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Data di pubblicazione: 17 agosto 2017

Abusivi in spiaggia, la rivolta di Ferragosto

Il Giornale d'Italia
Veneto

Playa Punta Canna, bagnino Gianni Scarpa, epicentro dell’indignazione molto radical chic, è a Chioggia. Una manciata di ombrelloni colorati e si è a Sottomarina, dove invece è andato in scena il Ferragosto della vergogna, senza però che vi siano can-can mediatici e moniti delle più alte cariche dello Stato. Qui le cariche sono state invece necessarie per disperdere una massa di venditori abusivi che, non contenta di essere richiamata ai valori della legalità – che evidentemente valgono per pochissimi – ha pure dato vita ad una rivolta tra famiglie che chiedevano solo un po’ di sole e mare per salutare l’estate.

Durante un'operazione antiabusivi, le forze dell'ordine sono state affrontate da decine di venditori stranieri inferociti. Il comandante della compagnia carabinieri di Chioggia, Maggiore Andrea Mattei è rimasto ferito dopo che un abusivo lo ha preso per il collo. Cinque militari sono intervenuti in soccorso del Maggiore che è stato poi trasportato all’ospedale di Chioggia: i medici gli hanno stilato una prognosi di un mese. Ma anche lo stesso venditore abusivo, poverino, ha accusato un malore ed è stato ricoverato al pronto soccorso dell'ospedale di Chioggia. “Curato”, è stato arrestato: è un 32enne pluripregiudicato, senegalese come la stragrande maggioranza dei suoi colleghi.

Italiani e turisti in spiaggia non hanno trovato particolare disagio nello schierarsi a favore di ordine, disciplina ed educazione, gli odiosi valori scritti sui cartelli che hanno fatto guadagnare a Gianni Scarpa un’indagine per apologia di reato. Il blitz delle forze dell'ordine è stato accolto con applausi dalle centinaia di persone presenti sulla spiaggia, avvenuto all'altezza del bagno Marina Sirenella. Il gruppo di senegalesi aveva anche, a un certo punto, cercato lo scontro con alcuni bagnanti, ma le forze dell'ordine hanno riportato la calma prima che la miccia si accendesse.

L'operazione ha permesso, per la cronaca, di sequestrare 4330 oggetti in vendita quasi tutti contraffatti.

Il giorno dopo, è tempo di reazioni anche dal mondo politico. "E' proprio ora di finirla: chi delinque deve essere punito, è ora di smetterla di fare i perbenisti", ha tuonato il presidente del Veneto Luca Zaia. "I delinquenti se ne stiano ben chiusi in galera”, dice Zaia, “credo che la misura sia colma. Non mi si venga a parlare di tolleranza". Il governatore, che porge gli auguri di pronta guarigione al maggiore del carabinieri rimasto ferito, chiede che "il Governo faccia la sua parte e il parlamento ci metta a disposizioni leggi sicure e pene più severe.

L'amministrazione comunale ringrazia tutte le forze dell'ordine per l'impegno profuso ed augura una pronta guarigione al maggiore Mattei. Nell'operazione sono intervenuti in prima persona anche il comandante della polizia locale Michele Tiozzo e il vice comandante Francesca Telloli. "Sappiamo che il fenomeno non è stato debellato ma finalmente è stata effettuata una maxi operazione di sgombero che ha dato un chiaro e deciso segnale di indirizzo politico della volontà dell'amministrazione", spiegano il vicesindaco Marco Veronese e il presidente del consiglio comunale Endri Bullo, "I nostri solleciti sono stati accolti e ringraziamo le forze dell'ordine e la polizia locale per l'impegno dimostrato. Ci auguriamo di riuscire a mettere in campo più spesso azioni come questa".

 

Fonte: Il Giornale d'Italia

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