Data di pubblicazione:
27 maggio 2004
Pesaro. L'avvocato delle 500 multe "perse"
Fonte:
Il Messaggero
Regione:
Marche
E’ uno degli avvocati più in vista della città e ha battuto un singolare record. Non quello delle cause vinte o perse ma quello delle multe: ben 500. Per un valore di circa 15 mila euro. Convinto, probabilmente, di far cadere in “prescrizione” le procedure legate al recupero crediti da parte della società di riscossione tributi, il notissimo avvocato Roberto Brunelli, ha accumulato talmente tante multe da entrare nel guinness dei primati degli automobilisti “morosi” di Pesaro e provincia. Ha cercato di di sfuggire al “pugno duro della legge” ignorando le continue sollecitazioni di pagamento da parte della Serit (oggi diventata Marche Riscossioni), poi, di fronte all’intervento diretto della società di riscossione tributi sollecitato dala polizia municipale alla fine ha ceduto come qualsiasi altro mortale. Rischiava il pignoramento di computer o qualsiasi altra attrezzatura dello studio legale. Il giorno dopo era già agli sportelli di via Diaz a concordare il pagamento. «Ho versato tutto il dovuto - ha ammesso Brunelli sorridendo - Sono uscito dal tunnel. Nessuno potrà dire che ho ricevuto favoritismi. Ma è stato un calvario. Solo ieri ho gettato via dal cassetto almeno duecento bollettini. Tutti divieti di sosta. I soldi delle multe vengono utilizzati per costruire parcheggi. Ebbene, io ho sicuramente contribuito a realizzare quello del San Decenzio. Un pezzetto porta il mio nome. Potrebbero intitolarmelo». Da gennaio la nuova prassi adottata da Marche Riscossioni sta dimostrando di funzionare davvero. Fino ad oggi sono 5 le auto che a Pesaro sono state sottoposte prima a fermo amministrativo, poi sequestrate e messe all’asta. Non sono molte ma è un buon inizio visto che fino ad oggi nessun automobilista era mai rimasto a piedi per non aver pagato le contravvenzioni e che in breve tempo verranno inviati 15.000 avvisi di fermo amministrativo ad altrettanti debitori per multe non pagate. Quando arriva l’avviso ci sono 20 giorni di tempo per mettersi in regola, trascorsi i quali Marche Riscossioni può agire per il rinvenimento del veicolo e il conseguente sequestro. Il sequestro può essere diretto o conseguente alla segnalazione delle forze dell’ordine, dopo aver individuato su strada macchine sottoposte a fermo amministrativo e che, per questo, non avrebbero potuto circolare. Il fermo amministrativo non è un pignoramento ma una nuova misura di tipo cautelare che comporta la perdita delle garanzie assicurative e il sequestro del mezzo. Marche Riscossioni può disporre il fermo senza alcun controllo da parte della autorità della pubblica amministrazione ma ordinando semplicemente al Pra di trascrivere il provvedimento. Operazione che viene attivata attraverso una comunicazione per via telematica. E’ possibile, tuttavia, opporsi alla procedura facendo ricorso al giudice così come è possibile accertare la regolarità delle procedure adottate dall’esattore chiedendo chiarimenti direttamente agli uffici di Marche Riscossioni in via Diaz 10 o telefonando allo 0721/3891. Esistono, inoltre, dei beni cosiddetti “impignorabili” perchè considerati «veicoli strumentali adibiti per le attività lavorative». E’ il caso dei taxi o delle auto dei rappresentanti di commercio. «Ciò però non vuol dire che a certe categorie è permesso non pagare le multe - ha detto il vice direttore di Marche Riscossioni, Roberto Boccarossa - vuol dire solo che esistono delle rare eccezioni alla normativa in base alle quali è possibile prendere provvedimenti diversi a seconda dai casi».
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