martedì, 6 maggio 2025
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Data di pubblicazione: 18 giugno 2008

Viaggio nei Comandi d'Italia: Uboldo

poliziamunicipale.it
Lombardia
Il Comandante della Polizia Municipale di Uboldo,
Dott. Pietro Cucumile
ci guiderà alla scoperta del suo Comando e del suo Comune, in una località che conta circa 10.000 abitanti in Provincia di Varese



Uboldo è un comune di circa 10.000 abitanti, in provincia di Varese, sede soprattutto di numerose e fiorenti imprese conosciute a livello nazionale, e caratterizzato da una storia antica che affonda le radici nelle dominazioni franche. In questa realtà agisce la Polizia Locale del luogo, il cui Comandante Dott. Pietro Cucumile ci guiderà nel nostro viaggio virtuale.


Come è strutturato l'organigramma e quali sono i mezzi a disposizione degli operatori? Il suo comando agisce all'interno di una Convenzione con altri Comuni, o ne è in previsione una?



L'organigramma del Comune di Uboldo prevede soltanto 4 (quattro) operatori oltre il Responsabile del Servizio. L'Amministrazione sta valutando la possibilità di un adeguamento della dotazione organica teorica prevista in 11 unità sulla base dei parametri individuati dalla deliberazione del Consiglio regionale lombardo pubblica sul B.U.R.L. n° 36 del 6 settembre 1989. Sono a conoscenza che la Regione Lombardia sta rivisitando i parametri necessari a poter individuare le dotazioni organiche, inserendone di nuovi e diversi, quali la vivibilità. L'Amministrazione potrebbe pensare di attendere questo nuovo imminente provvedimento prima di mettere mano ad una riderminazione della dotazione organica della Polizia locale che comunque deve fare i conti con il rispetto del patto di stabilità e del limite di spesa per il personale. Gli operatori operano in piena sicurezza, avendo al seguito l'arma di ordinanza assegnata, oltre al bastone distanziometrico, lo spray "capsicum" con getto balistico e, all'occorrenza, il giubbino antiproiettili, come mezzi di autotutela; la loro dotazione individuale è completata dalla torcia tattica. La motorizzazione è composta da un fuoristrada Daihatsu Terios e da un'autovettura Astra, completi di kit per la rilevazione dei sinistri e delle violazioni edilizie/urbanistiche. Nell'ambito dell'accertamento delle violazioni al Codice della Strada il Comando si è dotato dell'etilometro ARUL, per la rilevazione dei livelli di alcool nel sangue, nonchè del rilevatore di velocità tipo Telelaser Ultralight. Da mesi è ormai sospesa la rilevazione di infrazioni al semaforo tramite apparecchi 2 T- Red e 2 Traffic Phot. La gestione del Comando si avvantaggia dei migliori software presenti sul mercato; operiamo da soli e per ora non sono previste convenzioni con altri comuni. L'associazionismo tra Comuni deve essere il frutto di una ponderata discussione politica da dove emergano con chiarezza benefici e svantaggi di una tale scelta.



Quali sono le attività che ritiene prioritarie nell'organizzare il lavoro all'interno del suo comando?


Credo che la linea di comando debba essere chiara e snella per assicurare la prontezza e certezza di intervento e sono un fautore del modello toyotista di organizzazione del lavoro, quello in equipe contrapposto alla visione taylorista- fordista fondata sulla divisione parcellare dei compiti. Attribuisco molta importanza alla programmazione dei turni di lavoro e dei riposi, quanto meno mensile, in maniera da consentire al personale una proficua gestione della loro vita privata, compatibilmente con le esigenze di servizio e con il dinamico modello organizzativo della polizia locale. Curo molto il benessere del personale pur pretendendo molta efficienza. Le esigenze di servizio sono molto legate alla gestione del traffico veicolare e alla rilevazione di sinistri stradali; si tenga presente che parte del territorio è attraversata da una strada provinciale che fa registrare 25000 passaggi di autoveicoli al giorno, compresi molti trasporti eccezionali ed in condizioni di eccezionalità. Sentita è anche l'esigenza di tutela dell'ambiente in un territorio che si caratterizza anche per la presenza di un rigoglioso bosco, di una vasta zona agricola e di cave di estrazione di ghiaia e sabbia. Gli abusi edilizi sono presenti ma spesso si riducono a semplici violazioni amministrative. Praticamente assente è il commercio su area pubblica.


La Lombardia, da sempre, è molto avanti, rispetto a molte altre Regioni Italiane, sulla strada della valorizzazione e dell'impiego della Polizia Locale, anche grazie ad investimenti intelligenti. Crede che alla luce del momento politico, si andrà verso una maggiore uniformità (in meglio) della categoria a livello nazionale, o prevarrà ancora la logica dell'orticello?



Credo che, alla luce del momento politico e dopo decenni di discussione sulla riforma della legge quadro della Polizia locale, i tempi siano maturi per consentire alla categoria di fare un passo aventi verso una maggiore uniformità e professionalità. Non è un caso che tutte le sigle sindacali e l'A.N.C.I., nonché i referenti di svariati partiti politici si confrontino e portino avanti i loro progetti di riforma, seppure diversi l'uno dall'altro. Allo stato attuale, in Parlamento, giacciono in attesa di istruttoria, ben sette bozze tra disegni di legge e proposte di legge in materia di riforma della legge quadro. La Polizia locale è inadeguata rispetto alle nuove incombenze e alle nuove sollecitazioni che provengono dalla società. La Regione Lombardia, non potendo incidere sullo status giuridico del personale, ha investito molto ed in maniera intelligente per cercare di dotare la Polizia locale di mezzi e strumenti di lavoro idonei e all'avanguardia. La disomogenietà e la frammentazione poco si sposano con il tema della sicurezza; l'augurio è che la Polizia locale trovi quanto prima una più forte identità unica e nazionale.



I messaggi che arrivano dalla Politica, intanto, sono contraddittori. Si è fatto un gran parlare di sicurezza e di Polizia Locale, ma il Decreto Legge sulla sicurezza, agli occhi della Polizia Locale, ha lasciato qualche perplessità. Lei cosa ne pensa?



Sono d'accordo quando si parli di rafforzare i poteri dei Sindaci in materia di sicurezza urbana o quando si tratti di dare certezza all'esecuzione dell'espulsione dello straniero irregolare. Senza, però, dare le giuste tutele e poteri a chi potrebbe essere investito di maggiori compiti e rischi, la polizia locale, il decreto legge rimane monco. La Polizia locale soffre ancora di qualifiche di polizia giudiziaria e di pubblica sicurezza monche, limitate nel tempo e nello spazio, il suo armamento dipende dalla discrezione e scelta dei vari consigli comunali e non gode dei benefici previdenziali delle forze di polizia. Esprimo tutte le mie perplessità nel momento in cui noto che da una parte il decreto sicurezza nasca per cercare di raggiungere l'obiettivo di una maggiore sicurezza per la collettività mentre dall'altro lato la discussione sulle intercettazioni, sebbene necessaria, pare andare verso il depotenziamento di un fondamentale strumento d'indagine.



Dal punto di vista della microcriminalità, qual è la situazione nel vostro territorio? Fate uso di sistemi di videosorveglianza come ausilio al controllo diretto del territorio?



Il territorio di Uboldo è fuori dai flussi della criminalità e, in quanto a reati legati all'immigrazione straniera, beneficia, paradossalmente, dell'assenza di un servizio, la stazione ferroviaria. Emergono, di tanto in tanto, piccoli episodi di vandalismo o legati a reati contro il patrimonio. La tranquillità della comunità di Uboldo è da ascrivere sia alla presenza di un attivo Comando di Polizia locale che all'operato del personale della locale stazione dei CC, sempre disponibile e presente sul territorio. E' forte intenzione dell'attuale Amministrazione attivare, entro breve, un sistema di videosorveglianza che sorvegli i due comprensori scuole presenti sul territorio, nonché la casa comunale e il locale centro sportivo.



In alcune realtà locali, soprattutto in Veneto, si è cominciato ad esternalizzare anche la vigilanza notturna, affidandola a polizie private. Pensa sia una strada percorribile oppure è l'ennesima stortura di un sistema contraddittorio?


La vigilanza ed il controllo del territorio deve rimanere prerogativa dello Stato, a garanzia del cittadino. Non credo alle polizie private o ronde se non nella misura in cui possano essere utilizzati per la vigilanza al patrimonio o passano servire da supporto informativo per chi è deputato al controllo del territorio. Sono sempre sospettoso verso le varie forme di esternalizzazione, a maggior ragione se riguardano la sicurezza. Credo, invece, nel poliziotto di quartiere che non può non individuarsi all'interno della Polizia locale, vera polizia di prossimità.
La Regione Veneto, al pari della Lombardia, è sempre un passo aventi nella sperimentazione di nuove formule che vadano incontro alla pressante richiesta di maggiore sicurezza urbana. Se sulle polizie private esprimo forti perplessità, incontra, invece, il mio favore la recente normativa regionale veneta che istituisce i distretti di polizia, nell'ottica della razionalizzazione delle risorse umane e strumentali.


Ci parli infine un po' di lei, della sua formazione e delle sue esperienze professionali.



Ho 32 anni, vengo da Agropoli (SA), ho un passato alla scuola sottufficiali dei CC, mi sono laureato a pieni voti in Giurisprudenza, con tesi in diritto amministrativo, specializzato in Diritto dell'Unione europea, con la pratica legale alle spalle. Sto seguendo e portando a termine un master in "Gestione e management della Polizia locale", preziosissimo, organizzato presso l'Università degli Studi di Siena. Ho maturato 7 anni di esperienza nella Polizia locale al servizio prima del Comune di Sant'Egidio del Monte Albino (SA) e poi del Comune di Agropoli (SA); di tanto in tanto, mi diletto a scrivere articoli specialistici.


Terminiamo il nostro incontro chiedendole di inviare un saluto ai nostri lettori.


Un cordiale saluto a tutti i lettori di poliziamunicipale.it, un sito che è diventando punto di riferimento imprescindibile per chi voglia avvicinarsi al mondo della polizia locale.Un invito a visitare Agropoli, splendida località di mare, Uboldo e la bellissima campagna del varesotto, luoghi ricchi di vegetazione e percorsi da scoprire.


Mavino Michele


In allegato l'inserto da collezionare.


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