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Data di pubblicazione: 09 febbraio 2006

San Donà. Nuova sentenza, Pasetto al lavoro

Il Gazzettino
Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste
Il giudice del lavoro rimette Pasetto nella pianta organica della Polizia Municipale di San Donà. Nuovo colpo di scena nell'inesauribile braccio di ferro tra il Comune e, per l'appunto, Marco Pasetto. Il Giudice del Lavoro di Venezia, Anna Menegazzo, con sentenza di martedì, ha stabilito che sei mesi di sospensione di lavoro possono bastare, in funzione dell'unica condanna, sui cinque capi di imputazione, subìta al termine dell'udienza del 25 novembre scorso. Morale: da oggi può ritornare regolarmente in organico della Polizia Municipale, anche se, nel frattempo il Comune farà ricorso contro questa decisione.
Ma ecco quello che aveva sentenziato il giudice Michele Medici nell'udienza che si era svolta al Tribunale di San Donà, la seconda, dopo che il giudice l'8 novembre aveva deciso per il rinvio chiedendo un supplemento d'istruttoria per avere la possibilità di approfondire i fatti sentendo anche il sindaco Francesca Zaccariotto, il segretario generale Pietro Ossi e il comandante dei vigili, Danila Sellan.
Marco Pasetto è stato assolto, perché il fatto non costituisce reato, per la parte che riguardava l'usurpazione di pubbliche funzioni, mentre è stato condannato per la parte relativa all' interruzione di pubblico servizio, a una pena di un mese di reclusione (pena sospesa) e al pagamento (tra risarcimento al Comune e spese di parte civile) di un totale di 18mila euro.La complessa e delicata vicenda è, in sintesi legata al licenziamento di Pasetto, che faceva seguito a vari provvedimenti disciplinari, tra cui una sospensione dal lavoro di sei mesi; ritenendo di essere nel giusto, questi si presentava ugualmente al lavoro. Il 26 gennaio, poi, la bagarre in Comando, con Sellan che va dal sindaco, la querela che Pasetto voleva sporgere per offese, con il responsabile che si sarebbe rifiutato di acquisirla. Da qui, il processo per interruzione di pubblico servizio e usurpazione di funzioni pubbliche; condannato per il primo, assolto per il secondo reato.
Ma Pasetto, con i legali Francesco Furlan e Luigi Fadalti, ha chiesto il reintegro; dopo la negazione, il ricorso al Giudice di Pace, che si è espresso a suo favore. L'avvocato Furlan ha confermato che sarà inoltrata richiesta di risarcimento danni. E' la terza volta, con questa, che Pasetto ottiene il reintegro e anche questa volta il Comune farà ricorso. "Perché riteniamo permangono le motivazioni che avevano giustificato la sua sospensione", ha detto il sindaco Francesca Zaccariotto.
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