Nocera. Blitz antiprostituzione del comandante Correale

Una denuncia in stato di libertà per il presunto sfruttatore e sei diffide ad altrettante donne che vendevano il proprio corpo in cambio di pochi euro. Questo il bilancio di un'operazione anti-prostituzione condotta dalla polizia locale, agli ordini del comandante Giancarlo Correale. Il blitz è scattato l'altra sera in via Atzori, nei pressi della casa di cura Villa Chiarugi, zona tradizionalmente interessata da questo tipo di traffici. Nel mirino sono finite alcune vecchie abitazioni divenute meta abituale di clienti alla ricerca disperata di qualche minuto di piacere. Intorno alle 21.30, dopo un breve appostamento a bordo di due auto, ben sei caschi bianchi, compreso il comandante Correale, hanno fatto irruzione in un basso ubicato al civico 290, dove poco prima si era introdotto un uomo. Una volta dentro, lo hanno sorpreso mentre era a letto con la maitresse. Entrambi sono stati identificati. Comprensibile la vergogna del cliente, originario di Fisciano, mentre la donna, Filomena Acunzo, 48 anni, di Pompei, ha tentato invano di nascondere il suo convivente. A insospettire gli agenti è stata la vista di un paio di scarpe da uomo. La Acunzo sosteneva di usarle per girare dentro casa più comodamente, ma i vigili urbani, non convinti della veridicità della sua spiegazione, hanno preteso di visitare il resto della abitazione. E' così che, in un locale adiacente adibito a garage, hanno rinvenuto, mentre tentava di nascondersi dietro a una vettura, il pregiudicato Antonio Galasso, 47 anni, di Angri. L'uomo, già imputato per vari reati contro il patrimonio, ha ammesso di convivere con la Acunzo, dicendo anche di essere in procinto di convolare a nozze con lei. Galasso, in ogni caso, non ha potuto sottrarsi alla denuncia a piede libero per favoreggiamento della prostituzione. Durante la perquisizione nel basso i vigili urbani hanno rinvenuto e sequestrato preservativi, pasticche di Viagra, qualche giornale pornografico, vibratori e quanto altro serviva per aumentare l'eccitazione dei clienti della Acunzo. E' stata sequestrata, inoltre, una somma di 200 euro in contanti. La tariffa praticata era di 15 euro per un rapporto di dieci minuti. L'operazione dei caschi bianchi è proseguita, quindi, in altri locali situati esattamente di fronte al civico 290, portando al fermo e all'identificazione di altre cinque prostitute della zona, due di Nocera Inferiore, una di Scafati e una di Castellammare di Stabia. Presso una di loro gli uomini di Correale hanno sorpreso e interrogato un uomo di Santa Maria la Carità che ogni venti giorni portava lì il figlio, disabile psichico, a ''sfogare'': 20 euro per dieci minuti di piacere. Sono stati identificati anche altri clienti provenienti da Castellammare e dai centri del Vesuviano. Le prostitute, invece, sono state condotte negli uffici della polizia locale e diffidate formalmente a non esercitare più la loro attività perché contraria alla pubblica moralità e decenza. Le indagini, intanto, proseguono. Ora l'attenzione è puntata sui proprietari dei bassi incriminati. Si sta cercando di scoprire chi sono e quanto prendono per l'affitto. Anche loro potrebbero rispondere di favoreggiamento. Inoltre si sta valutando l'opportunità di attivare tutti gli atti amministrativi indispensabili per procedere al sequestro delle case chiuse di via Atzori. Il filone anti-prostituzione, nel frattempo, non sarà abbandonato. Prossima tappa sarà la zona di Casolla, dove pure è stata segnalata la presenza di meretrici a domicilio. Insomma, i controlli proseguiranno in modo capillare.