Forlì. Bocciati 4 aspiranti ispettori su 5

Su cinque ne sono stati bocciati quattro. La “brutta figura” è stata rimediata dagli assistenti scelti della Polizia municipale di Forlì aventi anche la qualifica di ufficiale di Polizia giudiziaria, aspiranti ispettori. Al concorso interno bandito per undici posti, c’erano soltanto sette poliziotti ad avere i requisiti per partecipare. Di questi, però, solo cinque hanno provato a sostenere l’esame. Sarebbero diventati “ispettori”, ma quattro non ce l’hanno fatta. Bocciati dalla commissione di cui facevano parte Luigi Monti, attuale coordinatore della direzione operativa, Alessandro La Forgia, dirigente del settore personale e risorse umane e Francesca Romagnoli. In una situazione come quella del comando forlivese di Polizia municipale, l’esito del concorso è solo una nota di colore. Nella sede di corso della Repubblica manca, infatti, il comandante. Non è stato ancora nominato, da quando, nel gennaio scorso l’allora numero uno dei Vigili urbani Ugo Terracciano, lasciò l’incarico forlivese per prendere il comando a Parma. Dopo questa mossa, l’allora sindaco Franco Rusticali conferì al dirigente Luigi Monti, l’incarico ad interim della direzione del servizio vigilanza - Polizia Municipale di Forlì. L’incarico doveva essere provvisorio fino alla scadenza del mandato amministrativo dello stesso Rusticali.Ora a distanza di quasi un anno dall’uscita di scena di Terracciano, nessuna nomina è arrivata dal nuovo sindaco Nadia Masini. La situazione sembra di stallo. Fra i papabili ad insediarsi in corso della Repubblica c’è sicuramente l’attuale vicecomandante commissario capo Giorgio Morrone. Il posto è molto ambito, sia per la retribuzione economica, sia per il prestigio. E per questo sarebbero almeno una decina quelli che si sarebbero fatti avanti per la guida. “Siamo l’unico capoluogo di provincia - dice l’ex Ugo Terracciano - in cui il Corpo di Polizia locale non ha un comandante, ed il nostro addirittura è un Corpo intercomunale con Forlimpopoli, Bertinoro e Castrocaro, le strane politiche del personale hanno ridotto, invece che aumentare il numero di agenti e quei pochi corrono per garantire un servizio decente”.