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Data di pubblicazione: 18 gennaio 2006

Vicenza. Il comandante Dall'Aglio ha scelto la pensione

Il Giornale di Vicenza
Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste
Il comandante dei vigili Roberto Dall’Aglio ha appeso la divisa al chiodo. Ieri mattina ha consegnato al sindaco Enrico Hüllweck una lettera di dimissioni irrevocabili, concedendo altri tre mesi di collaborazione per consentire all’amministrazione di individuare il successore alla poltrona di capo della polizia locale di Vicenza. Si chiude così il “caso” del doppio incarico, esploso durante le festività natalizie quando la notizia dell’elezione di Dall’Aglio a difensore civico di Schio aveva generato non poche perplessità a palazzo Trissino.
Il comandante aveva chiesto qualche giorno di riflessione, per capire se i carichi di lavoro richiesti dai due ruoli erano compatibili. Dopo aver richiesto un colloquio con il sindaco e il suo vice Valerio Sorrentino, Dall’Aglio ha comunicato l’intenzione di abbandonare l’incarico di comandante, optando per il pensionamento, tanto più che domani scadono i 40 anni di attività lavorativa, di cui 7 spesi nella polizia di Stato e 30 con la divisa di vigile.
Nonostante le scintille dei giorni scorsi e il silenzio diplomatico del comandante di fronte agli attacchi che arrivavano soprattutto a destra, ieri nello studio del sindaco vigeva un clima di fair play, con i protagonisti sorridenti, abili a schivare ogni accento polemico.
«Sono stati otto anni intensi - dice l’ormai ex comandante - che ho vissuto in modo bello, lavorando sempre con piacere e passione, per un incarico che non dà spazi per annoiarsi. Con l’amministrazione ho avuto un rapporto franco e devo ammettere che il pensiero di smettere la divisa dopo tanti anni di servizio è un salto che mi suscita un pizzico di emozione. La passione c’è ancora, ma arriva un momento in cui bisogna cambiare. Quando prendo una decisione, di solito è definitiva. Sono contento di aver fatto questa scelta, ora potrà dedicare un po’ più tempo a me stesso e ai miei hobby, come quello della motocicletta».
Il contratto di Dall’Aglio avrebbe avuto scadenza con il mandato amministrativo del sindaco Hüllweck. E il “datore di lavoro” usa parole di elogio per il suo dirigente: «I rapporti sono sempre stati ottimi, tanto che gli ho chiesto se la decisione era irrevocabile - dice il capo dell’amministrazione comunale -. L’unica concessione data è un tempo di tre mesi per individuare un sostituto senza restare senza comandante. Questa è una scelta concreta, che ci ha indotto a concordare una soluzione che lascia un po’ di malinconia. Posso testimoniare l’attività seria, senza personalismi, di una persona ligia ai doveri e ai rapporti istituzionali».
Una delle voci più critiche sul doppio incarico era stata quella del vicesindaco Sorrentino, assessore di riferimento per la polizia locale, che ora sottolinea il «rapporto di grande collaborazione con cui sono state condivise battaglie importanti come lo sgombero di Ya Basta, il quarto turno, il sistema di videosorveglianza».
«In questo momento non siamo in grado di dire nulla sulla successione», precisa Hüllweck, cui fa eco Sorrentino: «Non saprei come sostituire il comandante in questo momento, dal momento che ci vuole una laurea e dentro al comando non ci sono funzionari laureati. Una soluzione interna, quindi, sarebbe per forza provvisoria e non è quello che vogliamo».
Un’altra via che sta per essere scartata è quella di organizzare un concorso: troppo tempo ci vorrebbe per il bando, a due anni dalla scadenza dell’amministrazione. Una via d’uscita, quindi, potrebbe essere un altro incarico su chiamata diretta.
Nessuno lo dice, ma è già in corso la scrematura dei curricula di alcuni candidati eccellenti: il prestigio del comando berico fa gola a molti; la scelta, alla fine, potrebbe cadere su una figura che già riveste questo ruolo in un’altra città.
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