è vietato»; e hanno aggiunto: «Noi le leggi vigenti le facciamo rispettare». Insomma una «prudenza», a loro giudizio dovuta per motivi di sicurezza e giustificata con l'esistenza della legge di pubblica sicurezza del 1931 che recita "è vietato comparire mascherato in luogo pubblico. Il contravventore è punito con l'ammenda. Il contravventore e chi, invitato, non si toglie la maschera o il velo, è punito con l'ammenda...".
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