Data di pubblicazione:
19 novembre 2001
Pistola ai vigili. Un business da quindici miliardi
Fonte:
Il Messaggero
Regione:
Lazio
Dare la pistola ai Vigili Urbani? Al Comune di Roma costerebbe almeno 15 miliardi tra indennità, acquisto delle armi e formazione del personale. Un mucchio di soldi che finirebbe in gran parte nelle tasche dei vigili. Come sanno bene, d'altronde, gli uomini della polizia provinciale, che già da tre anni hanno tutti in dotazione un'arma di servizio. Una responsabilità che frutta un bonus di 130 mila lire al mese sullo stipendio, per un totale di un milione e 560 mila lire l'anno. Attualmente il corpo dei Vigili Urbani conta 6.495 uomini, di cui solo un migliaio già dotati della pistola di ordinanza. Per tutti gli altri, come chiesto dalle organizzazioni sindacali, il Comune dovrebbe comprare le armi e poi organizzare dei corsi di formazione all'uso delle pistole. Oltre che corrispondere l'indennità prevista dalla legge. Ed è proprio questa voce, che finirebbe in maniera strutturale sul bilancio dell'amministrazione capitolina, a pesare non poco sulla scelta di dotare o meno i vigili delle armi. A conti fatti, visto che già un migliaio di poliziotti municipali dispongono dell'arma e quindi della relativa indennità, si tratterebbe di aggiungere 130 mila lire al mese sulla busta paga di circa 5.500 vigili. Per un totale di 8 miliardi e 600 milioni l'anno. Se a tutto questo si aggiungono le considerazioni sui pericoli a cui sono esposti giornalmente i vigili (o perlomeno quelli che stanno effettivamente sulla strada), diventa così comprensibile la battaglia dei sindacati della Polizia Municipale per ottenere fodero, cartucce e pistola. Se si deciderà di armare i vigili, il Comune dovrà provvedere a organizzare dei corsi di formazione. E spiegare a più di 5.500 poliziotti municipali come si carica un'arma, come si fa la manutenzione e come la si deve utilizzare, costa parecchio. Almeno un paio di miliardi di lire (ma in questo caso la cifra può variare molto, a seconda del livello dei corsi che l'amministrazione vorrà predisporre). L'elenco delle spese non finisce però qui. Il corpo della Polizia Municipale dovrà comprare, infatti, oltre 5 mila rivoltelle. Anche in questo caso i costi variano da modello a modello. Ma le pistole più diffuse tra i corpi di Polizia Municipale in Italia costano poco più di mezzo milione ciascuna. La casa produttrica più nota è la Beretta di Brescia. Con una maxi gara e strappando il migliore ribasso, difficilmente si riuscirà a spendere meno di 2 miliardi e 800 milioni. Ai quali bisognerà aggiungere diverse centinaia di milioni l'anno per le munizioni, che vanno cambiate dopo qualche tempo per evitare pericolosi inconvenienti al momento dell'uso dell'arma.
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