giovedì, 17 aprile 2025
spinner
Data di pubblicazione: 02 January 2025
Data di riferimento: 02 January 2025

Codice appalti

AGGIORNAMENTO DEL 02/01/2025

Con il decreto correttivo, dal 01/01/2025 viene modificato l'art. 49 sulla rotazione degli affidamenti nei contratti sottosoglia, con la modifica della deroga al principio di rotazione degli affidamenti nei contratti sottosoglia, che vieta di affidare o aggiudicare un appalto al contraente uscente nel caso in cui due consecutivi affidamenti abbiano ad oggetto una commessa rientrante nello stesso settore merceologico, oppure nella stessa categoria di opere, oppure nello stesso settore di servizi. Fino al 31/12/2024 il comma 4 disponeva che:

"In casi motivati con riferimento alla struttura del mercato e alla effettiva assenza di alternative, nonché di accurata esecuzione del precedente contratto, il contraente uscente può essere reinvitato o essere individuato quale affidatario diretto.".

Dal 01/01/2025, all'articolo 49 del decreto legislativo n. 36 del 31 marzo 2023 il comma 4 è sostituito dal seguente:

«4. In casi motivati, con riferimento alla struttura del mercato e alla effettiva assenza di alternative, previa verifica dell'accurata esecuzione del precedente contratto nonché della qualità della prestazione resa, il contraente uscente può essere reinvitato o essere individuato quale affidatario diretto.».

Pertanto, la deroga prevista dal comma 4 viene riformulata aggiungendo il requisito della previa verifica della qualità della prestazione resa oltre che dell'accurata esecuzione del precedente contratto.

(Enrico Santi)

 

 

AGGIORNAMENTO DEL 01/01/2025

Sulla Gazzetta Ufficiale del 31/12/2024 - Suppl. Ord. n. 45 - è stato pubblicato il decreto legislativo n. 209 del 31/12/2024, recante "Disposizioni integrative e correttive al codice dei contratti pubblici, di cui al decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36", in vigore dal 31/12/2024, con oepratività delle norme dal 01/01/2025.

IN ALLEGATO il testo ufficiale del decreto legislativo.

 

 

AGGIORNAMENTO DEL 12/12/2024

Primo via libera della 4° commissione del Senato allo schema di decreto legislativo recante “Disposizioni integrative e correttive al codice dei contratti pubblici di cui al decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36”.

Il vigente articolo 49 del Codice disciplina il principio di rotazione degli affidamenti nei contratti sottosoglia, con il divieto di affidare o aggiudicare un appalto al contraente uscente nel caso in cui due consecutivi affidamenti abbiano ad oggetto una commessa rientrante nello stesso settore merceologico, oppure nella stessa categoria di opere, oppure nello stesso settore di servizi; la norma è intesa nel senso logico di imporre il rispetto del principio di rotazione già nella fase di invito degli operatori di gara, nel caso di procedure ristrette.

Lo schema di decreto riformula la deroga per quanto concerne la previa verifica dell’accurata esecuzione del precedente contratto da parte dell’esecutore, nonché della qualità della prestazione resa.

(Enrico Santi)

IN ALLEGATO il dossier di Camera e Senato. 

 

 

AGGIORNAMENTO DEL 30/10/2024

Codice Appalti: le novità previste dal decreto correttivo

(Luca Leccisotti)

 

Il recente via libera del Consiglio dei Ministri al decreto correttivo del Codice degli Appalti segna un’importante evoluzione nelle normative che regolano i contratti pubblici. Il provvedimento nasce da una consultazione promossa dal Ministero delle Infrastrutture, che ha coinvolto numerosi operatori del settore pubblico e privato. Il correttivo, suddiviso in dodici punti principali, affronta una vasta gamma di tematiche, dall’equo compenso alla digitalizzazione, introducendo modifiche destinate a semplificare le procedure e a favorire una maggiore trasparenza e competitività nel settore.

 1. Equo compenso e garanzie economiche

Tra le novità più significative, il correttivo introduce meccanismi per garantire un equo compenso negli affidamenti pubblici. Per le procedure di gara, è stato fissato un limite al ribasso economico consentito, mentre per gli affidamenti diretti è garantito un compenso minimo pari all'80% del corrispettivo previsto. Queste misure mirano a prevenire l’erosione dei margini operativi delle imprese, assicurando sostenibilità economica nei progetti e proteggendo le PMI da offerte troppo al ribasso.

 2. Nuove tutele lavoristiche

Il decreto corregge alcuni aspetti controversi legati all’applicazione dei contratti collettivi nazionali (CCNL), stabilendo che la scelta del contratto applicabile sia chiara e univoca nel bando di gara. Sono state introdotte linee guida per facilitare il calcolo dell’equipollenza tra contratti in caso di ricorso a un CCNL diverso da quello proposto dalla stazione appaltante. Questa misura garantisce l'uniformità delle tutele dei lavoratori, in linea con i principi di giustizia sociale e con il diritto dei lavoratori a condizioni contrattuali adeguate.

 3. Revisione prezzi per una maggiore stabilità

Il correttivo chiarisce il rapporto tra la revisione prezzi e il principio dell’equilibrio contrattuale. Attraverso un nuovo allegato, il decreto introduce norme uniformi per l'applicazione delle clausole di revisione dei prezzi, stabilendo tempi certi per l’adeguamento nei settori dei lavori, dei servizi e delle forniture. La misura è stata concepita per garantire una maggiore stabilità dei prezzi contrattuali, riducendo le incertezze economiche a carico delle imprese.

 4. Incentivi ai RUP: una nuova estensione

Un altro punto cruciale riguarda gli incentivi tecnici ai Responsabili Unici del Procedimento (RUP). Il correttivo estende tali incentivi anche ai dirigenti, eliminando le restrizioni precedenti e rendendo più attrattivo il ruolo del RUP. L’obiettivo è aumentare la competenza e l’efficienza nel monitoraggio dei progetti, assicurando una gestione più rigorosa delle risorse e delle attività di controllo tecnico.

 5. Razionalizzazione della disciplina sui consorzi

Il decreto introduce una maggiore omogeneità nella disciplina dei consorzi, favorendo la competitività e riducendo le possibili distorsioni nelle gare pubbliche. La misura è finalizzata a creare condizioni uniformi tra i vari consorzi, facilitando l’accesso delle piccole e medie imprese e promuovendo un mercato più equo e accessibile.

 6. Maggiore accesso per le PMI

Per incoraggiare la partecipazione delle PMI, il correttivo introduce contratti riservati sotto la soglia europea, oltre a una quota del 20% di subappalto dedicato. Questa disposizione rappresenta un’apertura importante per le piccole e medie imprese, che potranno così competere per gli appalti pubblici in condizioni di maggiore equilibrio e con specifiche tutele.

 7. Finanza di progetto

Il correttivo conferma il meccanismo di prelazione per i promotori di progetti finanziati in modalità partenariato pubblico-privato, organizzando le gare in due fasi per garantire trasparenza e competitività. La finanza di progetto è considerata un meccanismo strategico per incentivare gli investimenti privati nel settore pubblico, assicurando che i progetti di infrastrutture siano realizzati con il contributo di capitale e competenze privati.

 8. Garanzie fideiussorie semplificate

Una delle novità del correttivo riguarda le garanzie fideiussorie: il decreto semplifica le procedure di accesso al credito per le imprese che partecipano agli appalti, agevolando l’ottenimento delle garanzie necessarie e riducendo i costi finanziari a carico delle aziende. Questa misura mira a rendere le procedure di affidamento più agevoli e sostenibili per le imprese, promuovendo una maggiore partecipazione di operatori economici.

 9. Rafforzamento delle premialità e tipizzazione delle varianti

Nel tentativo di accelerare i tempi di esecuzione delle opere, il correttivo introduce un sistema di premialità e penali per incoraggiare il rispetto dei tempi previsti nei contratti. Inoltre, viene tipizzata la gestione delle varianti in corso d’opera, per garantire una maggiore chiarezza nelle modifiche contrattuali e ridurre il contenzioso. Questa previsione è importante per assicurare stabilità nelle fasi di realizzazione dei progetti, limitando il rischio di rallentamenti e contestazioni.

 10. Il Collegio Consultivo Tecnico (CCT)

Il decreto promuove il Collegio Consultivo Tecnico (CCT) come strumento per prevenire le controversie in fase esecutiva, limitandone però i costi. Il CCT avrà anche la facoltà di emettere lodi contrattuali, rendendo la gestione delle contestazioni più rapida e meno onerosa. Si tratta di una misura che potrà dare un notevole impulso alla risoluzione delle dispute, migliorando la relazione tra stazione appaltante e operatore economico.

 11. Progettazione digitale obbligatoria sopra i 2 milioni

A partire dal 1° gennaio 2025, la progettazione digitale diventa obbligatoria per gli appalti superiori a 2 milioni di euro. Questa soglia, precedentemente fissata a 1 milione, intende incentivare l'adozione di tecnologie avanzate, migliorando la precisione e la trasparenza nei processi di progettazione e contribuendo a una più efficiente gestione dei dati progettuali.

 12. Qualificazione delle stazioni appaltanti

Il correttivo introduce incentivi alla qualificazione delle stazioni appaltanti, aprendo il sistema anche a soggetti non qualificati. La qualificazione sarà promossa attraverso incentivi alla formazione e alla specializzazione, facilitando l’accreditamento delle stazioni appaltanti meno esperte e supportando una gestione più competente e consapevole dei processi di affidamento e realizzazione delle opere.

 Conclusioni: una riforma per una maggiore efficienza e trasparenza

Il correttivo al Codice degli Appalti rappresenta un passo avanti verso un sistema più efficiente, accessibile e trasparente per gli operatori pubblici e privati. Ogni misura introdotta ha l’obiettivo di snellire le procedure, ridurre le disparità e incentivare l’adozione di pratiche virtuose nel settore degli appalti pubblici. In un contesto economico in cui gli investimenti pubblici sono cruciali per la crescita, queste modifiche si propongono di migliorare l’attrattività del mercato e di garantire una migliore gestione delle risorse pubbliche, tutelando al contempo la competitività e la sostenibilità del sistema.

 

(www.poliziamunicipale.it - riproduzione riservata)

3,9 MB
311,8 kB
Articoli simili