In memoria di Claudio Mazzamuto

Aveva trent’anni, faceva parte del nucleo tutela trasporti della Polizia Municipale. E’ morto al volante dell’auto dei vigili urbani che, a sirene spiegate, stava raggiungendo alcuni controllori dell’ATM, oggetto di un’aggressione. “Queste scarne righe di cronaca hanno gettato nel più profondo sconforto tutti gli appartenenti al corpo della Polizia Municipale di Milano e hanno evidenziato, ancora una volta, la pericolosità intrinseca della nostra professione”, scrive il Siapol in una nota. “Il collega Claudio Mazzamuto, deceduto nel fatale incidente è sempre stato ammirato per la sua disponibilità e per la sua generosità, sia come uomo che come collega. Per lui parlano i numerosi riconoscimenti avuti per importanti operazioni di servizio condotte. Un collega che ha incarnato pienamente, e questo senza falsa retorica, lo spirito di sacrificio e di abnegazione di un’intera categoria di operatori di Polizia Municipale. La sua morte non dovrà essere considerata, né tanto meno ricordata, come un semplice seppur tragico incidente stradale ma il compimento, fino alle estreme conseguenze, di un dovere. Lasciamo ora alle istituzioni il compito di attuare tutte le iniziative atte a ricordarne il nome e finalizzate all’aiuto concreto per coloro che Claudio ha lasciato. Qui il nostro pensiero va alla figlia di 4 anni che crescerà senza padre, ma che potrà rivedere questa figura in tutti coloro che indossano la sua uniforme.