Data di pubblicazione:
06 gennaio 2006
Treviso. I vigili fanno i conti con la Finanziaria
Fonte:
Il Gazzettino
Regione:
Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste
In cima alla piramide il comandante Danilo Salmaso. Poi la nuova vice Federica Franzoso. Quindi i capi di tre reparti con il grado di commissario: Silvano Zanchetta (Polizia giudiziaria con 14 uomini), Paolo Maurutto (Annonaria e polizia amministrativa con 19 uomini), Roberto Mazzon (Reparto territoriale con 57 uomini). Questo è l'assetto, diventato definitivo ieri, dei vertici della Polizia municipale. Ma definitivo è diventato l'intero assetto organizzativo. Con tanto di referente, nome e cognome compreso, per ogni nucleo e ufficio in cui si articolano a loro volta i tre grandi reparti, e con la definizione degli organigrammi, anche questi con nomi e cognomi, degli uomini assegnati alle varie attività.
La fase di riassetto sperimentale, avviata su input dell'assessore Giorgio Gaio nella primavera del 2005, si è conclusa. E dopo le prove sul campo, con vari aggiustamenti in corsa, oggi la Polizia municipale di Treviso (98 uomini più due dipendenti amministrativi) ha un volto definitivo. In ossequio anche alla legge regionale dell'agosto del 2004 che, tra l'altro, introduceva un'uniformità di qualifiche e segni distintivi di grado fra le polizie locali di tutto il Veneto. E così adesso, anche a Treviso, bisognerà prendere confidenza con agenti, agenti scelti, vice assistenti, assistenti, assistenti capo, assistenti principali (la differenza la fa l'anzianità), e con ispettori, vice commissari, commissari.
«Ma al di là dell'aspetto formale - spiegava ieri l'assessore Gaio - molto importante è aver varato definitivamente il nuovo assetto organizzativo. Perchè, diventando operativo a tutti gli effetti, ci permetterà di far fare alla Polizia municipale, che già consideriamo di buon livello, un ulteriore salto di qualità». «Con un obiettivo sempre presente - gli ha fatto eco il comandante Salmaso - : il miglioramento dell'efficienza interna e dell'efficacia esterna».
Tre reparti - si diceva - e sotto nuclei e uffici. Alle dipendenze della Polizia giudiziaria di Zanchetta, ci sono l'Ufficio di polizia giudiziaria (responsabile Oriano Piaser), il Nucleo informative (Arturo Dotto) e l'Ufficio infortunistica (Giuseppe Molon); alle dipendenze dell'Annonaria e dell'amministrativa di Maurutto, l'Ufficio annonaria (Giuseppe Marcolin), il Nucleo di polizia amministrativa, l'Ufficio contravvenzioni (Luisa Minin), l'Ufficio contenzioso (Dante Geremia), il Nucleo permessi; alle dipendenze del Reparto territoriale di Mazzon, la Centrale operativa (Giorgio Baseggio), il Nucleo di pronto intervento (Renato Criveller), i Nuclei circoscrizionali con Giancarlo De Nardi responsabile della Circoscrizione nord, Luciano Paronetto (sud), Claudio Cavarzan (est), Luigi Greco (ovest) e due uomini assegnati a quella del centro, poi i Viabilisti (ben 19 unità) sotto la guida di Paolo Stecca, e l'Ufficio viabilità e traffico con Giuliana Dal Pozzo. A completare la mappa tre Uffici alle dirette dipendenze del comandante: la segreteria con Valentina Tazzer, la Tutela del territorio con Riccardo Sutto, e l'ufficio finanziario affidato a Laura Teso.
Questa struttura consolidata avrebbe potuto essere ancora più robusta se non ci fosse stata di mezzo la legge finanziaria che ha tarpato le ali alle ulteriori ambizioni dell'amministrazione. «La nostra intenzione - ha spiegato Gaio - era quella di aumentare ulteriormente l'organico. Ma, almeno per il 2006, e se non ci saranno sorprese positive, dovremmo accontentarci. Anzi: non potremo sostituire neppure i quattro uomini che andranno in pensione e che si aggiungeranno a Ferraro». Tra i sogni che ora restano confinati nel cassetto, per esempio, c'era il potenziamento dell'organico di quartiere: «Infatti - ha confermato Salmaso - ci sarebbe piaciuto portarlo complessivamente a 20; 4 per ogni circoscrizione».
L'obbligo sarà fare di necessità virtù; tenendo conto che anche gli straordinari saranno contingentati. «Ma - hanno assicurato assessore e comandante - non arretreremo sui compiti di istituto. Pattuglioni estivi, servizi notturni quotidiani, presenza sulle strade: tutto questo sarà assicurato come sempre». A rimetterci, allora, sarà la presenza in occasioni di eventi e manifestazioni. In altre parole: meno uomini per maratone, gare ciclistiche, spettacoli vari, partite di calcio.
La fase di riassetto sperimentale, avviata su input dell'assessore Giorgio Gaio nella primavera del 2005, si è conclusa. E dopo le prove sul campo, con vari aggiustamenti in corsa, oggi la Polizia municipale di Treviso (98 uomini più due dipendenti amministrativi) ha un volto definitivo. In ossequio anche alla legge regionale dell'agosto del 2004 che, tra l'altro, introduceva un'uniformità di qualifiche e segni distintivi di grado fra le polizie locali di tutto il Veneto. E così adesso, anche a Treviso, bisognerà prendere confidenza con agenti, agenti scelti, vice assistenti, assistenti, assistenti capo, assistenti principali (la differenza la fa l'anzianità), e con ispettori, vice commissari, commissari.
«Ma al di là dell'aspetto formale - spiegava ieri l'assessore Gaio - molto importante è aver varato definitivamente il nuovo assetto organizzativo. Perchè, diventando operativo a tutti gli effetti, ci permetterà di far fare alla Polizia municipale, che già consideriamo di buon livello, un ulteriore salto di qualità». «Con un obiettivo sempre presente - gli ha fatto eco il comandante Salmaso - : il miglioramento dell'efficienza interna e dell'efficacia esterna».
Tre reparti - si diceva - e sotto nuclei e uffici. Alle dipendenze della Polizia giudiziaria di Zanchetta, ci sono l'Ufficio di polizia giudiziaria (responsabile Oriano Piaser), il Nucleo informative (Arturo Dotto) e l'Ufficio infortunistica (Giuseppe Molon); alle dipendenze dell'Annonaria e dell'amministrativa di Maurutto, l'Ufficio annonaria (Giuseppe Marcolin), il Nucleo di polizia amministrativa, l'Ufficio contravvenzioni (Luisa Minin), l'Ufficio contenzioso (Dante Geremia), il Nucleo permessi; alle dipendenze del Reparto territoriale di Mazzon, la Centrale operativa (Giorgio Baseggio), il Nucleo di pronto intervento (Renato Criveller), i Nuclei circoscrizionali con Giancarlo De Nardi responsabile della Circoscrizione nord, Luciano Paronetto (sud), Claudio Cavarzan (est), Luigi Greco (ovest) e due uomini assegnati a quella del centro, poi i Viabilisti (ben 19 unità) sotto la guida di Paolo Stecca, e l'Ufficio viabilità e traffico con Giuliana Dal Pozzo. A completare la mappa tre Uffici alle dirette dipendenze del comandante: la segreteria con Valentina Tazzer, la Tutela del territorio con Riccardo Sutto, e l'ufficio finanziario affidato a Laura Teso.
Questa struttura consolidata avrebbe potuto essere ancora più robusta se non ci fosse stata di mezzo la legge finanziaria che ha tarpato le ali alle ulteriori ambizioni dell'amministrazione. «La nostra intenzione - ha spiegato Gaio - era quella di aumentare ulteriormente l'organico. Ma, almeno per il 2006, e se non ci saranno sorprese positive, dovremmo accontentarci. Anzi: non potremo sostituire neppure i quattro uomini che andranno in pensione e che si aggiungeranno a Ferraro». Tra i sogni che ora restano confinati nel cassetto, per esempio, c'era il potenziamento dell'organico di quartiere: «Infatti - ha confermato Salmaso - ci sarebbe piaciuto portarlo complessivamente a 20; 4 per ogni circoscrizione».
L'obbligo sarà fare di necessità virtù; tenendo conto che anche gli straordinari saranno contingentati. «Ma - hanno assicurato assessore e comandante - non arretreremo sui compiti di istituto. Pattuglioni estivi, servizi notturni quotidiani, presenza sulle strade: tutto questo sarà assicurato come sempre». A rimetterci, allora, sarà la presenza in occasioni di eventi e manifestazioni. In altre parole: meno uomini per maratone, gare ciclistiche, spettacoli vari, partite di calcio.
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