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Data di pubblicazione: 31 marzo 2004

Roma. I vigili controlleranno la sicurezza dei pullman

Corriere della Sera
Lazio
I vigili urbani di Roma, ieri mattina, non hanno ricevuto richieste d’intervento dall’istituto Cattaneo: sono molti i dirigenti scolastici che, rispondendo all’invito di una circolare ministeriale, convocano la polizia municipale per il controllo delle norme di sicurezza del pullman sul quale viaggeranno gli studenti in gita. La pattuglia arriva, «verifica il funzionamento delle luci, dei freni, controlla lo stato di usura delle gomme - spiega il comandante del gruppo preposto, Carlo Buttarelli - prende visione dei documenti e, se qualcosa non è in regola, interviene». A volte, impedisce al pullman della gita di partire. Chiedere l’intervento dei vigili non è un obbligo di legge, «ma è una delle precauzioni fondamentali - dice il presidente dell’Unione italiana genitori, Donatella Poselli - prima di lasciar partire i nostri figli per una gita». Le insidie, aggiunge, non mancano. E in un periodo come questo, nel quale le gite si susseguono, è bene fare attenzione a tutto. «A esempio, non bisogna fidarsi delle offerte troppo vantaggiose: le ditte che propongono il noleggio dei pullman a prezzi molto scontati possono nascondere insufficienze tecniche». Donatella Poselli non si riferisce alla tragedia romana, ma «a ciò che è necessario per mandare i ragazzi in gita in condizioni di sicurezza, come previsto dalla circolare del 1992». A ciò che sarebbe necessario. «Il contratto di viaggio stipulato con la ditta di autonoleggio - spiega - prevede i chilometri da percorrere, le assicurazioni, la messa in sicurezza del mezzo. Ma servono anche garanzie sui conducenti. Purtroppo l’inesperienza può giocare un ruolo decisivo». E la stanchezza, anche. Almeno a sentire il sindacalista Filt-Cgil, Remo D’Acquino: «Gli autisti delle ditte private sono sottoposti a turni massacranti. I sindacati hanno avanzato la richiesta di mettere un limite minimo e massimo per il servizio. Invece ora capita che le ore da recuperare si sommino a quelle quotidiane». Secondo D’Acquino, non mancano le truffe: «Se vengono fermati dalla polizia, i conducenti devono mostrare i dischi orari della settimana precedente. Ma i controlli si aggirano: basta una dichiarazione con la quale la ditta afferma che nei giorni precedenti il conducente era in ferie. Così lui non mostra i dischi alla polizia e il pullman riparte».
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