Data di pubblicazione:
08 ottobre 2004
Roma. Risarcito vigile disabile multato per errore
Fonte:
Corriere della Sera
Regione:
Lazio
«Stress da multa ingiusta». E con questa rivoluzionaria decisione del Giudice di Pace il Comune dovrà risarcire per una contravvenzione sbagliata addirittura un vigile urbano. La storia ha dell’incredibile. Perchè a multare un ufficiale della polizia municipale, regolarmente parcheggiato con la sua auto e con tanto di permesso assolutamente autentico nello spazio riservato ai portatori di handicap, sono stati tre Ocm, operatori comunali della mobilità. Che non si sono limitati alla sanzione, ma hanno anche fatto rimuovere con il carro attrezzi la macchina del loro - in un certo senso - collega. Perchè il titolare del permesso per portatore di handicap è un vigile urbano, diventato invalido in seguito ad un incidente stradale: è stato investito mentre stava eseguendo i rilievi dopo uno scontro. Mesi di ospedale e poi gli era stato riconosciuto un handicap grave. E il «fatto» è avvenuto mentre si era recato per una visita all’ospedale Fatebenefratelli all’Isola Tiberina: aveva lasciato la macchina con il suo contrassegno, nel posto riservato. Quando è uscito non l’ha più trovata. Ha subito pensato a un furto. Solo per scrupolo ha fatto il numero delle auto rimosse. E quale non è stata la sua sorpresa quando nella depositeria comunale ha visto la motivazione: macchina rimossa perchè parcheggiata nello spazio riservato agli handicappati, ma con regolare permesso. Ha chiamato i carabinieri e ha denunciato i tre «Ocm». La storia non è finita qui. Perchè il vigile con l’aiuto di un avvocato dell’Anti, l’associazione nazionale per la tutela dell’individuo, è ricorso al Giudice di Pace. Ma «ritengo che la colpa non sia tanto degli Ocm - afferma Mauro Cordova, il presidente dell’Arvu, l’associaione romana dei vigili - Ma di chi senza nessuno scrupolo li ha messi nelle condizioni di operare senza conoscere bene il codice della strada. L’articolo 345 è infatti chiarissimo: ai disabili è vietato in ogni caso rimuovere l’auto. Quindi non avrebbero potuto farlo in nessun modo, perchè c’era il permesso. Adesso - prosegue Cordova - il Comune si trova a pagare 1000 euro di rimborso spese per il danno morale all’invalido, più altri 800 euro per l’avvocato».
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