Data di pubblicazione:
16 febbraio 2009
Viaggio nei Comandi d'Italia: Palmi
Fonte:
poliziamunicipale.it
Regione:
Calabria
Palmi è il più popoloso Comune della provincia di Reggio Calabria dopo il capoluogo, ed è interessata da importanti snodi viari. Al comando del Corpo di Polizia Municipale locale c'è il Maggiore Franesco Managò, che ci guiderà alla scoperta della sua realtà.
Come detto Palmi è snodo importante a livello viario. Quanta parte delle vostre risorse, anche umane, è impiegata nel controllo stradale?
Il controllo stradale, per come organizzato nella nuova strutturazione del Corpo data dal nuovo Regolamento di Polizia Municipale, è demandato alla Unità Operativa nr.1 di Polizia Stradale che conta un Tenente Responsabile e 12 unità tra graduati ed agenti.
Per venire incontro a tutte le esigenze, su quali mezzi e su quanti uomini può contare? Ritiene tale dotazione sufficiente?
I mezzi di cui il Corpo è già dotato e dei quali si sta dotando sono assolutamente idonei. Il Corpo dispone attualmente di quattro autoradio (Alfa 159, due Fiat Punto, Fiat Stilo) una Unità Mobile (Opel Vivaro), una Fiat Panda "civetta", cioè senza colori d'istituto ed è in itinere l'acquisto di due motocicli enduro classe 600. Oltre a ciò ci si sta dotando di autovelox ed etilometro per i servizi di polizia stradale. Per quanto concerne l'organico esso non può considerarsi sufficiente per la realtà della città che è popolosa, con un territorio molto esteso ed a preminente vocazione turistica. Essa necessiterebbe almeno di 15 unità in più.
La Polizia Municipale di Palmi, però, recentemente si è resa protagonista di importantissime operazioni di Polizia Giudiziaria. Ce ne vuole parlare?
In una realtà difficile non si può restare indifferenti alle esigenze di tutela della collettività. E' qui che occorre attrezzarsi per fronteggiare ogni tipo di situazione dimostrando le capacità e la volontà che ci contraddistinguono. In questa direzione questo Comando, in un mese, ha messo a segno due importantissimi risultati frutto di intenso lavoro e cioè l'arresto di un pericoloso ricercato e un'operazione antidroga memorabile che ha portato all'arresto di 3 pregiudicati e al sequestro di 1,00 Kg di marijuana, di armi bianche e di denaro provento dello spaccio. Non possiamo circoscrivere il nostro ruolo al controllo della circolazione, come molti politicanti forse vorrebbero, ma dobbiamo entrare a pieno titolo tra le Forze di Polizia perché ne abbiamo le capacità e, in più degli altri, abbiamo una maggiore conoscenza del territorio e percezione delle esigenze della gente.
Quanto è importante, in un territorio come quello di Palmi, la collaborazione con le altre Forze di Polizia, così brillantemente messa in mostra nelle operazioni da lei descritte?
E' assolutamente fondamentale. La maturità e professionalità dimostrata dai Dirigenti delle FF.OO. che operano in questo territorio è stata encomiabile. Con entusiasmo hanno fornito ogni supporto del quale avevamo bisogno. Teniamo anche conto che noi, come Polizia locale, partiamo da alcuni handicapp normativi di fondo. Il più elementare ci deriva dalla legge 121/81 che non ci annovera tra le Forze di Polizia e ci taglia le gambe in diversi settori. Noi non accediamo ad esempio alla Banca Dati al pari della altra FF.OO. avendo una limitazione nella consultazione e alimentazione di alcuni schedari fondamentali quali il "COPE" che consente di conoscere se un soggetto sottoposto al controllo è gravato da pregiudizi penali e di polizia o addirittura colpito da ordine di cattura o misura cautelare. Inutile soffermarsi oltre sulla discriminazione palese che affligge i nostri Corpi di P.L.. Queste operazioni che abbiamo condotto, in sinergia con le FF.OO. statali, sono la dimostrazione palese che valorizzare le P.L. e dargli dignità giova a tutto il paese e che l'intelligenza e la professionalità di chi indossa un'uniforme, sia essa locale o statale, supera di gran lunga l'ottusità di alcuni settori della politica.
Andando sulla stretta attualità, le pagine di tutti i giornali sono piene della vicenda riguardante le irregolarità inerenti ad alcuni apparecchi per il rilevamento automatico delle infrazioni. Anche sul vostro territorio sono impiegati apparecchi similari? Che idea si è fatto della vicenda?
No, noi non abbiamo mai adoperato il famoso controllo semaforico "T-Red". Ritengo che tutta l'operazione si risolverà favorevolmente per quel che concerne i colleghi Comandanti dei Corpi di P.L. coinvolti. Non conosco i dettagli giudiziari dei singoli casi ma non riesco a comprendere, a parte eventuali illeciti nelle procedure di appalto, quali responsabilità penali possano essere ascritte ai Dirigenti di P.L. a fronte di un irregolare funzionamento delle apparecchiature. Salvo certo che l'apparecchiatura non sia stata tarata o manomessa volontariamente con la correità degli stessi. Le indagini nel prosieguo chiariranno i fatti.
Anche a causa di certe campagne di stampa, al di là delle responsabilità che verranno appurate dalla magistratura, l'immagine della Polizia Locale non ne esce bene. Nella sua esperienza, avverte una certa diffidenza della popolazione verso le divise?
Non credo proprio. L'immagine della P.L. è costantemente attaccata dai media e da alcune categorie di persone o di politici e per un semplice motivo, noi non abbiamo nessuno che ci tutela se non noi stessi. Noi non siamo Polizia di Stato o Arma dei Carabinieri o Guardia di Finanza che nessun organo di stampa o politico si sognerebbe di attaccare o infamare. Noi siamo dei singoli organismi locali facilmente attaccabili. Se lei fosse un capo di Stato e dovesse muovere un attacco militare per espandersi, attaccherebbe l'Italia o la Repubblica di San Marino? E' per questo che occorre fare sentire forte la propria voce a livello nazionale ed è per questo che queste operazioni di polizia dovrebbero avere risalto nazionale, per far vedere che possiamo anche dare qualche lezione nel campo delle investigazioni e del contrasto alla criminalità e che certamente siamo molto più "Polizia" di altre Forze che sono annoverate tra quelle statali.
Qual è la sua posizione sull'armamento della Polizia Municipale e sulla dotazione degli altri strumenti di autodifesa?
Non voglio neppure affrontare l'argomento talmente ritengo la discussione superflua. Noi dobbiamo essere in grado di difenderci come ogni altra Forza di Polizia dello Stato perché abbiamo le medesime funzioni e corriamo, operando su strada, gli stessi rischi. Aggiungo che nelle dotazioni d'armamento dovremo prevedere l'impiego dell'arma lunga (fucile semiautomatico) durante l'attuazione di posti di controllo della circolazione stradale o posti di blocco, al pari degli altri organi di polizia.
Ritiene giusto l'utilizzo dell'Esercito per il presidio del territorio?
Ritengo che sia una cosa inutile e una spesa superflua. Intanto l'esercito non ha la preparazione e la competenza idonea per affrontare situazioni di emergenza in materia di pubblica sicurezza, poi non ha funzioni di polizia giudiziaria e pertanto deve essere comunque affiancato da un agente delle FF.OO.. Sarebbe stato meglio impiegare quei fondi per sbloccare le assunzioni negli Enti locali e riportare in organico quei Corpi che lavorano in condizioni disumane.
Ci parli infine un po' di lei, della sua formazione e delle sue esperienze professionali.
Io vengo da una esperienza nell'Arma dei Carabinieri di oltre 15 anni. Mi sono arruolato nel 1993 ed ho ricoperto, da maresciallo, numerosi incarichi di comando nella struttura territoriale sia in nuclei operativi che in comandi Stazione. L'attaccamento alla mia città e l'affetto per questa uniforme che mio padre ha indossato per oltre 30 anni (era maresciallo dei VV.UU.) mi hanno condotto a mettermi al servizio della mia gente ed a fornire il mio apporto professionale alla Polizia Municipale; spero in un futuro, con il mio lavoro e la mia dedizione, di poter costruire qualcosa di utile per tutte le Polizie locali d'Italia.
Terminiamo il nostro incontro chiedendole di inviare un saluto ai nostri lettori.
E' la vostra una brillante iniziativa che tende a fare conoscere le realtà locali. Nel salutare tutti invito i colleghi ad essere sempre fieri del proprio lavoro e della propria uniforme ed a confidare in un futuro migliore.
Mavino Michele
In allegato l'inserto da collezionare.
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Come detto Palmi è snodo importante a livello viario. Quanta parte delle vostre risorse, anche umane, è impiegata nel controllo stradale?
Il controllo stradale, per come organizzato nella nuova strutturazione del Corpo data dal nuovo Regolamento di Polizia Municipale, è demandato alla Unità Operativa nr.1 di Polizia Stradale che conta un Tenente Responsabile e 12 unità tra graduati ed agenti.
Per venire incontro a tutte le esigenze, su quali mezzi e su quanti uomini può contare? Ritiene tale dotazione sufficiente?
I mezzi di cui il Corpo è già dotato e dei quali si sta dotando sono assolutamente idonei. Il Corpo dispone attualmente di quattro autoradio (Alfa 159, due Fiat Punto, Fiat Stilo) una Unità Mobile (Opel Vivaro), una Fiat Panda "civetta", cioè senza colori d'istituto ed è in itinere l'acquisto di due motocicli enduro classe 600. Oltre a ciò ci si sta dotando di autovelox ed etilometro per i servizi di polizia stradale. Per quanto concerne l'organico esso non può considerarsi sufficiente per la realtà della città che è popolosa, con un territorio molto esteso ed a preminente vocazione turistica. Essa necessiterebbe almeno di 15 unità in più.
La Polizia Municipale di Palmi, però, recentemente si è resa protagonista di importantissime operazioni di Polizia Giudiziaria. Ce ne vuole parlare?
In una realtà difficile non si può restare indifferenti alle esigenze di tutela della collettività. E' qui che occorre attrezzarsi per fronteggiare ogni tipo di situazione dimostrando le capacità e la volontà che ci contraddistinguono. In questa direzione questo Comando, in un mese, ha messo a segno due importantissimi risultati frutto di intenso lavoro e cioè l'arresto di un pericoloso ricercato e un'operazione antidroga memorabile che ha portato all'arresto di 3 pregiudicati e al sequestro di 1,00 Kg di marijuana, di armi bianche e di denaro provento dello spaccio. Non possiamo circoscrivere il nostro ruolo al controllo della circolazione, come molti politicanti forse vorrebbero, ma dobbiamo entrare a pieno titolo tra le Forze di Polizia perché ne abbiamo le capacità e, in più degli altri, abbiamo una maggiore conoscenza del territorio e percezione delle esigenze della gente.
Quanto è importante, in un territorio come quello di Palmi, la collaborazione con le altre Forze di Polizia, così brillantemente messa in mostra nelle operazioni da lei descritte?
E' assolutamente fondamentale. La maturità e professionalità dimostrata dai Dirigenti delle FF.OO. che operano in questo territorio è stata encomiabile. Con entusiasmo hanno fornito ogni supporto del quale avevamo bisogno. Teniamo anche conto che noi, come Polizia locale, partiamo da alcuni handicapp normativi di fondo. Il più elementare ci deriva dalla legge 121/81 che non ci annovera tra le Forze di Polizia e ci taglia le gambe in diversi settori. Noi non accediamo ad esempio alla Banca Dati al pari della altra FF.OO. avendo una limitazione nella consultazione e alimentazione di alcuni schedari fondamentali quali il "COPE" che consente di conoscere se un soggetto sottoposto al controllo è gravato da pregiudizi penali e di polizia o addirittura colpito da ordine di cattura o misura cautelare. Inutile soffermarsi oltre sulla discriminazione palese che affligge i nostri Corpi di P.L.. Queste operazioni che abbiamo condotto, in sinergia con le FF.OO. statali, sono la dimostrazione palese che valorizzare le P.L. e dargli dignità giova a tutto il paese e che l'intelligenza e la professionalità di chi indossa un'uniforme, sia essa locale o statale, supera di gran lunga l'ottusità di alcuni settori della politica.
Andando sulla stretta attualità, le pagine di tutti i giornali sono piene della vicenda riguardante le irregolarità inerenti ad alcuni apparecchi per il rilevamento automatico delle infrazioni. Anche sul vostro territorio sono impiegati apparecchi similari? Che idea si è fatto della vicenda?
No, noi non abbiamo mai adoperato il famoso controllo semaforico "T-Red". Ritengo che tutta l'operazione si risolverà favorevolmente per quel che concerne i colleghi Comandanti dei Corpi di P.L. coinvolti. Non conosco i dettagli giudiziari dei singoli casi ma non riesco a comprendere, a parte eventuali illeciti nelle procedure di appalto, quali responsabilità penali possano essere ascritte ai Dirigenti di P.L. a fronte di un irregolare funzionamento delle apparecchiature. Salvo certo che l'apparecchiatura non sia stata tarata o manomessa volontariamente con la correità degli stessi. Le indagini nel prosieguo chiariranno i fatti.
Anche a causa di certe campagne di stampa, al di là delle responsabilità che verranno appurate dalla magistratura, l'immagine della Polizia Locale non ne esce bene. Nella sua esperienza, avverte una certa diffidenza della popolazione verso le divise?
Non credo proprio. L'immagine della P.L. è costantemente attaccata dai media e da alcune categorie di persone o di politici e per un semplice motivo, noi non abbiamo nessuno che ci tutela se non noi stessi. Noi non siamo Polizia di Stato o Arma dei Carabinieri o Guardia di Finanza che nessun organo di stampa o politico si sognerebbe di attaccare o infamare. Noi siamo dei singoli organismi locali facilmente attaccabili. Se lei fosse un capo di Stato e dovesse muovere un attacco militare per espandersi, attaccherebbe l'Italia o la Repubblica di San Marino? E' per questo che occorre fare sentire forte la propria voce a livello nazionale ed è per questo che queste operazioni di polizia dovrebbero avere risalto nazionale, per far vedere che possiamo anche dare qualche lezione nel campo delle investigazioni e del contrasto alla criminalità e che certamente siamo molto più "Polizia" di altre Forze che sono annoverate tra quelle statali.
Qual è la sua posizione sull'armamento della Polizia Municipale e sulla dotazione degli altri strumenti di autodifesa?
Non voglio neppure affrontare l'argomento talmente ritengo la discussione superflua. Noi dobbiamo essere in grado di difenderci come ogni altra Forza di Polizia dello Stato perché abbiamo le medesime funzioni e corriamo, operando su strada, gli stessi rischi. Aggiungo che nelle dotazioni d'armamento dovremo prevedere l'impiego dell'arma lunga (fucile semiautomatico) durante l'attuazione di posti di controllo della circolazione stradale o posti di blocco, al pari degli altri organi di polizia.
Ritiene giusto l'utilizzo dell'Esercito per il presidio del territorio?
Ritengo che sia una cosa inutile e una spesa superflua. Intanto l'esercito non ha la preparazione e la competenza idonea per affrontare situazioni di emergenza in materia di pubblica sicurezza, poi non ha funzioni di polizia giudiziaria e pertanto deve essere comunque affiancato da un agente delle FF.OO.. Sarebbe stato meglio impiegare quei fondi per sbloccare le assunzioni negli Enti locali e riportare in organico quei Corpi che lavorano in condizioni disumane.
Ci parli infine un po' di lei, della sua formazione e delle sue esperienze professionali.
Io vengo da una esperienza nell'Arma dei Carabinieri di oltre 15 anni. Mi sono arruolato nel 1993 ed ho ricoperto, da maresciallo, numerosi incarichi di comando nella struttura territoriale sia in nuclei operativi che in comandi Stazione. L'attaccamento alla mia città e l'affetto per questa uniforme che mio padre ha indossato per oltre 30 anni (era maresciallo dei VV.UU.) mi hanno condotto a mettermi al servizio della mia gente ed a fornire il mio apporto professionale alla Polizia Municipale; spero in un futuro, con il mio lavoro e la mia dedizione, di poter costruire qualcosa di utile per tutte le Polizie locali d'Italia.
Terminiamo il nostro incontro chiedendole di inviare un saluto ai nostri lettori.
E' la vostra una brillante iniziativa che tende a fare conoscere le realtà locali. Nel salutare tutti invito i colleghi ad essere sempre fieri del proprio lavoro e della propria uniforme ed a confidare in un futuro migliore.
Mavino Michele
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