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Data di pubblicazione: 26 maggio 2004

Agropoli piange Luigi Marotta il vigile gentiluomo

Il Mattino
Campania
I fuochi d’artificio hanno annunciato all’intera città la sua morte. Non ha voluto che suonassero le campane a morto, ma ha preferito un suono di festa. Era stato uno dei suoi ultimi desideri: all’uscita della bara dalla chiesa voleva che venissero sparati i fuochi. Perché da sempre il suo sguardo rimaneva rapito dalle loro girandole di luci e colori. Luigi Margiotta, vigile urbano in servizio ad Agropoli, avrebbe compiuto 53 anni fra pochissimi giorni. Dal 1977 prestava servizio nella Polizia Municipale della cittadina cilentana. Una vita non facile, contrassegnata dalle tante preoccupazioni per il suo cuore che non funzionava bene, che lo costringeva a fare controlli frequenti. Poi qualche tempo fa, dopo l’ennesima visita, la terribile notizia: non il cuore, ma un male del tutto inatteso, un cancro, stava consumando la sua vita. Una notizia arrivata quando tutto sembrava andare per il meglio e Luigi, assieme alla sua compagnia, stava ristrutturando la sua abitazione in località Moio alto. A stroncarlo una crisi respiratoria sopraggiunta domenica notte intorno all’una. Il sindaco Antonio Domini, legato da profonda amicizia al vigile, appena avvertito ha raggiunto l’abitazione ed lo ha accompagnato al pronto soccorso. C’era moltissima gente ieri mattina al funerale, stretta attorno ai figli Giovanna e Giuseppe e agli altri familiari del vigile. Il comandante della Polizia municipale Maurizio Crispino e tutti i colleghi di Luigi, in divisa, hanno preso parte alla cerimonia funebre.
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