Parcheggi rosa gratuiti per neo-mamme e donne incinte

I parcheggi italiani si tingono di un nuovo colore: dopo quelli bianchi (per i residenti), quelli blu (a pagamento) e quelli arancioni (per gli invalidi) ecco che arrivano i parcheggi rosa, riservati alle donne incinte o con bambini piccoli.
Alla lista di città che hanno previsto l'allestimento di parcheggi dedicati alle gestanti o alle neo-mamme – tra il 2003 e il 2005 lo hanno fatto i comuni di Aosta, Jesolo, Cantù, Rovigo, Parma, Trani e Barletta e dal 2006 sono presenti anche a Roma – si aggiunge da oggi anche il comune di Quarrata, in provincia di Pisa. Lo ha deciso la Giunta Comunale qualche giorno fa: le postazioni saranno collocate in zone particolari, vicino ad ambulatori, ASL, uffici postali, uffici pubblici, banche e parchi.

La decisione della Giunta, che si inserisce in una politica di protezione e valorizzazione della maternità, non ha solo un valore simbolico, ma un significato pratico, per facilitare la ricerca di un parcheggio e tutte quelle attività connesse alla manovra che, in gravidanza e con figli piccoli al seguito, possono rappresentare un serio problema. Sabrina Sergio Gori, sindaco di Quarrata, si è detta molto soddisfatta dell'iniziativa: "sono convinta che il Comune, in quanto istituzione, abbia per primo il dovere morale di diffondere, anche con uno strumento come questo, il sostegno e la valorizzazione della maternità."

Per usufruire dell'agevolazione, le donne in gravidanza o con bimbi di età inferiore ad un anno, residenti nel Comune di Quarrata, dovranno recarsi presso il Comando di Polizia Municipale, con il certificato di gravidanza o l'autocertificazione di nascita del figlio avente età inferiore ad un anno, una copia della carta di circolazione del veicolo o dei veicoli utilizzati e una copia della patente di guida. Riceveranno così un permesso contrassegnato, il cosiddetto CIT "Contrassegno Identificativo Temporaneo", con il quale potranno parcheggiare gratis nelle aree appositamente individuate per il periodo di un anno dal rilascio del permesso.



Fonte:
Prontoconsumatore