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Data di pubblicazione: 14 aprile 2005

Como/1. Vigile scarica la pistola e parte un colpo

Corriere di Como
Lombardia
Un colpo di pistola partito accidentalmente negli spogliatoi del comando di viale Roosevelt. Una lite tra allievo e istruttore terminata con il vigile all'ospedale, con il naso malconcio. Sembra una settimana decisamente travagliata, per la polizia locale di Como. Alle prese con due distinti episodi che hanno costretto le alte sfere a prendere provvedimenti. Dopotutto, nelle chiacchiere di ieri a Palazzo Cernezzi, l'argomento principale riguardava proprio quanto avvenuto tra lunedì e martedì.
Il fatto che ha destato più scalpore risale a martedì, tra le 13 e le 13.15, durante il cambio turno al comando della polizia locale di viale Roosevelt. Un giovane agente, che stava riponendo divisa e arma nel suo armadietto, ha improvvisamente esploso un colpo di pistola. Il proiettile, dopo aver trapassato gli armadietti di altri due vigili, si è conficcato in un plico di documenti. Fortunatamente senza colpire nessuno. Dal rapporto ufficiale sull'accaduto, la cui copia è stata consegnata ieri dal comandante Vincenzo Graziani, al sindaco Stefano Bruni, è emerso che l'agente (nonostante il cambio turno sia un momento di particolare affollamento all'interno dello spogliatorio del comando) era solo, quando è partito il colpo. Lo stesso agente, e il superiore in servizio martedì, hanno spiegato così la dinamica dell'incidente: prima di riporre l'arma nell'armadietto i vigili devono togliere il caricatore e scarrellare (ovvero muovere il carrello per portare la cartuccia dal caricatore alla canna). In questo modo si sincerano che la pistola sia effettivamente scarica. Il giovane agente comasco ha compiuto l'azione con il caricatore inserito. Una dimenticanza non da poco, come ha dimostrato lo sparo sentito in tutto il comando di viale Roosevelt. Graziani ha già contestato il provvedimento disciplinare all'agente, che ha tempo 5 giorni per opporsi.
Quello di martedì non è l'unico grattacapo di cui si è dovuto occupare il dirigente dei vigili lariani. Lunedì mattina un diverbio tra un agente aspirante al servizio attivo e un aiuto istruttore di arti marziali (una cintura nera di karate chiamato a tenere lezioni di difesa personale) è terminato nel peggiore dei modi. Teatro dell'accaduto il palazzetto di Muggiò, dove 20 agenti stanno svolgendo le lezioni del corso regionale Iref per entrare in servizio. Al termine del corso uno degli allievi, un 28enne, a seguito di un diverbio, è stato colpito al volto dall'insegnante. Il giovane è terminato al pronto soccorso con il naso malconcio e una prognosi di 20 giorni. Il karateka allontanato dal corso.
Il sindacato ha già contattato il settore legale per valutare se agire nei confronti dell'istruttore: «Si tratta di un episodio grave - ha commentato Salvatore Maisto, delegato Uil dei vigili - sul quale abbiamo chiesto un'inchiesta dettagliata».
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