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Data di pubblicazione: 18 giugno 2004

Tor Bella Monaca, la rivolta dell'illegalità

Il Messaggero
Lazio
Piovevano mattoni, vasi di fiori, barattoli di pelati e di fagioli. Se c’era bisogno d’una altra prova dello scontro esplosivo tra una parte di Tor Bella Monaca e il Comune, è arrivata ieri a fine mattinata: due pattuglie dei vigili urbani dell’VIII Gruppo, gli stessi che da mesi combattono una durissima battaglia contro gli ambulanti abusivi e gli occupanti fuorilegge delle case popolari della zona, sono state assalite in largo Mengaroni da una trentina di persone al grido di «guardie infami». Dalle finestre dei palazzi, veniva giù di tutto. Un’agente della Polizia Municipale, colpita alla testa e ad una gamba dagli oggetti, è stata medicata al pronto soccorso del Villa Irma. Giuseppe Celli, 60 anni, dello Sdi, presidente dell’VIII Municipio, parla di «situazione preoccupante» e di «mascalzoni». «Probabilmente dice questa è la reazione di chi pensa di poter fare da padrone nelle case del Comune». Celli e il colonnello Antonio Di Maggio, comandante dell’VIII Gruppo dei vigili, nei giorni scorsi hanno fatto circolare un volantino che punta a stanare gli illegali. I cittadini in regola vengono invitati a denunciare chi occupa abusivamente gli immobili dell’amministrazione: in via Mengaroni, via Quaglia, via Aspertini, via dell’Archeologia. C’è un numero di telefono e le denunce anonime pare stanno fioccando. La due pattuglie attaccate erano state chiamate da alcuni cittadini che avevano notato, davanti alle case del Comune di largo Mengaroni, «alcune auto probabilmente rubate». Gli agenti della “Gamma 35” e della “Puma 84”, poi riempite di ammaccature, stavano controllando le targhe delle macchine quando è scattata la sassaiola. Hanno chiesto rinforzi via radio e dal comando sono arrivate, a sirene spiegate, altre sei macchine, con il comandante Di Maggio e il suo vice. A quel punto una trentina di persone, mentre seguitavano i lanci, sono uscite da una sala-ritrovo e si sono avvicinate minacciosamente alle vetture della Municipale. I vigili hanno estratto le pistole e l’“assalto” è rientrato. Il gabinetto del sindaco Veltroni è stato costantemente informato della vicenda. «Siamo consapevoli dice il Campidoglio che c’è una situazione difficile. Alla vigilessa ferita va tutta la nostra solidarietà». La temperatura, nella parte più “riottosa” di Tor Bella Monaca, è incandescente. E i vigili urbani, che sono il braccio dell’amministrazione nel tentativo di ripristinare la legalità, sono in prima linea. Ma gli abusivi, evidentemente, non tollerano intromissioni. Tanto che il comandante dell’VIII Gruppo, Di Maggio, si è “beccato” due denunce. Tempo fa aveva sgomberato, alla testa dei suoi, la sala del consiglio municipale assediata dagli ambulanti abusivi e alcuni appartamenti del Comune occupati da persone senza titolo. Gli uni e gli altri ora lo accusano, attraverso i loro avvocati, di “abuso di potere” e la magistratura (per atto dovuto) ha aperto un’inchiesta. «Qui dice Gabriele Di Bella, 38 anni, segretario romano del Sulpm (Sindacato unitario polizia municipale) siamo di fronte a gruppi illegali che si organizzano contro di noi. Vorremmo sapere cosa sta facendo il Comune, che non ci garantisce neppure l’assistenza giuridica prevista dal Regolamento». Denunce, assalti, sassaiole. E, sullo sfondo, l’indagine su quattro impiegati dell’VIII sospettati di aver preso tangenti sulle ristrutturazioni nelle case comunali. Un intreccio torbido. «Ci sono azioni orchestrate contro i vigili sostiene di Bella Ma non abbiamo alcuna intenzione di fare i bersagli umani. Siamo a Roma. Mica a Baghdad!».
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