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Data di pubblicazione: 24 novembre 2004

Schio. "Così si vince la criminalità"

Il Giornale di Vicenza
Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste
«Abbiamo bisogno di una sempre più continua collaborazione tra le strutture statali e i corpi di polizia municipale per un’efficace lotta alla criminalità e per assicurare migliori condizioni di sicurezza al cittadino. Che, condizionato anche da mille piccoli disagi, dalle buche sulla strada alla siringa abbandonata, si convince di non vivere bene. E ancora, del massimo sforzo da parte degli operatori della polizia locale da un lato e delle amministrazioni locali dall’altro per ottimizzare l’impegno con una presenza qualificata e costante e un’adeguata formazione del personale». Collaborazione che a Schio, in particolare, sta dando buoni frutti.
È la ricetta anti-criminalità illustrata dal prefetto Angelo Tranfaglia, ospite ieri mattina del convegno "Per una città sicura e solidale", organizzato a palazzo Toaldi Capra da Cgil di Vicenza, Cgil Funzione pubblica e Cgil Silp. Un incontro nel quale si sono mescolati temi generali e riferimenti alla realtà locale. A partire dall’intervento del comandante del Consorzio di polizia municipale Alto Vicentino Angelo Scarabino, che ha spiegato con quali servizi, a cominciare dalle pattuglie appiedate e dai controlli nei quartieri, gli agenti cerchino di essere il più vicino possibile ai cittadini. Concetti espressi anche dal presidente del Consorzio Girolamo Covallero che, parafrasando il titolo del convegno, ha insistito sulla solidarietà realizzata sia tra i Comuni consorziati sia tra polizia municipale e forze dell’ordine. «La collaborazione tra Consorzio e stazione dei carabinieri -ha ribadito il sindaco Luigi Dalla Via-, ha dato molti frutti, nel rispetto dei ruoli di ciascuno. Il Comune monitora la situazione anche attraverso strumenti quali indagini di vittimizzazione o l’utilizzo di telecamere in centro, sistema che va usato con delicatezza ma che è molto utile. L’impegno è di gestire l’immigrazione attraverso una politica di integrazione sociale. Evitando atteggiamenti opposti quali razzismo e buonismo».
Assai più netto, a proposito, il giudizio del presidente del consiglio comunale di Thiene, Riccardo D’Angelo: «Bisogna evitare che gli stranieri s’impossessino dei nostri quartieri, creando malessere sociale».
Ma è stato l’unico intervento dal pubblico ad alzare i toni, quando Mario Converio, noto scultore scledense, ha puntato il dito contro lo spostamento del campo nomadi della famiglia Helt da un’area ad un’altra della zona industriale. «Pazzesco spendere 40 mila euro per gente che gira in Mercedes: sono 50 anni che lavoro e non ho mai potuto permettermene una. E dove sono le forze dell’ordine quando c’è veramente bisogno? Io le ho viste numerose solamente quando è passato il Giro d’Italia, per la manifestazione dell’Eccidio, quando è venuto Bertinotti. E gli altri giorni? Certo, quando c’è da fare la multa dietro la curva all’operaio che va al lavoro. Peccato che questo convegno non sia di sera, sarebbero venuti in tanti a lamentarsi dei loro problemi con la criminalità».
L’acceso intervento di Converio non ha ricevuto risposte da parte dei presenti. Le tematiche generali, con il coordinamento dal segretario della Cgil di Vicenza Danilo Andriollo, sono state invece sviscerate dal segretario nazionale Fp-Cgil Giovanni Pagliarini, dal coordinatore nazionale Fp-Cgil per la polizia locale Gennaro Martinelli, dal segretario generale Fp-Cgil di Vicenza Sergio Merendino, da Paolo Masia della segreteria generale Silp e da Michele Gentile del dipartimento nazionale delle politiche di sicurezza della Cgil. Fosco il quadro descritto, dure le critiche all’operato del Governo.
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